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La De’ Longhi fa sua anche gara 2 (97 – 85) non lasciando speranza a una Bondi che comunque ci ha provato fino all’ultimo, quantomeno a restare in partita il più a lungo possibile. Una lancia in favore di Ferrara la si può spezzare però, perché più di così non si può proprio fare in effetti: disarmante il confronto tra i contributi prodotti dalle due panchine e i punti segnati in contropiede, ovviamente in favore dei veneti. E se Hall alza bandiera bianca tradito dal fisico le speranze si riducono al lumicino se da Cortese e Rush non arriva il supporto necessario nei momenti più delicati.

Rush 6,5 – Va a referto con 21 punti e 9 ribalzi, riversando sul parquet tanta energia. Molto fosforo ma poca lucidità, come dimostrano le 5 palle perse, alcune delle quali a dir poco grottesche. Praticamente perfetto al tiro ed è il migliore per valutazione tra le fila della Bondi. Ma non è un trascinatore e quando invece servirebbe una guida preferisce andare in guerra da solo piuttosto che coinvolgere i compagni.

Hall 6 – Gioca con il dolore, stringe i denti e alla palla a due parte sparato come uno sputnik: nei primi 10′ segna 13 punti, sembrando un altro giocatore rispetto a quello abulico visto in gara 1 non più di 48 ore fa. Se Ferrara all’intervallo nutre ancora una flebile speranza è solo grazie ai suoi canestri. Poi come fanno i grandi campioni aspetta il momento giusto per tornare alle luci della ribalta ma non trova più soluzioni utili alla causa, anzi, si deve sedere in anticipo in panchina per un problema muscolare.

Fantoni 4,5 – La sua gara 2 finisce dopo 3′, quando la terna arbitrale gli fischia il secondo fallo. Quando torna in campo viene risucchiato dal vortice trevigiano e ne esce con le ossa rotte.

Molinaro 5,5 – Entra presto sul parquet, causa la situazione falli di Fantoni. In difesa contro Brown non ci capisce nulla, si distreggia meglio a marcare Bruttini. Però oltre i 5 punti segnati nel secondo quarto combina ben poco.

Cortese 6 – Inizia come in gara 1, trovandosi spesso in difficoltà con la palla in mano sul pressing esasperato degli esterni di Treviso. Soffre anche in difesa, in particolare Musso. Ciononostante segna 9 punti all’intervallo, però senza mai dare l’impressione di essere veramente dentro la gara. Sul tabellini alla sirena finale i punti sono 25, conditi da 6 rimbalzi ed altrettanti assist, ma la presenza di spirito che ci si aspetterebbe da lui nei momenti clou non si è vista.

Panni 5,5 – È il meno esperto ma è quello che tratta meglio la palla in palleggio. Un leone mai domo in difesa ma manca il suo contributo offessivo. Di fatto in gara 2 non tira, almeno fino a metà dell’ultimo quarto, a contesa bella che finita però.

Moreno 5 – Fatica ad entrare in partita e si innervosce parecchio, venendo punito anche con un fallo tecnico. Illude i supporters biancazzurri di essersi acceso dopo una bella penetrazione ma non c’è proprio verso. Chiude con 13 punti ma tirando le somme ‘Cuba’ è inconcludente, sia in attacco che in difesa, dove cambia spesso e volentieri in ritardo. Tanto fumo e poco arrosto.