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L’analisi dei protagonisti di SPAL-Lazio è affidata a Emiliano Viviano e Alessandro Murgia.

EMILIANO VIVIANO
“E’ la seconda partita di fila che non prendiamo gol, quindi per me è una soddisfazione enorme: significa che siamo una squadra forte. La Lazio ha strapotere tecnico e fisico e ci ha messo sotto, ma senza creare chissà che: credo che questa squadra abbia dimostrato per l’ennesima volta che ha dei valori, perché fare nove punti con queste in tre partite non era facile. Come dicevo prima, non si vincono due campionati ed una salvezza di fila senza valori: è ovvio che in Serie A poi è tutto più difficile e si rischia se si sbaglia, ma dopo Milano ho detto che se continui a fare quello che sai fare prima o poi la frittata si gira: per noi è stato così”.

ALESSANDRO MURGIA
“Oggi avevo una grande motivazione ed una grande emozione perché la Lazio è la squadra che mi ha cresciuto e che mi ha lanciato. Ho rivisto tanti compagni, il mister, i dirigenti. Ma ero concentrato soprattutto per la squadra in cui sono ora, perché qui abbiamo obiettivi importanti che vogliamo raggiungere: dispiace per la Lazio, perché non nego che tifo per loro, però oggi tifavo per la SPAL perché adesso gioco per lei e ho dato tutto per questa maglia. La forza e la qualità della Lazio sono risapute, ma noi abbiamo affrontato la partita al meglio e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. I meriti oggi sono di tutta la squadra: pressione, compattezza quando c’era da soffrire, diverse occasioni da gol create che potevamo sfruttare meglio. Oltre alle tante cose buone analizzeremo anche quelle negative per migliorare. I primi difensori sono stati Floccari e Petagna, essenziali per arginare il palleggio dei nostri avversari e stare compatti: noi da dietro partivamo al loro segnale e la difesa è stata molto alta. L’unico modo per battere questa Lazio era giocare una partita tatticamente ottima. La preparazione in settimana si vede poi in campo, come oggi, ma oltre alla preparazione tecnica e tattica c’è la voglia di tutta la squadra di lottare l’uno per l’altro. Oggi anche il pubblico ci ha aiutato tanto, come quando le cose non andavano bene, ora ci incita ancora di più: ci caricano, ci danno tanta grinta. Ora serve continuità perché il campionato è complicato sia nelle zone alte che basse: vinci qualche partita e ti allontani dalla zona calda, ne perdi un paio e rischi di ricascarci. Dobbiamo pensare a noi ed a lavorare duramente per ottenere il risultato migliore poi in campo”.

ha collaborato Giovanni Pozzati