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La conferenza stampa dirigenziale del 10 agosto è servita anche per far calare ufficialmente il sipario sulla disgraziata stagione 2019/2020 della SPAL e quindi da parte del presidente Walter Mattioli non sono mancati svariati riferimenti agli eventi dell’ultima, interminabile, annata sportiva.

LA SQUADRA
Chiudiamo un anno non fortunato – ha esordito Walter Mattioli – in cui sono stati commessi anche degli errori. Ora vogliamo chiudere la parentesi e parlare di futuro. L’annata ci lascia insoddisfatti soprattutto per come l’abbiamo finita. Hanno inciso molto i risultati con Cagliari e Milan: lì ho visto una squadra che si è completamente demoralizzata. Tuttavia in quei giorni ci sono stati diversi incontri per discutere della situazione e mai avremmo pensato a un finale del genere. Un sabato ho fatto un lungo discorso al gruppo, spiegando in maniera chiara che avrei voluto vedere una squadra che se la giocasse con dignità, per onorare quanto fatto prima. I giocatori mi promisero di mettercela tutta. Per me è stato quasi un tradimento perché non mi aspettavo da loro un comportamento tale. Alla volta dell’ultima partita ero talmente arrabbiato che non li ho fatti giocare con la maglia biancazzurra. Non hanno fatto quello che gli si chiedeva“.

DI BIAGIO
Di Biagio è stato scelto dal nostro ex direttore Vagnati dopo le tre sconfitte con Bologna, Lazio e Sassuolo. La vittoria con l’Atalanta ci aveva dato grandi speranze di cambiamento, ma poi abbiamo deciso che era arrivato il momento di provare a cambiare e quella era la mossa da fare. All’inizio la sua impronta ci è piaciuta, ma poi il finale di campionato è stato una delusione. Ciò non toglie che io lo consideri un ottimo allenatore e ribadisco che la stessa squadra non potesse avere il valore che ha poi dimostrato sul campo. Non credo che fosse così scarsa. E’ successo qualcosa di particolare, nonostante la società sia sempre stata vicina al gruppo senza far mancare mai nulla. Questo aggiunge del dispiacere perché la squadra è stata capace di grandi prestazioni, ma anche prestazioni inguardabili. Il finale ci ha lasciati esterrefatti“.

VAGNATI
La sua partenza è stata un po’ una sorpresa, però quando mesi fa mi ha detto di voler andare via per seguire le sue ambizioni ho accettato, ovviamente dopo aver parlato con la proprietà. Pur sapendo che la sua partenza ci avrebbe messi in difficoltà gli ho dato l’opportunità di andare in club più importante. Già avevo fatto un errore in estate, non volevo ripeterlo“.

SEMPLICI
Non prevediamo trattative per liberarlo dal contratto. Spero che trovi una panchina, nella scorsa settimana c’era quasi riuscito (con l’Udinese, ndr). Se troverà una società andrà a lavorare altrove, altrimenti rimarrà in carico alla SPAL. Penso che avrà un’opportunità molto presto perché è un ottimo allenatore. Se gli posso imputare qualcosa è che quando siamo partiti nella scorsa stagione non era più il mister che conoscevo. Abbiamo tentato il sesto anno insieme, e per quanto fatto in precedenza non meritava di essere esonerato. Mi è dispiaciuto per com’è finita. Ma non mi è piaciuto a inizio anno, era un Semplici diverso“.