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Domenica 20 ottobre alle 15 sul campo di Piazzale Camicie Rosse la formazione biancazzurra degli Allievi Nazionali guidata da Alessandro Rossi affronterà il Chievo Verona per la sesta giornata del campionato. Spallini in serie positiva da quattro turni. Dopo la sconfitta all’esordio col Venezia, sono arrivate le vittorie con Cittadella e Mantova intervallate dai pareggi con Padova e Real Vicenza. Il Chievo ha disputato una gara in meno e ha vinto i derby con Hellas e Virtus Vecomp Verona ed è uscita sconfitta dall’incontro con la capolista Vicenza. Nell’ultimo turno però gli ‘asini volanti’ dei Danieli (Damiano in panchina e Nicola in campo autore di una tripletta) hanno regolato una buona squadra come il Sud Tirol con un pesante 4 a 0.

Mister, il pareggio con il Real Vicenza e soprattutto il successo esterno con il Mantova mostrano segnali di crescita della sua squadra?
“Sono state due buone gare. In entrambi i casi siamo stati favoriti dal buon approccio alla gara, ma soprattutto da due ottime riprese. Contro il Real Vicenza siamo andati in vantaggio dopo sette minuti, poi abbiamo fallito una clamorosa occasione per il raddoppio, poi nel finale del primo tempo abbiamo subito il pari. Nella ripresa siamo rimasti in dieci, ma abbiamo cercato di vincere la partita, con due punte, ma al di là del risultato sono soddisfatto dell’atteggiamento. Contro il Mantova, invece, abbiamo vinto nella ripresa grazie ai ragazzi che sono subentrati”.

Lei ha già ripetuto in altre occasioni che i risultati contano fino ad un certo punto, ma il filotto di quattro gare utili è un segnale di crescita dei suoi ragazzi?
“Il nostro obiettivo, come ho già detto, è di poter stare in partita con chiunque in questo campionato. Finora i risultati dimostrano che questi ragazzi possono starci in questa categoria. E’ evidente che i risultati aiutano a lavorare con maggior serenità. Stiamo lavorando sulla nostra identità che è quella di una squadra che deve scendere in campo con la cattiveria giusta e voler arrivare prima dell’avversario sulla palla. Ho registrato sensibili miglioramenti, ma c’è ancora tanto da lavorare. Sono però felice di costatare la compattezza del gruppo che si è creata in così poco tempo. Sono ragazzi con esperienze calcistiche disomogenee che però sono riusciti a integrarsi, e al momento è questo il nostro punto di forza che ci consente alle lacune tattiche e tecniche che innegabilmente ci sono ancora. Sono contento anche dei ragazzi che giocano meno, perché nei pochi minuti che hanno a disposizione entrano con l’atteggiamento giusto. Ho rimarcato questo concetto anche al termine della gara con il Mantova. Infatti, chi entra a gara in corso riesce a dare il cambio di ritmo che ci serve”.IMG_8471

Domenica arriva il Chievo Verona che ha rifilato quattro reti a una buona squadra come il Sud Tirol. Non occorre cercare motivazioni. Non capita a tutti i ragazzi di affrontare una formazione di una società di serie A.
“Mah, sinceramente cambia poco. Noi, per far bene, dobbiamo tenere la stessa attenzione sia che si tratti del Real Vicenza, sia che l’avversario si chiami Chievo. Dobbiamo stare sul pezzo sempre. Poi è chiaro che a questa età è una partita che tutti vorrebbero giocare, ma non tutti ne hanno la possibilità e questo lo ribadirò prima di scendere in campo. Loro sono un’ottima squadra con due ragazzi di colore che fisicamente fanno la differenza (Soumah e Ngissah, ndr). Il 4 a 0 contro una buona squadra come il Sud Tirol è stato eclatante. Partiamo sfavoriti dal pronostico, ma cercheremo di fare la nostra partita, poi vedremo come finirà”.

C’è qualche giocatore da segnalare nella sua squadra o nelle avversarie finora incontrate?
“Non faccio nomi dei miei ragazzi ovviamente. Comunque, ho incontrato il responsabile del settore giovanile Orlandini al quale ho fatto notare che ci sono formazioni che stanno già seminando per il girone di ritorno schierando nella ripresa dei classe 1998. Noi siamo tutti del 1997 tranne il portiere di riserva. Magari occorre valutare la possibilità di coinvolgere gli allievi del 1998, con qualche amichevole al Centro di via Copparo (la formazione dei ’98 si allena alla Città del Ragazzo), quando magari non si allena la Prima squadra o la Berretti. In modo tale da far confrontare i più giovani con un livello maggiore e preparare i migliori per poterli coinvolgere nella seconda parte del campionato così da averne qualcuno già pronto per il prossimo anno. E poi allenarsi al Centro ha un impatto comunque importante per i ragazzi che respirano aria di gran calcio”.