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La ricostruzione della Rovigo calcistica potrebbe nascere sotto il segno del biancazzurro. Due vecchie conoscenze di casa SPAL come Roberto Benasciutti e Daniele Simeoni sembrano infatti pronti a imbarcarsi nel progetto di rilancio del pallone rodigino, caduto in disgrazia dopo il ritorno del Delta Rovigo nella sua sede naturale di Porto Tolle. Attualmente il Città di Rovigo milita in Terza Categoria, visto che si appresta a chiudere la sua prima stagione di vita al terzultimo posto nel gradino più basso della piramide calcistica italiana.

A raccontarlo è la testata rodigina RovigoOggi che riporta anche le parole dello stesso Benasciutti, dirigente in due diverse epoche della SPAL (metà anni 2000 e nel 2012-2013): “Rovigo merita almeno la Serie D, il nostro progetto prevede di partite da una Promozione o dall’Eccellenza, poi ci vorrà tempo per riconquistare la categoria che la città merita. Con Daniele Simeoni, che non ha bisogno di presentazioni, stiamo già lavorando. E’ chiaro che allestiamo una squadra lo faremo sono per vincere con giovani promesse ed atleti di categoria superiore. Abbiamo già una rosa di nomi, il tecnico pure“.

Dopo la sua uscita di scena nell’estate 2013 causa subentro della Giacomense diventata SPAL, l’ex vicepresidente è rimasto ai margini del calcio, facendo più che altro da spettatore. Nel corso degli anni si è parlato di suoi potenziali coinvolgimenti nelle gestioni di Comacchiese e Copparese e nel 2014 la stampa triestina aveva ipotizzato un suo affiancamento – prontamente smentito – nel club allora di proprietà di Marco Pontrelli, quello che all’epoca era il dg in pectore dell’ipotetica SPAL di Vincent Candela.
Simeoni invece dal calcio non è mai uscito. Cresciuto da giocatore nel vivaio biancazzurro negli anni Ottanta, in seguito a più riprese è stato di casa in via Copparo sia come allenatore sia come osservatore, prima di avviare una carriera in cui è stato sia tecnico, sia direttore sportivo. Il suo nome a Rovigo è ricordato per le imprese della gestione Scerra, che portarono il club polesano fino alla C2 con tanto di confronto diretto con la SPAL, al tempo di proprietà di Gianfranco Tomasi. Negli ultimi anni ha lavorato alle dipendenze di Argentana, Imolese e Alfonsine.