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La SPAL centra la quinta vittoria consecutiva e si aggiudica lo scontro al vertice contro l’Hellas Verona: 2-0 per gli estensi e divario dalla seconda in classifica (proprio l’Hellas) ridotto ad un solo punto. E’ stata una partita giocata a viso aperto dal primo all’ultimo minuto, con occasioni da una parte e dell’altra ed un primo tempo giocato su altissimi livelli tecnici ed in termini di intensità agonistica.

Mister Fiasconi schiera il classico 4-3-3 guidato dal trio offensivo in stato di grazia Minaj-Babbi-Horvath, mentre gli scaligeri si presentano senza sorprese di formazione, ma privi del centravanti Sane, capocannoniere del campionato. I primi minuti servono alle due formazioni per studiarsi a vicenda e per mettere in mostra il loro approccio alla partita: SPAL che gioca palla a terra, sfruttando tutta l’ampiezza del campo e gli inserimenti delle mezz’ali; Hellas che imposta da dietro e che punta a servire in profondità la rapida punta Yeboah. La prima occasione è per i padroni di casa su corner: battuta dalla sinistra di Horvath e incornata di Babbi che sfila di poco alla sinistra di Ciezkowski. I capovolgimenti di fronte sono continui e proprio da uno di questi nasce il vantaggio della SPAL. Zanchetta lancia Babbi che tiene a bada i due centrali scaligeri e con una sponda di tacco serve l’accorrente Minaj. Il croato si accentra e punta l’area: puntualissimo sulla sinistra il rimorchio di Horvath che supera il portiere con uno preciso scavetto. Nonostante il vantaggio spallino, il copione della gara non cambia e le azioni si susseguono, da una parte e dall’altra del campo. Al 23’ è il Verona ad avere la possibilità di segnare, ma Meneghetti risponde presente al tentativo di Yeboah, servito involontariamente da Zanchetta in fase di impostazione. Horvath e Minaj si scambiano spesso fascia per tentare di disorientare la difesa avversaria e fare breccia verso l’area di rigore: proprio sull’asse Minaj-Alessio sulla destra nasce una buona occasione per Teyou, ma il suo destro dal limite è troppo debole. Passano cinque minuti e lo stesso Teyou ha la possibilità di rifarsi: è il 42’ quando la difesa dell’Hellas pasticcia e serve proprio la mezz’ala che salta Ciezkowski e insacca. Squadre a riposo sul punteggio di 2-0.

La seconda frazione si gioca sugli stessi ritmi, ma il campo appesantito dall’acqua e l’intensità della prima frazione fanno sì che le occasioni siano più rade. Bisogna infatti attendere il 12’ per vedere la prima occasione da rete: Peda incorna su cross di Horvath da corner dalla destra ma Ciezkowski compie un miracolo e respinge. Le squadre si studiano e combattono a centrocampo senza risparmiarsi colpi e le successive occasioni si concentrano nell’arco di pochi minuti tra il 35’ e il 37’: dapprima una super doppia occasione per l’Hellas di riaprire il match con Pierobon e Yeboah che non riescono a sfruttare le distrazioni difensive spalline; poi Minaj che lanciato da Babbi in profondità su contropiede spreca clamorosamente a tu per tu con Ciezkowski. L’ultimo squillo è del Verona, con Yeboah che al 42’ vince di strapotenza il duello con il marcatore Seda e punta la porta difesa da Meneghetti: Valesani compie un recupero clamoroso e in scivolata devia sopra la traversa per questione di centimetri.

È un mister Fiasconi visibilmente soddisfatto quello che ci racconta il suo punto di vista nel post-partita: “Oggi sono stati tutti davvero bravi, a partire da Horvath e Minaj, ma direi anche Babbi per completare tutto il reparto offensivo. Avevo detto ai ragazzi che oggi non sarebbe stata una finale, c’erano tante aspettative su questo match. Ci troviamo in un girone in cui c’è una squadra come il Milan che è superiore a tutte e quindi il nostro obiettivo deve essere arrivare a giocarci i playoff a maggio. Significa avere altri quattro mesi per crescere e trovare la migliore condizione possibile. Oggi i ragazzi lo hanno fatto. Ad esempio cito i due centrali: Valesani e Peda a settembre nessuno avrebbe detto che a questo punto sarebbero stati titolari. Questa è la crescita che voglio vedere nel gruppo, anche perché la porta inviolata di oggi è la prova di una crescita difensiva e di squadra. I ragazzi che si aggregano alla prima squadra (Tunjov, Cannistrà, Cuéllar, Zanchetta) hanno una crescita evidente: devono vederlo come un premio e come un arricchimento, pur rimanendo assolutamente con i piedi per terra. Nel breve forse li danneggia portandoli via alla loro naturale categoria, ma nel lungo periodo darà loro esperienza e grandi soddisfazioni”.

SPAL-Hellas Verona 2-0 (p.t. 2-0)

SPAL (4-3-3): Meneghetti; Alessio, Valesani, Peda, Mastrilli (dal 38’ st. Kryeziu); Teyou, Zanchetta (dal 25’ st. Iskra), Sare; Minaj (dal 38’ st. Cuellar), Babbi, Horvath (dal 30’ st. Ellertson). A disposizione: Galeotti, Maksymowicz, Spina, Uddenas, Fregnani, Campagna. All.: Luca Fiasconi.

Hellas Verona (4-3-3): Ciezkowski; Gresele (dal 1’ st. Bertini), Bracelli, Calabrese, Bernardinello (dal 38’ st. Nicolau); Turra (dal 1’ st. Zingertas), Felippe, Saveljevs; Amayah, Yeboah, Pierobon. A disposizione: Fontana, Dal Cortivo, Bernardi, Terracciano, Squarzoni. All.: Nicola Torrent.

Reti: 10’ p.t. Horvath (S), 42’ p.t. Teyou (S).
Ammoniti: Saveljevs (HV), Calabrese (HV), Valesani (S), Sare (S).
Recuperi: 1’ p.t., 4’ s.t..
Note: giornata fredda e piovosa, campo in sintetico.