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Il pareggio di Kurtic ha raffreddato solo in parte l’animo di un Walter Mattioli giunto visibilmente contrariato in mixed zone dopo SPAL-Empoli: “Mi fa piacere che Simone (Colombarini) veda il bicchiere mezzo pieno, io non ci riesco. Vorrei provare a sdrammatizzare, ma non ce la faccio. Però parlerò in maniera diplomatica perché se no rischio di prendere almeno tre anni di galera. Cerco di star calmo. Partiamo dal primo tempo. Abbiamo giocato male e fatto una miriade di errori, anche giocatori esperti dai quali non te lo aspetteresti mai. Si è detto alla vigilia che doveva essere la partita che avrebbe sancito l’inizio del nostro campionato e la più importante, si vede che i giocatori hanno accusato troppo il peso delle responsabilità. Li capisco per carità di Dio, però continuiamo a buttare via punti e sprecare occasioni, soprattutto in casa nostra. Al Paolo Mazza mi piacerebbe vedere una squadra aggressiva, pronta a combattere su ogni pallone, perché ci servono punti in classica. Tutto ciò nei primi quarantacinque minuti non si è assolutamente visto. La SPAL sembrava impaurita, nonostante in settimana l’ambiente mi fosse sembrato molto molto carico: vedevano nella gara con l’Empoli – a cui devo fare i complimenti perché hanno giocato davvero bene e hanno provato a vincere fino alla fine – la possibilità di dare una svolta netta al campionato. Ma così non è stato. E bisogna darsi una mossa, ne retrocedono tre, non due. Non sono assolutamente contento per come è stata approcciata la partita, lo sono invece per il risultato finale. Solo perché era insperato”.
Sono deluso e sconfortato dagli errori che hanno fatto i giocatori più esperti, dovrebbero essere loro a trascinare la SPAL. Mancanza di personalità? No, in altre circostanze hanno dimostrato di averne da vendere. Spero che la prestazione sotto tono sia stata dovuta al peso specifico della posta in palio. Il mercato? Troppo presto parlarne adesso, manca un mese a gennaio. Mi dispiace vedere un’interpretazione sbagliata in casa, davanti al nostro pubblico. Adesso andiamo a Genova e la cosa quasi mi consola perché in trasferta mi sembrano sempre più tranquilli, quindi in grado di fare grandi performance. Questa SPAL è stata costruita per fare un campionato più tranquillo rispetto a quello dell’anno scorso, seppur l’obiettivo rimanga sempre quello della salvezza. Per questo motivo vorrei vedere qualcosa di più. La scorsa stagione scendevamo in campo con il coltello fra i denti, adesso con il fioretto: c’è meno attenzione ai particolari, quasi come se ci piacessimo un po’ troppo, consapevoli della nostra bravura. Sembriamo convinti che possiamo fare risultato senza il massimo sforzo, invece se giochiamo come abbiamo fatto nel primo tempo di oggi c’è da preoccuparsi“.