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Per la quarta stagione su (quasi) cinque, la SPAL di Leonardo Semplici ha fatto meglio nel girone di ritorno. L’unica eccezione è rappresentata dalla stagione 2015-2016, quella del campionato di Lega Pro stravinto con 9 punti di vantaggio sul Pisa di Gattuso. In quel caso, nella seconda parte la SPAL totalizzò 3 tre punti in meno rispetto al girone d’andata, girando con un pur notevole 34.

Per il resto le gestioni di Semplici continuano con questo particolare marchio di fabbrica. I tre punti conquistati contro la Juventus hanno segnato il sorpasso anche nell’attuale stagione: i punti nel girone d’andata furono 17, quelli dalla 19^ giornata in poi 18, con sei turni ancora da giocare e la possibilità quantomeno di eguagliare i 23 della stagione 2017-2018.

Anche la stagione del subentro a Oscar Brevi (2014-2015) riservò una SPAL versione fondista: 12 punti nelle prime 11 partite della nuova gestione, 29 nelle altre 11 con playoff mancati per appena 2 lunghezze. Con Semplici la SPAL ha saputo accelerare anche nel massacrante campionato di serie B 2016-2017 (lungo 42 partite), aggiungendo 6 punti al rendimento del girone d’andata (36 contro 42), malgrado un inevitabile finale col fiatone, culminato con la dolce sconfitta di Terni.

2014-2015, Lega Pro (22 partite)
prime 11: 12
seconde 11: 29

2015-2016, Lega Pro
Andata 37
Ritorno 34

2016-2017, serie B
Andata 36
Ritorno 42

2017-2018, serie A
Andata 15
Ritorno 23

2018-2019, serie A
Andata 17
Ritorno 18

Considerato l’arco di tempo preso in considerazione, questa tendenza non sembra essere affatto casuale. Così come non sembra poter essere riconducibile (almeno non esclusivamente) al tema della preparazione atletica (ipoteticamente) impostata per un rendimento sulla lunga distanza. Numeri del genere sembrano invece rafforzare il quadro di un progetto tecnico in cui i giocatori vengono valorizzati progressivamente attorno ad un’idea di calcio precisa, che in alcuni casi richiede tempo per essere assimilata nel migliore dei modi. Ma non solo: la crescente conoscenza e coesione del gruppo nel corso delle settimane diventa un altro fattore determinante per ottenere risultati migliori nella parte decisiva del campionato.

C’è poi da considerare un merito che va al di là del lavoro sul campo di Semplici e dei suoi collaboratori. La capacità, da parte della dirigenza, di individuare le aree critiche dell’organico e la conseguente reattività nell’apportare dei correttivi. Gli arrivi di Cottafava e Zigoni cambiarono volto alla SPAL 2014-2015; Schiavon e Grassi misero il loro mattoncino a quella del 2015-2016; Floccari sembrò un razzo propulsore nel 2016-2017; mentre nella scorsa stagione gli arrivi di Cionek e Kurtic fornirono maggiore grinta e solidità ad una squadra spesso in difficoltà.