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Con un’accelerata improvvisa ad inizio settimana, il Kleb Basket Ferrara ha trovato il sostituto dello sfortunato Federico Zampini, infortunatosi ormai quindici giorni fa al ginocchio sinistro: si tratta di Davide Liberati, il cui nome era uscito fuori con prepotenza nell’ultimo periodo dopo i sondaggi effettuati con i vari Sorrentino, Basile e Nobile.

Play/guardia classe 1992, 190 cm per 88 kg, Liberati proviene dalla Bakery Piacenza ed è stato messo sotto contratto dalla società di Francesco D’Auria fino al termine della stagione; il neo-acquisto della Bondi ha cominciato la propria carriera in Serie C a Piombino, prima di salire di categoria e vestire le maglie di Torino, Livorno, Crema e Cecina. Successivamente è passato a Piacenza, dove ha conquistato la promozione in A2. In questa stagione non aveva trovato tanto spazio, poi – complice l’infortunio di Pederzini – era riuscito ad entrare nelle rotazioni del team piacentino, che alla fine ha comunque deciso di liberarlo viste le pressioni provenienti dallo staff estense, che aveva individuato in Liberati le caratteristiche giuste per rimediare alla lunga assenza di Zampini.

Playmaker moderno, molto fisico, queste le sue prime parole da giocatore del Kleb: “Innanzitutto voglio ringraziare la mia ex società, che mi ha liberato in brevissimo tempo e mi ha permesso di essere qui a Ferrara. Posso ricoprire sia lo spot di “1” che quello di “2”, mi reputo un giocatore molto energico soprattutto a livello difensivo, mentre in attacco posso giocare in pick and roll così come prendermi tiri aperti. A Piacenza, dopo l’arrivo di Voskuil, il mio minutaggio si era sostanzialmente azzerato e vedendo qualche partita del Kleb mi sono rispecchiato in pieno nelle caratteristiche di Zampini. Sarà un’esperienza che affronterò con tanta voglia di riscatto per dimostrare che posso valere questa categoria”.

Il nuovo arrivato sarà a disposizione già dalla delicata trasferta di domenica contro Jesi, di fronte ad una squadra che avrà sicuramente voglia di rivincita dopo la batosta subita nell’ultimo turno a Roseto (86-57). Non è più la Jesi di Green e Hasbrouck, bensì una squadra nettamente alla portata dei ragazzi di coach Bonacina, che a maggior ragione con una rotazione in più avranno tutte le carte in regola per tornare a Ferrara con due punti in saccoccia importanti per la bagarre salvezza.