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Stagione nuova, vecchie tradizioni. Anche per il calciomercato dell’estate 2019 la redazione de LoSpallino.com ci tiene ad essere onesta con i propri lettori, giocando a carte scoperte. La sessione che si chiuderà il prossimo 2 settembre si preannuncia interminabile, visto che non potrà contare sulla chiusura anticipata che tanto era stata apprezzata nel 2018. Sarà uno stillicidio estenuante, tanto per gli addetti ai lavori, quanto per chi ne deve dare conto. Per quanto ci riguarda, da quasi tre anni a questa parte abbiamo fatto una scelta precisa: provare a lavorare sulla qualità delle notizie e non sulla quantità.

Il calciomercato ci piace, la corsa alle notizie-fuffa-acchiappa-clic no. Sfortunatamente il business delle news di mercato fa sì che vengano sparati nomi a raffica, col solo risultato di confondere (o peggio ancora illudere) i tifosi. Nelle ultime quattro sessioni (due estive e due invernali), tra le altre cose, ci siamo divertiti a fare un conto settimanale dei nomi che venivano accostati alla SPAL, giusto per far capire la forbice enorme che c’è tra una sparata e una notizia con basi concrete. Il mercato in fondo è un enorme gioco delle parti tra addetti ai lavori: direttori sportivi, procuratori, giornalisti. Più si sale di categoria, più l’esposizione mediatica aumenta e aumentano le voci, aumentano le fonti in conflitto tra di loro e aumentano pure le aspettative di chi legge. In un contesto del genere, pur con tanta buona volontà, dare notizie credibili è un’impresa e passare per quelli “che non ci prendono mai” non è un bell’attestato di stima.

Come per tutti i giornali online del mondo, arrivare per primi sulle notizie di mercato sarebbe l’ideale. Ma arrivare primi e scrivere una cazzata – perché poi di questo si tratta – toglie credibilità e incide negativamente sul valore di una testata. Quindi, in uno slancio di massima chiarezza, vi possiamo dire già da ora che forse arriveremo secondi o terzi, ma se lo sarà il motivo sta nella volontà di raccogliere qualche elemento in più su una notizia o un’indiscrezione. Questo inevitabilmente richiede tempo, energie e anche un pizzico di fortuna. Ma è un procedimento che contribuisce anche a filtrare, per quanto possibile, le notizie reali (o quantomeno verosimili) dall’aria fritta, a esclusivo beneficio dei lettori.