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La SPAL batte il Lecce al Paolo Mazza e si regala il Milan agli ottavi di finale, con campo da sorteggiare. Primi gol in maglia biancazzurra per Igor e Murgia, tornano alla rete Paloschi (l’ultima rete risaliva a più di un anno fa in uno SPAL-Inter) e Cionek. Gloria anche per Floccari, fermo dall’esaltante 2-1 di SPAL-Juve dello scorso campionato.

VOTO DI SQUADRA 7 – L’analisi è fin troppo facile: da una parte 9 titolari o potenziali tali, dall’altra 3. Quindi la SPAL ha fatto quello che qualunque squadra avrebbe dovuto fare: approfittarne, senza alcuna esitazione, per tornare alla vittoria e migliorare il proprio morale in vista dello scontro diretto col Brescia. Tuttavia certi svarioni difensivi, pur con un punteggio super-favorevole, non possono lasciare Semplici troppo tranquillo.

BERISHA 6 – Per una volta non è il protagonista. Anzi, vive una serata particolarmente fortunata: la traversa e il palo lo salvano dalle conclusioni di Lapadula. Buona parte della partita la guarda spettatore non pagante, l’unico suo cruccio di serata è difendersi dal gelo di Ferrara. Spiazzato dal sinistro di Imbula nella ripresa, incolpevole nella circostanza.

TOMOVIC 6,5 – Rischia solo in una circostanza, quando perde un rimpallo a metà campo nel contatto con Vera. Per il resto ordinaria amministrazione, sia per quanto riguarda le chiusure difensive che nello smistare la palla ai compagni.

VICARI 6,5 – Nel primo tempo gli attaccanti del Lecce non lo fanno dannare in modo particolare, così comanda la difesa con tranquillità, senza affanni, cosa che non gli capitava da un bel po’. Durante la ripresa commette qualche errore di posizionamento ma non paga dazio. Sbroglia una potenziale occasione pericolosa con una capocciata.

IGOR 7 – Vista la verve da passeggiata in centro dei salentini, dà sfoggio a tutta la sua esuberanza fisica trasformando il campo del Paolo Mazza in una pista di slalom speciale. In una delle sue discese a rete segna un gran gol (primo sigillo tra i professionisti) saltando come birilli almeno tre difensori del Lecce. Attento in difesa, spazza senza fronzoli quando serve, anche se nel finale lascia andare troppo spesso Fiamozzi.

CIONEK 7 – Gioca come quinto di destra nel centrocampo e lo fa tutto sommato bene. Considerata l’inconsistenza del Lecce, la sua serata lo vede svincolato da particolari compiti difensivi. Si toglie la soddisfazione di iscriversi nel tabellino dei marcatori con un colpo di testa perentorio sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Jankovic. Peccato abbia cali d’attenzione: se stacca la spina fa fatica a tornare in carreggiata.

MURGIA 7 – Prima prende un’ammonizione abbastanza ingenua, poi insacca il punto del 3-0 a 15’ dall’intervallo con una rasoiata mancina a fil di palo. Esulta, come si fosse tolto un peso da sopra le spalle: non segnava dal 2017, da Vitesse-Lazio di Europa League. È il primo in maglia SPAL, da dedicare alla figlia Dea nata in estate.

MISSIROLI 6,5 – Si mangia un gol a tu per tu con Vigorito al 5’. Torna a giocare da regista e vince a mani basse il duello con Petriccione. Comanda in mezzo al campo dal primo all’ultimo minuto, smista palloni senza problemi.

JANKOVIC 6 – Mezzala con licenza di muoversi sulla trequarti. Liscia una palla solo da spingere in rete, mancando un assist al bacio di Reca. Tocca una miriade di palloni e prende altrettanti calci, ma non fa offre alcun squillo degno di nota, se non pescare Cionek da calcio d’angolo (Dal 18’ s.t. VALOTI 6 – Impegna Vigorito con una bordata dal limite dell’area.)

RECA 7 – Buona intesa con Paloschi, al quale fornisce l’assist per il raddoppio della SPAL. Sfreccia sull’out di sinistra facendosi beffa del poco esperto Riccardi. Sforna cross a ripetizione, peccato che la maggior parte non vengano sfruttati dai compagni. Esce per un infortunio muscolare nel secondo tempo, si spera non sia nulla di grave. (Dal 24’ s.t. KURTIC 6 – Innesca l’azione che porta al 5-1, trovando Paloschi in profondità).

PALOSCHI 7 – Firma il raddoppio al 24’ (roba facile per lui) e durante il forcing biancazzurro nel primo tempo dispensa sponde e partecipa attivamente alla costruzione del gioco. Prestazione totale: fa salire la squadra e finalizza l’azione. Aumenta così il rimpianto di non vedere la stessa incisività nelle partite in cui la posta in palio ha un peso specifico molto più alto. Altruista in occasione del 5-1 quando serve a Floccari una palla solo da spingere in rete.

FLOCCARI 6,5 – Solca il campo da destra a sinistra, è travolgente palla al piede, guida i compagni all’attacco. Entra in tutte le azioni che portano al gol della SPAL, anche se a volte sembra intestardirsi un po’. Corona un’ottima prestazione con il gol e sfiora la doppietta. Omaggiato dal popolo del Paolo Mazza al momento della sostituzione.  (Dal 43’ s.t. CUELLAR ng – Giusto qualche minuto per assaggiare il professionismo).

SEMPLICI 6,5 – Sorprende tutti schierando parecchi titolari, seppur qualcuno leggermente fuori ruolo. I suoi ragazzi non lo deludono e chiudono la pratica il più in fretta possibile. Riceve buoni segnali da chi gioca meno. Vittoria che dà morale in ottica campionato e permetterà alla SPAL – con un po’ di fortuna – di fare un incasso extra a gennaio.