Altra sfida salvezza all’orizzonte per la SPAL, ma dov’è la novità? Dopo i successi ottenuti contro Crotone e Bologna nelle ultime due giornate di campionato, gli estensi si preparano ad un altro match delicato, questa volta contro il Sassuolo al “Mapei Stadium”. La classifica in questo momento vede entrambe le formazioni appaiate al quartultimo posto a quota 23 punti (la SPAL ha disputato una gara in più), ma l’inerzia è tutta in favore dei biancazzurri, e non solo grazie ai risultati ottenuti sul campo. Identità e mentalità sono le chiavi di questo cambio di marcia secondo Leonardo Semplici, che nella conferenza della vigilia ha affrontato più temi, a partire dalla prematura scomparsa di Davide Astori. Non è mancata la commozione del tecnico Semplici, che da fiorentino e uomo di sport ha riservato un pensiero al capitano della Fiorentina: “Si è trattato di una tragedia, un ragazzo di trent’anni che se ne va così è un dramma. Io non lo conoscevo personalmente, ma ho sempre sentito parlare benissimo di Davide sia come sportivo che come uomo. Era un capitano vero, sia dentro che fuori dal campo. Mi auguro che amici e parenti stiano vicino alla famiglia, alla compagna e alla figlia che sicuramente staranno vivendo un momento di disperazione”.
Tornando al campionato: due spareggi esterni nello spazio di quindici giorni, prima il Crotone e ora il Sassuolo. Quali differenze tecniche e psicologiche si possono notare tra i due match?
“Il Sassuolo non era partito certo per fare questo tipo di campionato, dopo anni con lo stesso zoccolo duro stava giocando bene ed ora invece si ritrova in fondo. Non è una situazione abituale per loro rispetto al passato, soprattutto essendo una squadra di qualità. Per questo sarà una partita diversa rispetto a quella disputata a Crotone, in questo caso avremo di fronte giocatori con esperienza. Noi dovremo fare grande attenzione e avere rispetto dell’avversario, senza dimenticare di portare in campo la nostra identità e la mentalità che ci hanno permesso di fare buone prestazioni”.
Le due vittorie consecutive che clima hanno portato all’interno dello spogliatoio?
“Veniamo da settimane positive e il nostro impegno sarà quello di mantenere questo clima. Dobbiamo fare risultato, ma sappiamo che la squadra da affrontare è di grande spessore. A livello mentale la loro difficoltà credo sia proprio quella di non saper affrontare situazioni come la corsa salvezza, ma il loro profilo può riaccendere la luce e mettere in difficoltà chiunque”.
Cosa è cambiato nella SPAL?
“Nelle ultime settimane è cambiato l’aspetto mentale. Ad inizio girone abbiamo affrontato partite prevedibili, con squadre che giocavano per obiettivi ben diversi rispetto ai nostri. Non dico che eravamo disuniti, però qualche partita era condizionata dall’aspetto morale. Ora abbiamo ripreso grinta e unità, dando forza e continuità al nostro percorso. In questo momento stiamo dimostrando anche una spregiudicatezza che ci ha permesso di interpretare meglio le gare. Ho sempre cercato di mettere in campo una squadra che rispecchiasse le caratteristiche dei miei giocatori. Ora siamo tornati a schierarci con due punte, ma è stata anche la condizione fisica e mentale dei ragazzi a permettermi di fare questa scelte”.
Rispetto alla gara con il Bologna ci sarà un cambio forzato vista la squalifica di Mattiello. Chi al suo posto tra Costa e Dramé? Rivedremo anche Schiattarella dal primo minuto?
“Valuterò come sempre prima della gara chi mettere in campo per garantire una buona prestazione a tutto il gruppo. Ogni giornata va valutata in base a chi ha le caratteristiche più adatte ad affrontare l’avversario che ci troviamo di fronte”.
Chi non è a disposizione invece?
“Borriello e Pa Konate, che ha giocato in Primavera proprio per riconquistare una condizione migliore per far sì che possa rientrare nei papabili in prima squadra. Su Marco invece non abbiamo ancora tempistiche sul rientro in gruppo e stiamo valutando insieme allo staff medico il suo stato di salute”.
Quali saranno le insidie da tenere in considerazione contro il Sassuolo? Babacar sarà il pericolo numero uno?
“Affrontiamo una squadra che ha sempre puntato ai primi dieci posti in classifica ed ora si trova in una situazione difficile. Dobbiamo dare continuità e cercheremo di evidenziare anche i loro punti deboli. Babacar? E’ un giocatore di grande qualità sotto tutti i punti di vista. Aveva bisogno di cambiare piazza, forse a Firenze, nonostante la grande considerazione, non trovava abbastanza spazio”.
Se la partita finisse in parità sarebbe soddisfatto?
“Noi vogliamo fare una grande partita, ma sicuramente per noi sarebbe positivo anche un pareggio. Nelle ultime partite abbiamo dimostrato coraggio. Domani non so cosa ci aspetterà, ma dobbiamo portare in campo attenzione, unità e determinazione per raggiungere l’obiettivo. Vorrei crescessero ulteriormente le qualità dei miei giocatori, alcune sono ancora inespresse”.
Come valuta il traguardo di Cionek, convocato nella nazionale polacca per le prossime amichevoli contro Nigeria e Corea del Sud?
“Sono contento, significa che i giocatori stanno esprimendo al meglio le loro qualità in campo e vanno riconosciute anche le scelte che la società ha fatto”.
Infine, quanto è utile l’apporto dei tifosi nelle partite? A Crotone erano in 500, addirittura 3.000 domenica a Sassuolo, ma anche durante i periodi più bui l’affetto e il supporto non sono mai mancati.
“Da sempre ho detto che i tifosi sono favolosi. Avere con noi la loro determinazione significa avere un uomo in più in campo. Siamo tra le tifoserie più numerose e per questo vogliamo continuare a dare soddisfazioni a chi ci segue con così tanta passione e così tanto entusiasmo, oltre che alla squadra e alla società. Vedere che la curva è sempre pronta a regalarci un applauso di incoraggiamento anche quando perdiamo è motivo di grande orgoglio ed emozione. C’è un forte senso di unità e appartenenza nei confronti di questi colori e di questa squadra da parte di tutti, dai tifosi alla stampa, ed è sicuramente positivo per il nostro obiettivo”.