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Quello di Andrea Petagna è indiscutibilmente uno dei volti più in vista della SPAL, per cui non sorprende che i media continuino a tenere accesi i riflettori su di lui anche in tempi di campionato sospeso. L’attaccante biancazzurro ha concesso un’altra intervista, stavolta a Rai Sport, in cui ha affrontato diversi argomenti tra calcio e vita personale. Petagna è nella fase finale della sua esperienza a Ferrara, visto che a gennaio è stato ceduto al Napoli e nella prossima stagione sarà alle dipendenze di Aurelio de Laurentiis.

LA FINE DEL LOCKDOWN – “Siamo tornati ad allenarci che era la cosa più importante per noi giocatori e ora piano piano pare si possa ricominciare e sono molto contento di questo. Tornare a fare allenamento è una sensazione stranissima: io m’ero sempre allenato a casa perché ho la fortuna di avere un grande terrazzo. L’avevo organizzato come palestra e ho avuto la possibilità di tenermi in forma. Da due settimane a questa parte abbiamo cominciato ad allenarci a piccoli gruppi, ma senza palla, solo tanta corsa. Però è strano, perché dopo due mesi a casa è stato molto faticoso, nonostante gli esercizi. Speriamo che in questa settimana ci si possa allenare ancora più intensamente con il pallone e magari qualche partitella”.

CALCIO D’ESTATE – “Ormai da qualche mese a questa parte è tutto molto strano, siamo dei professionisti e saremo pronti a giocare tranquillamente anche in estate. Sicuramente sarà più faticoso, con il caldo si farà più fatica. Speriamo che le partite siano tutte alla sera, con temperature più basse. Però è giusto terminare questo campionato, mancano dodici partite: in Germania si è già ripreso, ho letto che in Spagna e in Inghilterra riprenderanno presto, per cui toccherà anche a noi. Sarà un segnale importante per tutto il Paese”.

SENZA TIFOSI – “Le partite saranno imprevedibili. Per una squadra come la SPAL che vive delle partite in casa, dei gol sotto la curva e del sostegno dei tifosi sarà ancora più difficile. Cercheremo di trasformare queste difficoltà in motivazioni extra per cercare di raggiungere questa salvezza. Sappiamo quanto ci tiene la città e siamo convinti che i tifosi ci seguiranno anche in tv e anche solo col pensiero ci daranno una grossa mano”.

SALVEZZA – “Non lo so se siano meglio i playout o le dodici partite, però so che ci stiamo allenando molto bene e abbiamo tutte le carte in regola per arrivare alla salvezza, perché siamo un’ottima squadra e ci è mancato qualche risultato. Nelle ultime tre partite abbiamo fatto ottime prestazioni, ma abbiamo portato a casa solo tre punti. Da quando è arrivato Di Biagio stiamo proponendo un ottimo calcio, per cui a prescindere dalle modalità credo raggiungeremo la salvezza. Abbiamo dimostrato di poter stare più in alto in classifica e per questo io e i miei compagni non vediamo l’ora di tornare in campo e dimostrare quello che valiamo realmente”.

PRIMA SCELTA – “Penso che sia una responsabilità molto importante quella che il mister mi attribuisce. Da quando sono qui la società ha sempre puntato molto su di me e conta sui miei gol. L’anno scorso ne ho fatti 17, quest’anno sono a 11 e mancano ancora dodici partite. Sono sicuro che con l’aiuto dei miei compagni potrò farne tanti altri. I miei sogni? Salvare la SPAL, poi vincere tante partite col Napoli e una volta fatte bene queste due cose conquistare la maglia della Nazionale”.