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L’epilogo di stagione per la SPAL Primavera è di quelli amari. Per cui Marcello Cottafava, tecnico dei biancazzurri, non può che masticare amaro dopo il match di Formello contro la Lazio che è valso ai padroni di casa il passaggio in Primavera 1: “E’ stata la tipica finale: combattuta colpo su colpo, con due squadre che forse per quello che hanno fatto valere meritavano entrambe la promozione, ma purtroppo ne andava su una sola. C’è molto dispiacere perché ci siamo andati molto vicini. Oggi abbiamo avuto diverse occasioni di passare in vantaggio, ma a prescindere da quello abbiamo fatto una grande partita, in casa loro e con la tensione comprensibile di chi gioca queste gare per la prima volta. Il gol preso a cinque minuti dalla fine ci ha tagliato le gambe e non avevamo più tempo per rimediare. Devo però ancora una volta fare un plauso ai ragazzi e a tutti i collaboratori che fanno parte del mio staff. Ci tengo assolutamente a sottolinearlo perché dall’inizio dell’anno tutti hanno fatto un lavoro instancabile, che meritava la ciliegina sulla torta della promozione. Sapevamo che la Lazio era una realtà diversa dalla nostra e che forse non doveva neanche essere in una finale playoff, ma già direttamente in Primavera 1. La forza dell’avversario dà ancora più valore alla prestazione che abbiamo esibito“.

Più avanti avremo modo di tirare meglio le conclusioni e di apprezzare completamente quanto abbiamo combinato quest’anno. È stata anche una grandissima esperienza per i ragazzi e mi auguro che possano vivere altre partite come queste, in cui giocarsi tantissimo in termini sportivi davanti a molte persone. Sul finale di gara c’è poco da dire. Abbiamo preso un gol fortuito in mezzo ad una mischia e sinceramente potevamo farci ben poco. Sapevamo che la gara si sarebbe decisa sugli episodi e dopo non avevamo più tempo per rimediare, tolto anche che siamo rimasti in dieci nel recupero. Abbiamo avuto poca precisione nel concludere a rete e l’abbiamo pagata quando la partita sembrava indirizzata verso i supplementari. Meritavamo una conclusione di stagione diversa. La SPAL come società lo meritava per le ambizioni e i grandi risultati che ha raggiunto in questi anni. Il futuro? Sono argomenti societari che avranno modo di essere affrontati a tempo debito, sia per quanto riguarda i ragazzi sia per quanto riguarda me. Fino ad un’ora fa la mia testa era solo concentrata su questa partita e non ho pensato ad altro. Ovvio che qui a Ferrara sto benissimo, ma quello è scontato da dire“.