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Ormai è consolidata tradizione che saluti e messaggi passino per i social e anche nel caso della separazione tra la SPAL e Davide Vagnati non è stata fatta eccezione: da un lato un comunicato e un video-tributo, dall’altro un post all’insegna dei sentimenti pubblicato nella mattinata di sabato. Poter fare qualche domanda non sarebbe stato malaccio, ma il calcio oggi gira perlopiù in questa maniera e non c’è molto da fare se non adeguarsi.

L’ormai ex direttore sportivo e probabile prossimo dirigente del Torino ha provato a riassumere in poche righe il suo stato d’animo attraverso i propri profili Facebook e Instagram: “Eccoci qua, prima o poi doveva accadere. Onestamente in questo momento il sentimento che più mi pervade è la malinconia. La malinconia, di tutto quello che siamo stati, quello che abbiamo costruito e perché no, quello che abbiamo vinto e raggiunto. Mi ricordo il primo giorno che arrivai al centro sportivo di via Copparo… l’erba era alta mezzo metro: capii subito che una città fantastica come Ferrara non meritava una situazione sportiva simile. Era luglio 2013 il resto è storia, la nostra storia. Non voglio dilungarmi, chi mi conosce sa che non mi piace apparire molto, avrei mille emozioni, pensieri, aneddoti da condividere ma adesso mi sento solo di ringraziare Ferrara. Avete accolto me e la mia famiglia come uno di voi. Una cosa per cui andrò fiero, sono sincero non mi aspettavo tutto questo calore, sono i tantissimi messaggi che continuo a ricevere da parte di tantissimi cuori biancazzurri e da persone/collaboratori e calciatori con i quali ho condiviso questa meravigliosa favola. Ritengo sia superfluo stare a parlare di come sia finita, le recenti comunicazioni a riguardo della società S.P.A.L. già evidenziano il tutto. I ringraziamenti alle persone di questo incredibile percorso non voglio scriverli al momento, perché sicuramente dimenticherei qualcuno; ritengo che dovrei ringraziare ogni singola persona che abbia speso una goccia del proprio sudore per la nostra amata. È evidente che siete davvero in tanti. ‘Vince sempre il gruppo mai il singolo’ cit. W.M. Proprio Lui, mi scuserà ma non sono e non sarò mai in grado di dargli del tu per rispetto che nutro nei suoi confronti, non è solo il Presidente per me, ma è come un padre adottivo e lo sarà sempre. A lui voglio lasciare l’unico ringraziamento, senza sminuire nessuno sia chiaro, in primis la famiglia Colombarini, Simone e perché no Elisa, sono persone fantastiche che ci hanno permesso tutto questo con grandi sacrifici. Il Pres lo merita per quello che è, quello che fa quotidianamente e soprattutto per quello che vorrebbe fare di questa città/società. PER SEMPRE NEL MIO CUORE, DAVIDE – P.S: Lo racconterò ai miei nipotini“.