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Il mercato, si sa, regala sempre colpi di scena. E il Kleb era vicinissimo a trasformare in realtà quel sogno nel cassetto (di cui vi parlavamo qui) che aveva il nome di Kenny Hasbrouck: una trattativa tanto serrata quanto riservata, tra la dirigenza estense e l’entourage della guardia americana, che sembrava aver portato alla fumata bianca. Sotto traccia, le due parti avevano raggiunto un accordo di massima per il ritorno a Ferrara del 33enne di Washington, reduce da una stagione da 16.4 ppg a Bologna sponda Fortitudo, con la conseguente promozione in Serie A1. Poi, il rilancio della Scaligera Verona, anch’essa da sempre interessata al giocatore, e la doccia gelata per il Kleb, visto che Kenny pare aver definitivamente preferito il palcoscenico dell’Arena al Castello Estense. Sullo sfondo e più attardata, secondo alcuni addetti ai lavori di Bologna, c’era anche Varese. Un vero peccato, perché il Kleb aveva fatto tutto ciò che poteva per regalare la ciliegina sulla torta ai propri tifosi, e il ritorno di Hasbrouck avrebbe potuto rivelarsi un colpaccio anche dal punto di vista mediatico.

Nella stagione 2014-2015 Hasbrouck fu uno dei trascinatori dell’allora Mobyt guidata inizialmente da Adriano Furlani e presa in corsa, a dicembre, da Alberto Martelossi. L’allora Pallacanestro Ferrara giocò una seconda parte di stagione straordinaria, conquistando i playoff addirittura da seconda in classifica della A2 Silver, dietro solo a Treviso. L’uscita di scena si consumò in gara 3 di ottavi di finale contro Trieste, ma i numeri del campionato di Hasbrouck furono comunque impressionanti: chiuse come miglior realizzatore del campionato con 20.5 di media (52% da due; 35% da tre; 83% ai liberi) e miglior ruba-palloni con 2.1 a partita, mettendoci dentro anche una media di 3 rimbalzi e 3 assist per partita.

Già essere stati così vicini ad un profilo del calibro di Hasbrouck rende l’idea di come la società di D’Auria stia assumendo un ruolo di rilevanza all’interno delle gerarchie della prossima Serie A2: così il ds John Ebeling non si perde certo d’animo dopo il rifiuto dell’ex Fortitudo, e continua a scandagliare il mercato degli americani, in cerca di quella combo guard che dovrà garantire punti e tanta concretezza. I nomi circolati in questi giorni sono quelli dell’ex Assigeco Piacenza Toure’ Murry (16.4 punti e 4 rimbalzi di media) e di Chris Roberts (16.5 ppg e 3.7 rimbalzi a Treviglio l’anno scorso). Ma non è tramontata neppure l’ipotesi di confermare Isaiah Swann, che abbassando le proprie pretese economiche potrebbe sbarcare nuovamente sul pianeta Kleb. Tutto in evoluzione quindi, e non è escluso che il secondo colored di Ferrara possa essere un ‘mister X’.

Sul fronte cambio degli esterni è tramontata la pista Giovanni De Nicolao (1996), che ha firmato per Agrigento. Il Kleb segue quindi al momento altri tre prospetti: il primo (ed il più difficile) è Marco Spanghero (1991), reduce da una stagione tra alti e bassi ad Udine. Ottimo tiratore, andrebbe a formare con Zampini una coppia di sicuro affidamento in cabina di regia. Interessa anche Andrea Rovatti (1996), giocatore diverso da Spanghero, più ala che playmaker: per lui un’annata da 3.2 ppg in a Cagliari. Ultimo nome sulla lista del ds Ebeling è quello del classe ’97 Filippo Testa, guardia da 3 punti di media nell’ultima stagione passata a Montegranaro.

Sul fronte societario, giovedì alle 17 presso il KBF Store di Via Garibaldi verrà presentato ufficialmente a stampa e tifosi il nuovo staff dirigenziale.