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Nove punti in tre gare, un en plein di tutto rispetto nel momento chiave della stagione, rappresentano un’ottima base di partenza per preparare una gara delicata (la terza in otto giorni) come quella con il Cagliari.  Semplici non può che essere contento di quanto fatto dai suoi, ma per dare continuità di risultati è bene farsi trovare pronti anche alla Sardegna Arena, dove mancheranno Lazzari (squalificato), Jankovic (affaticamento all’aduttore) e Regini (contusione al fianco destro).

Mister, sotto il profilo psicologico la SPAL è senza dubbio galvanizzata dai successi. Dal punto di vista fisico come ha visto il gruppo?
“I ragazzi sono sicuramente stanchi, com’è normale quando si giocano tre partite ravvicinate spendendo tanto sia sotto l’aspetto fisico che quello mentale. Dovrò cercare, insieme al mio staff, di mettere i campo un undici capace di fare, soprattutto sotto l’aspetto fisico, una gara importante. Affronteremo una squadra che specialmente in casa dà filo da torcere agli avversari, considerando che ha fatto ventiquattro punti sui trentatre totali davanti al proprio pubblico: i rossoblù a parte qualche gara sono sempre riusciti a esprimersi su ottimi livelli di grande corsa, aggressività e gioco quindi se la SPAL vuole portare a casa un risultato positivo dovrà necessariamente presentarsi nella migliore condizione possibile”.

Alla luce del grande dispendio di energie è lecito aspettarsi qualche cambio in più rispetto a quanto visto nell’ultima gara interna con la Lazio?
“Decisamente sì. I ragazzi hanno speso veramente tanto quindi dovremo valutare con grande attenzione chi schierare in campo. Se dovessi guardare la stanchezza dovrei farli riposare tutti, ma ovviamente questo non è possibile quindi dovrò valutare ogni situazione singolarmente per schierare una squadra equilibrata ma di forza, corsa e personalità”.

Il Cagliari nel recente passato ha sempre messo in difficoltà la SPAL. A suo avviso perché i sardi e il loro allenatore hanno rappresentato un osso duro per voi?
“All’andata non mi sembra ci abbiano messo così tanto in difficoltà, anche se non disputammo un secondo tempo memorabile. Al di là di questo Maran è un grande allenatore che allena le sue squadre molto bene. Lo scorso anno con il Chievo aveva impostato la squadra in un certo modo e con il Cagliari lo sta riproponendo: bisogna stare molto attenti alle qualità sia del tecnico che della squadra che specialmente in casa riesce a fare prestazioni positive”.

Lazzari, squalificato, apre il campo a diverse ipotesi sulla corsia di destra. Chi lo sostituirà?
“Dickmann. Il ragazzo è cresciuto molto e ci ha dato garanzie molto più importanti rispetto alle gare in cui mancando Lazzari ho fatto scelte diverse. Mi sembra dunque giusto dargli l’opportunità in una partita come questa di dimostrare il proprio valore perché abbiamo fiducia nel ragazzo e siamo conviti farà una bella gara.”

In attacco è prevista una rotazione dei giocatori e quindi una partenza di Paloschi dall’inizio?
“Anche davanti qualcosa dovrò rivedere. Petagna aveva speso molto anche contro il Frosinone ma alla fine insieme al mio staff abbiamo deciso di schierarlo anche contro la Lazio perché ci dava le giuste garanzie. Contro il Cagliari dovrò valutare, anche perché ha sempre giocato spendendo tanto sia in fase offensiva che difensiva. Paloschi sta bene, anche contro la Lazio è entrato in partita subito in maniera molto positiva, può essere della gara così come Antenucci e Floccari.

Tornando a mercoledì sera, cosa le ha lasciato il successo contro la Lazio?
“Mi ha lasciato sicuramente la consapevolezza che la squadra abbia trovato ancora più fiducia nei propri mezzi dando continuità ai risultati precedenti. È importante però affrontare queste otto gare finali con la stessa intensità, visto che ora abbiamo consolidato un’identità di gioco in entrambe le fasi decisamente positive. Questo non ci deve far rilassare perché purtroppo non abbiamo ancora fatto niente. Anzi, ho cercato di limitare da subito l’entusiasmo che si stava creando, com’è normale che sia quando si vincono tre partite del genere. Dovremo essere al top, perché ci aspetta una gara molto complicata in uno stadio particolare: noi non possiamo permetterci di mollare di un centimetro e spero che i ragazzi abbiano recepito il messaggio”.

Uno tra i più applauditi all’uscita del campo è stato Floccari. Quanto è importante per voi?
“Sergio in prima battuta è un ragazzo serio e un professionista esemplare sotto ogni punto di vista, anche perché altrimenti non potrebbe sfoderare prestazioni come quella di mercoledì sera. Va dato merito a Floccari perché da quando e arrivato ha portato nel gruppo grande professionalità, personalità, modo di allenarsi e grande aiuto ai ragazzi più giovani per crescere. È importantissimo all’interno del gruppo: se non fosse stato così non l’avrei fatto giocare, ora che sta bene è giusto sfruttare le sue qualità perché quando è in forma può darci una grossa mano come ha dimostrato anche contro la Lazio”.

I risultati delle contendenti alla salvezza stanno di fatto inevitabilmente alzando la quota rossa.
“E’ vero, ma penso che alla fine si aggirerà sui 37-38 punti, non di più”.

Il periodo positivo della SPAL può essere nato dall’accentramento di Missiroli in cabina di regia?
“Senza dubbio l’idea di spostare Missiroli al centro è stata molto positiva per la squadra. Il ragazzo ha dato disponibilità per giocare le partite in quel ruolo e certamente ne abbiamo tratto tutti dei benefici. Oltre a questo c’è stato un netto miglioramento della fase difensiva da parte di tutta la squadra: ora riusciamo a difendere in maniera più efficace limitando le disattenzioni e qualche errore singolo che capitava troppo spesso. Ma andiamoci piano. È giusto avere entusiasmo, è giusto che i tifosi e la società siano contenti ma è necessario mantenere i piedi per terra perché qui com’è facile esaltarsi quando le cose vanno bene è altrettanto facile deprimersi. Dobbiamo ricaricare le pile e ragionare gara dopo gara, cominciando con il Cagliari che è una signora squadra”.