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Quella di Udine è una sconfitta che allontana l’obiettivo del decimo posto, ma che probabilmente lascia a Leonardo Semplici un po’ di amaro in bocca per le modalità con cui è arrivata, visti gli errori in fase di marcatura su calcio da fermo che ormai sembravano dimenticati: “Oltre alla bravura dell’Udinese e di Okaka, nel primo tempo ci sono state disattenzioni su alcuni principi sui quali avevamo lavorato durante l’anno e che pensavamo di aver risolto, e loro ci hanno punito, nonostante la squadra fino a quel momento non si fosse espressa male. Nell’intervallo abbiamo un po’ raccolto le idee, capito quello che doveva essere il nostro finale di stagione, per noi, per la società, per i tifosi e c’è stata la reazione che mi sarebbe piaciuta ci fosse dall’inizio, sfiorando anche il 3-3 con Jankovic. Dispiace perché sicuramente potevamo ottenere un risultato positivo che ci avrebbe permesso di continuare a lottare per il decimo posto. La squadra lo avrebbe meritato per il secondo tempo, ma quando si parte da 0-3 diventa difficile pareggiare“.

Credo che la salvezza con qualche giornata di anticipo sia legata più ad una crescita collettiva che a quella di singoli giocatori. Fares è arrivato da Verona, dove era retrocesso, e per interpretare il ruolo ha avuto bisogno di un po’ di tempo, ma ora i risultati stanno dando ragione al grande lavoro fatto e a quelle qualità che io e il direttore Vagnati gli riconoscevamo. Ora penso abbia prospettive importanti, perché è bravo a spingere, ha forza fisica, se la cava bene di testa e se continuerà cosi diventerà un giocatore da top club. Per quanto riguarda il mio futuro, essere accostati a squadre di livello superiore è un merito che va alla società per aver scelto me e i giocatori. Io ho un contratto anche per l’anno prossimo con la SPAL e qui ho fatto quattro anni e mezzo straordinari sotto tutti i punti i visti, crescendo insieme. Dopo il Milan, come abbiamo sempre fatto tutti gli anni, ci ritroveremo e se ci sarà comune accordo ci sarà la possibilità di continuare, perché mi auguro che un altro step importante si possa fare anche con la SPAL. Vedendo quanto successo a Allegri penso di essere a fine ciclo perché eravamo gli unici a esserci salvati fino ad adesso (ride, ndr). A parte le battute, finché c’è la voglia da parte di tutti di migliorarsi credo sia un connubio da portare avanti e al momento credo che questo a Ferrara ci sia”.

 

foto: Isabella Gandolfi / ufficio stampa SPAL