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La sfortuna sembra davvero non voler lasciare Federico Zampini, il giovane playmaker (1999) su cui il Kleb ha puntato forte quest’estate, facendogli firmare un contratto biennale e proponendogli il ruolo da titolare nel ruolo. Impegnato agli Europei Under 20 in Israele, l’ex rosetano si è infortunato nuovamente al ginocchio già lesionato nell’ottobre dello scorso anno nella trasferta di Porto San Giorgio.

Si profila un’odissea per un prospetto interessante come Zampini, che ha perso quasi tutto il campionato, rientrando solamente nelle ultime due partite della regular season. Quindi, la convocazione agli europei di categoria in corso a Tel Aviv e il nuovo crac all’esordio contro l’Ucraina: è scivolato su uno degli adesivi posti sul parquet e il ginocchio, guarito da poco, ha ceduto un’altra volta. L’esito della prima risonanza magnetica non lascia spazio a dubbi: rottura del legamento crociato. Una tegola pesantissima per la società del presidente D’Auria e soprattutto per il ragazzo, che rimarrà lontano dai campi da gioco per un lungo periodo (si prevedono altri 6 mesi fuori dai giochi). Ferrara dunque dovrà fare a meno di Zampini per tutto il girone d’andata e di conseguenza dovrà improvvisamente cambiare le proprie strategie di mercato.

A questo punto, sorge spontanea la domanda. La rottura del legamento crociato, per tutti gli sportivi, è da considerare uno degli infortuni più gravi su cui lavorare con calma in fase di riabilitazione per un completo recupero. E’ vero altresì che Zampini era tornato a giocare nel finale di stagione, ma parliamo di due scampoli di partita che gli avevano permesso giusto di riprendere confidenza col parquet. Non era forse meglio evitare di rischiare per una competizione così importante, vista la lunga inattività e la gravità dell’infortunio da cui era riuscito a recuperare?

Ora in casa Kleb si dovrà necessariamente scandagliare il mercato degli italiani per trovare un sostituto all’altezza di Zampini. Emergono profili interessanti ancora senza squadra, uno di questi è Marco Spanghero (1991, se ne era parlato già poco tempo fa), reduce da una stagione da 7 punti di media in 20 minuti circa di utilizzo a Udine; altro nome spendibile è quello di Luca Vencato (1995), cifre pressoché analoghe a quelle di Spanghero e visto a Mantova la scorsa stagione. Ovviamente sono solo le prime ipotesi, e non è detto che – così come per il secondo americano – non arrivi un ‘mister X’.

Nel frattempo, tutto il popolo biancazzurro non può che rimanere vicino allo sfortunatissimo Zampini, e fargli il più consueto degli ‘in bocca al lupo’ per un rapido ritorno sul parquet.