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Sabato di Pasqua importante per la SPAL, che si troverà di fronte all’Empoli in un vero e proprio spareggio salvezza. Per gli uomini di Leonardo Semplici sarà l’occasione per aumentare o, almeno, lasciare inalterato il vantaggio di 6 punti sulla terz’ultima posizione in classifica, occupata proprio dalla squadra toscana.

Come si presentano gli azzurri a questa sfida? Dopo l’interregno di Iachini, durato 16 partite (durante le quali il tecnico marchigiano aveva ottenuto 16 punti), la società del presidente Corsi ha deciso di richiamare in panchina Aurelio Andreazzoli, artefice del salto di categoria e condottiero degli azzurri nelle prime 11 giornate di questo campionato. Durante il suo primo periodo alla guida della squadra, l’ex vice di Spalletti aveva guidato l’Empoli alla conquista di appena 6 punti (media di 0,5 a partita). Il recente cambio però sembra aver giovato, se è vero che l’Andreazzoli-bis viaggia alla media di 1.4 punti a incontro (frutto di 2 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte).

Iachini ha lasciato una squadra che segnava 1.5 gol a partita, producendo un dato medio di 1.44 expected goals (xG) a incontro. Il ‘nuovo’ Empoli di Andreazzoli, al netto del minor numero di partite prese in esame, segna leggermente meno (1.2) e risulta anche meno pericoloso in termini di xG create a incontro (1.2). Inoltre, l’Andreazzoli-bis vede un Empoli che subisce meno in termini di reti effettive (1.2 contro 2.0) ma che concede agli avversari più opportunità per segnare (2.12 xGA contro le 1.6 della gestione Iachini). Su queste statistiche difensive relative agli expected goals against incide ovviamente la partita di Bergamo, in cui l’Empoli è uscito con un prezioso 0-0 frutto della straordinaria prestazione del portiere Dragowski che ha contribuito ad annullare l’impatto reale che i 5.06 xG prodotti dall’Atalanta avrebbero dovuto avere.

via Gfycat

[Una delle parate di Dragowski contro l’Atalanta]

In generale, l’Empoli tira in porta di più della SPAL e lo fa principalmente con i due attaccanti, Farias (2.66 tiri ogni 90 minuti) e Caputo (2.50). Entrambi sono giocatori veloci e questo rende la squadra azzurra pericolosa in transizione, quando cioè si tratta di risalire il campo. La buona notizia è che Farias, a meno di un recupero a sorpresa, non sarà presente sabato. Caputo diventa quindi la minaccia numero uno: l’attaccante pugliese è il miglior marcatore della squadra toscana (14 gol, 3 su rigore) e sta facendo registrare la sua sesta stagione consecutiva in doppia cifra. Oltre a rappresentare un pericolo sui palloni vaganti in area, sa tenere sulla corda le difese con i suoi movimenti improvvisi negli spazi, che gli permettono di liberarsi al tiro con una certa facilità.

[Un esempio di un movimento d’attacco di Caputo]

Il dato del possesso palla medio (48.4%) è indice di una squadra abbastanza equilibrata, in grado cioè di alternare fase di controllo del pallone ad altre di difesa posizionale in base alle circostanze. Per quanto concerne proprio la fase di costruzione di gioco, la SPAL dovrà prestare attenzione alla regia di Bennacer. Posizionato da regista, il numero dieci empolese, utile anche sui calci piazzati, è il giocatore dal quale passano praticamente tutte le azioni offensive della squadra di Andreazzoli.

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[Bennacer è abile tecnicamente a sfuggire alla pressione avversaria]

A tal proposito sarà interessante osservare come e a che altezza, durante il possesso azzurro, la SPAL deciderà di andare a schermare l’algerino. Le sue qualità tecniche lo rendono difficile da controllare. La squadra di Semplici dovrà cercare di non sbagliare i tempi di una eventuale pressione alta, per non rischiare di lasciare campo aperto all’Empoli dietro la prima linea difensiva.

 

Michele Tossani, classe 1978, analista tattico già collaboratore di realtà importanti come Rivista Undici e Il Napolista. Nel 2018 ha inaugurato il suo blog personale, La Gabbia di Orrico. Interviene anche su Radio Sportiva e Italia7, ed è autore di libri, tra cui “L’altro Mago. Mourinho dopo Herrera” edito da Limina.