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Proprio mentre la SPAL soffriva sul campo di San Siro sotto i colpi di un Milan moderatamente ispirato, Gianluca Di Marzio di Sky Sport ha lanciato la notizia attraverso il proprio sito: l’incontro (d’affari) tra il club biancazzurro e il Torino ha dato esito positivo, aumentando le probabilità di vedere Kevin Bonifazi (1996) di nuovo a Ferrara e addirittura Iago Falque (1990) arrivare alla corte di mister Semplici.

Considerata l’autorevolezza della fonte in alcuni casi si sono scatenati facili entusiasmi e in alcuni casi la notizia è stata ripresa come se i due giocatori dovessero essere considerati già pronti a trasferirsi alla SPAL. Le indicazioni che arrivano da una parte e dall’altra però suggeriscono un approccio meno entusiastico e maggiormente basato sui fatti. Sì, è vero che il Torino ha dato il suo benestare alla cessione di Bonifazi e ha dato disponibilità anche per il prestito di Falque, ma resta ancora del lavoro da fare per ottenere l’assenso di entrambi i giocatori. Per analizzare la situazione è opportuno tenere separati i due profili, perché hanno poco in comune.

Che Bonifazi possa essere felice all’idea di tornare per la terza volta alla SPAL, per quanto la situazione sia molto complicata, non ci sono tutti questi dubbi. Con Semplici ritroverebbe un posto da titolare inamovibile all’interno di un gruppo che in gran parte conosce e non dovrebbe scontare un tempo di rodaggio per inserirsi nei meccanismi di gioco. La SPAL intende fare uno sforzo per assicurarsi il giocatore (si parla di obbligo di riscatto da 11-12 milioni di euro) perché in fondo conosce le sue potenzialità e ritiene che Ferrara sia l’ambiente migliore per sprigionarle definitivamente dopo i tempi difficili di Torino. Tuttavia fonti vicine al giocatore riferiscono che mancano ancora alcuni passaggi per sigillare l’accordo e fargli indossare ancora una volta la maglia biancazzurra. Un buon esito rimane più che probabile, ma guai a dare per fatto un affare che non ha ancora delle firme nero su bianco.

L’approdo di Iago Falque appare più complicato, per quanto non impossibile. Lo spagnolo sta vivendo una stagione difficile e non gioca una partita da fine ottobre a causa di due differenti infortuni che lo hanno tenuto fermo. Finora si è dimostrato piuttosto freddo nei confronti degli svariati interessamenti che lo hanno riguardato, principalmente per via del suo desiderio di dare un contributo a un Torino che – per quanto contestato dai suoi tifosi – è in lotta per un posizionamento valido per le coppe europee. Tuttavia il talento di Vigo sembra decisamente aver perso terreno nelle gerarchie di Walter Mazzarri e potrebbe avere vita dura nel contendere il posto a giocatori come Berenguer e Verdi. Da qui potrebbe maturare l’idea di cambiare aria per rimettersi in forma da titolare indiscusso.
Dal capoluogo piemontese fanno sapere che, al di là dell’apertura al prestito da parte dei granata, l’opera di convincimento di Falque potrebbe richiedere una discreta quantità di tempo e questo potrebbe contrastare con la necessità della SPAL di operare un innesto sul breve per avviare il suo tentativo di risalita in classifica. Ci sarebbe poi l’ostacolo, non secondario della formula del prestito. Giusto per parlare solo dell’ingaggio, Falque è uno dei più pagati del Torino con i suoi 1,7 milioni d’ingaggio da qui al 2022.