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Chiamiamola pure sfortunata casualità questa storia per cui i tifosi della SPAL saranno chiamati a due trasferte a Bologna nel giro di una settimana. Una era già stata messa in preventivo da tempo, ma magari non per affrontare il Parma con relativa tifoseria ostile, e magari non dopo aver debuttato direttamente col derby al Dall’Ara. Insomma c’è una qualcosa di beffardo in questo abbinamento di calendario che forse poteva essere prevenuto con un pizzico di considerazione in più da parte della Lega di serie A. I criteri di compilazione del calendario diffusi alla vigilia della pubblicazione contenevano dei paletti relativi ai derby nelle prime giornate (e nelle ultime), ma solo a quelli cittadini di Milano, Torino, Genova e Roma e non a quelli “regionali”. Scelta legittima, ma che rimanda ogni considerazione sull’ordine pubblico alle valutazioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno.

Volendo anche sorvolare sul non trascurabile dettaglio del necessario apporto del proprio pubblico casalingo negli scontri diretti (e quello col Parma senza dubbio lo sarà), la presenza della SPAL a Bologna pone inevitabilmente dei potenziali problemi per afflusso e deflusso della tifoseria, e come hanno fatto prontamente notare i colleghi bolognesi di Zerocinquantuno.it la partita tra SPAL e Parma rischia di crearne ancora di più per almeno due ragioni. Primo: il Parma è un rivale storico del Bologna e in generale tra tutte e le tre tifoserie i rapporti sono tutt’altro che amichevoli. Basti pensare all’agguato post-derby dello scorso ottobre 2017 e agli scontri del 2010 a Levico Terme dopo un’amichevole tra biancazzurri e crociati. Secondo: nella seconda giornata il Bologna giocherà allo “Stirpe” di Frosinone a porte chiuse, impedendo quindi ai propri sostenitori di seguire la squadra in Ciociaria. Certo, non era da mettere in preventivo la calata di 5.000 bolognesi a Frosinone, ma almeno un migliaio di supporter avrebbero potuto andare in trasferta anziché rimanere tra capoluogo e dintorni.

Insomma non mancheranno i grattacapi sotto il profilo organizzativo, tanto per la SPAL quanto per il club rossoblù. Da questo punto di vista la SPAL è ovviamente già al lavoro in attesa di definire nei minimi dettagli la situazione con le autorità bolognesi. Poi entro ferragosto arriveranno le disposizioni dell’Osservatorio e non è da escludere che possano essere fissate delle limitazioni per la tifoseria ospite. Nel frattempo una certezza sembra già delinearsi: a meno di sorprese, la SPAL non utilizzerà il settore della curva Bulgarelli (ex Andrea Costa) al Dall’Ara per ovvie ragioni di buon vicinato e rispetto delle tradizioni. Il feudo del tifo rossoblù dovrebbe quindi rimanere chiuso, visto che con l’utilizzo di tribuna, distinti, curva San Luca e curva ospiti si potrebbe garantire una capienza superiore ai 20mila posti.