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C’è delusione nelle parole di capitan Antenucci e Felipe, arrivati in zona mista per commentare la sconfitta subita dalla SPAL al “Franchi” Firenze. Gli spallini pagano a caro prezzo un paio di errori in difesa uniti ad una prestazione non certo esaltante, ma la testa è già alla sfida di giovedì contro il Sassuolo, occasione perfetta per un riscatto immediato.

Mirco Antenucci
Abbiamo pagato due disattenzioni nel primo tempo e poi, dopo il due a zero, obbiettivamente era difficile da recuperare. Ci abbiamo provato, ma oggi a mio parere abbiamo trovato una squadra veramente forte e organizzata, brava a sfruttare anche il nostro morale ferito dopo aver preso le due reti. Entri in campo all’inizio e sei al cento per cento, poi quando vai sotto inizia a mancare qualcosa che alla fine non siamo riusciti a ritrovare. E’ un incidente di percorso che può capitare. Chiaramente volevamo fare punti ma non possiamo neanche aspettarci che la SPAL possa fare punti in ogni stadio d’Italia, ci abbiamo provato ma gli altri oggi erano più forti. Non definirei la nostra prestazione timorosa, forse meno positiva nel tenere il pallino del gioco e nel palleggiare, anche per merito loro. Abbiamo reagito con un paio d’occasioni, ma non eravamo gli stessi di lunedì con l’Atalanta. I tifosi non hanno smesso di sostenerci nonostante il triplo svantaggio? Noi a Ferrara siamo abituati bene perché il pubblico ci ha sempre sostenuto, per noi è la normalità, come nell’esperienza inglese che ho fatto col Leeds. La gente ha visto che abbiamo dato tutto per provare a vincere, a volte ci si riesce mentre a volte no. Ora giovedì arriva il Sassuolo e dobbiamo ripartire subito, spinti dal sostegno del nostro pubblico. Sarà senza dubbio un buon test, contro una squadra che gioca bene, ha qualità ed è allenata da un tecnico preparato. Dopo la prima partita nel nuovo stadio dobbiamo mantenere un andamento positivo”.

Felipe
C’è parecchia amarezza, ma d’altronde quando si torna a casa con tre gol sul groppone non può essere altrimenti. Siamo stati poco aggressivi e per niente compatti. Quando non mettiamo in campo la voglia e la determinazione diventiamo una squadra normale. Questa partita ci farà crescere, ne sono convinto. Come ha detto giustamente il mister nella conferenza stampa della vigilia, con la Fiorentina era un banco di prova importante per capire a che punto siamo e cosa faremo nel campionato. Cosa ci ha messo più in difficoltà? La facilità con cui uscivano dal nostro pressing. Ripeto: se non giochiamo con cattiveria e se non lottiamo su ogni singolo pallone facciamo non uno, ma due passi indietro e ci troviamo in difficoltà come nella scorsa stagione. È fondamentale che manteniamo sempre alto il livello di attenzione. Dopo una partita del genere io tornerei già in campo domani per cercare di smaltire e sfogare la rabbia accumulata durante questi novanta minuti, per fortuna giochiamo già giovedì con il Sassuolo; sarà una gara molto complicata perché la formazione di De Zerbi è in forma e sembra già essere rodata negli automatismi. Però i tifosi al Mazza ci daranno una grossa mano, anche questo pomeriggio sono stati ancora una volta splendidi, ci sono sempre stati vicini nei momenti di difficoltà“.