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Dare valutazioni a una squadra già retrocessa è abbastanza superfluo e, come già successo contro l’Inter, ci limiteremo a delle annotazioni sui singoli.

VOTO DI SQUADRA: 4,5 – La prestazione lascia sempre un po’ a desiderare, ma per almeno un’ora i ragazzi di Di Biagio hanno dato l’impressione di poter tornare da Brescia con una vittoria, sfiorando in un paio di occasioni il raddoppio. Sensazione ben diversa una volta subito il pareggio, con i padroni di casa più volte vicini al 2-1 e i biancazzurri mai pericolosi in avanti.

LETICA – Sui due gol subiti nella ripresa può fare davvero poco, ma non dà mai sensazione di grandissima sicurezza. Rischia un pasticcio con Cionek.

CIONEK – Serata orribile: inizia con un retropassaggio che crea qualche problema a Letica. Nella ripresa sfiora lo sfortunato autogol e quando entra Martella non riesce mai a marcarlo in modo adeguato.

SALAMON – Di Biagio sorprende tutti lanciandolo in campo dal primo tempo al posto di un Bonifazi a dir poco rivedibile nelle ultime settimane. Nella coppia di centrali è quello che mostra più sicurezza.

VICARI – Fatica più del compagno contro chiunque gli capiti davanti, prima contro Torregrossa e poi, in modo molto più vistoso, nella marcatura di Donnarumma. Dopo la partita col Milan sembra aver perso tante certezze ed è anche comprensibile.

RECA – Inizialmente sembra più attento del solito in fase difensiva, con alcune belle chiusure in diagonale, ma ancora una volta un gol arriva dalla sua zona di campo. In più ci mette un’entrata senza alcun senso, in ritardo, su Skrabb per la quale avrebbe meritato il rosso.

TUNJOV – La fiducia nelle sue qualità non manca di certo, visto che tutti i calci da fermo sono affidati a lui. Non si mette in mostra più di tanto e a fine primo tempo ha per due volte l’occasione di raddoppiare (dal 42′ s.t. VALOTI s.v. – Minuti finali, con tanto di beffa)

DABO – Protagonista in mezzo al campo. Corre, litiga (soprattutto con Tonali), recupera palloni, una buona parte dei quali poi finisce per perderli. Il gol del vantaggio porta la sua firma sia nella fase iniziale che in quella realizzativa.

MISSIROLI – Visibilmente affaticato, cerca di gestirsi con esperienza e regola un pallone d’oro, da vero numero dieci, a Dabo per il gol del vantaggio. Sull’1-1 però si disinteressa completamente della copertura su Zhrmal.

D’ALESSANDRO – Schierato a sinistra, ci mette un po’ a carburare, facendosi notare solo nel finale del primo tempo con un paio di cross non sfruttati dai compagni in mezzo all’area. Esce non troppo contento (dal 20’ s.t. STREFEZZA – Con quasi mezz’ora a disposizione non si vede mai).

PETAGNA – Con Cerri a presidiare l’area è più libero di muoversi sull’esterno, come gli piace fare. Le cose migliori le fa vedere nella ripresa, prima con una bella azione di forza sulla sinistra conclusa male dal compagno di reparto e poi con il pallone del possibile 2-0 che termina fuori di poco.

CERRI – Lotta col fisico contro i difensori della formazione lombarda, ma quando si tratta di concludere con cattiveria verso la porta sembra sempre mancargli qualcosa, come a inizio secondo tempo, a Joronen battuto, il suo tiro viene respinto da un difensore sulla linea di porta.

DI BIAGIO – Cerca di concludere con dignità, schierando quelli che per lui sono i migliori undici in questo momento. Il gioco latita come sempre ed è vero che con un po’ più di lucidità da parte delle sue punte avrebbe potuto festeggiare la seconda vittoria della sua gestione, ma perché tornare a Ferrara con due soli cambi effettuati su cinque disponibili con la squadra visibilmente in difficoltà?