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Era un Walter Mattioli determinato e di buon umore quello che è intervenuto a più riprese nel corso della conferenza stampa di presentazione degli accordi con Giorgio Zamuner e Andrea Gazzoli. Il presidente ha affrontato vari argomenti, dalla scelta del nuovo direttore sportivo alle prospettive future del club.

I CAMBIAMENTI – “Che sia stato un anno particolare non lo si può negare: dal sequestro dello stadio agli eventi più recenti, ci sono stati diverse cose da affrontare. Dopo il cambio del mister abbiamo visto partire il ds e per me è stata una separazione dopo dodici anni di rapporto. Davide (Vagnati, ndr) ha fatto una scelta professionale e per noi si è aperto il tema della sua sostituzione. Nel frattempo è uscito qualche altro componente dell’organizzazione (Specchia, Bernardelli; ndr): mi è dispiaciuto, ma dall’altro lato mi ha fatto piacere. Se società più importanti attingono da noi vuol dire che la nostra è un’organizzazione valida. Abbiamo lavorato per sostituire e riorganizzare il gruppo in vista di un finale di campionato infuocato. Abbiamo valutato, discusso e poi scelto. Penso che abbiamo scelto bene e sono convinto che siano arrivati degni sostituti. Continueremo ad avere un’organizzazione importante. Ci attende un finale di campionato durissimo, però ci crediamo perché abbiamo nulla da perdere. Non meritiamo questa posizione di classifica. Ci credono tutti su quello che sarà l’impegno e il risultato finale. Siamo consapevoli e ce la possiamo fare. Il nostro nuovo segretario, Michele Sebastiani, ha diciassette anni d’esperienza al Chievo ed è una persona molto preparata. Abbiamo prolungato il contratto di Gazzoli perché ha fatto un grandissimo lavoro e la speranza è che rimanga con noi altri dieci anni. E’ stato esteso anche il contratto di Alessandro Andreini (il team manager, ndr) perché anche lui è un elemento importante per noi. Ed è stata discussa la situazione anche con Ruggero Ludergnani (responsabile del settore giovanile, ndr) perché sta producendo ottimi risultati. Quindi stiamo programmando il futuro e in questo contesto si è unito a noi Giorgio Zamuner”.

IL PROFILO – “Abbiamo parlato con diversi candidati, anche d’importanti che hanno lavorato per anni in serie A. Abbiamo preso Zamuner perché ha giocato qui, ama la società, ama la città e concepisce il calcio al nostro modo. Siamo convinti di aver fatto bene. Crescerà, come Vagnati, assieme a noi. Per me è la persona giusta e siamo pronti per il finale di campionato. Avevo parlato di un giovane, ma all’epoca pensavo che Zamuner avesse quarant’anni (ride, ndr). A parte gli scherzi, un mese fa avevo quel tipo di idea, ma poi sono state fatte altre valutazioni. Ho fatto una scelta quasi personale, ascoltando Simone (Colombarini) e i miei più stretti collaboratori. Staremo vicini a Zamuner, ma vedrete che non avrà bisogno di aiuto perché è preparato. Condivideremo tutto, come abbiamo fatto in passato. Molti dei nostri successi sono basati sulla gioia di lavorare insieme e secondo me lui ha condivide questa visione”.

IL CAMPIONATO – “Con cinque cambi saranno avvantaggiate le grandi, che hanno rose molto ampie. Noi puntiamo molto sul gruppo, sia a livello sportivo che societario. Nonostante la sosta, è un’impresa quella che abbiamo davanti. Io ho solo una speranza: che il campionato finisca. Con dodici partite ce la possiamo giocare, altrimenti diventa tutto più difficile. Io sono fiducioso perché staremo concentrati solo sul campo e il mister è carichissimo”.