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La SPAL è al lavoro sul campo dallo scorso 23 agosto, ma allo stato attuale non ha ancora ufficializzato un singolo acquisto in una sessione di mercato aperta dallo scorso 1 settembre.

Al gruppo di Pasquale Marino sono stati aggregati – da ormai due settimaneSala (1999), Sernicola (1997) e Brignola (1999), tanto che i tre hanno anche preso parte all’ultima amichevole disputata venerdì 11 settembre contro la Vis Pesaro. Ma l’annuncio ufficiale della loro acquisizione in prestito dal Sassuolo ancora non c’è, tanto da aver generato interrogativi e ansie.

L’inghippo, se così lo si può definire, l’ha spiegato inavvertitamente spiegato la Gazzetta dello Sport nell’edizione di lunedì 14 settembre, all’interno di un articolo riguardante le operazioni di mercato della Lazio:

“Prima di ufficializzare i due acquisti (Muriqi e Fares, ndr) la Lazio aveva necessità di perfezionare almeno una cessione per rispettare l’indicatore di liquidità, ossia il parametro introdotto dalla Figc che misura l’equilibrio finanziario di un club. La cessione di Badelj al Genoa ha consentito di superare l’impasse”.

La situazione alla SPAL è la medesima in un contesto che riguarda la larghissima maggioranza delle squadre di serie A e B: per riportare in territorio positivo l’indicatore in questione (e aprire spazi di bilancio per i nuovi acquisti) serve una cessione, appunto quella di Fares. Che è ormai cosa fatta sulla base delle cifre ampiamente riportate dalla stampa sportiva nei giorni scorsi (8,5 milioni + 1,5 di bonus). Le visite mediche a Roma dell’esterno franco-algerino sono in programma proprio nella giornata di lunedì, tanto che un annuncio è da considerare imminente. Nella migliore delle ipotesi potrebbe arrivare in serata o comunque nelle ore successive.

Sono diversi gli indicatori di carattere finanziario che ogni club è tenuto a rispettare sulla base delle norme organizzative interne della Figc. Molti di questi sono stati pensati proprio per evitare squilibri di bilancio, spese pazze e conseguenti crac. Il cosiddetto “Sistema di indicatori di controllo dell’equilibrio economico-finanziario” prevede che le società possano operare solo in presenza di alcuni presupposti di bilancio legati non solo alla liquidità presente nelle casse, ma anche sulla base del rapporto tra debiti e crediti all’interno dell’esercizio in corso. Per quanto non si conosca l’esatta situazione dei conti della SPAL, il bilancio chiuso lo scorso dicembre (e analizzato dalla nostra redazione) fa pensare che la soluzione della trattativa con la Lazio possa fornire ossigeno prezioso e alleviare un po’ la pressione, portando in cassa preziose risorse.

Archiviata la faticosa pratica Fares, Zamuner non solo potrà depositare ufficialmente i contratti di Sala, Sernicola e Brignola, ma anche muoversi con maggiore agio sul mercato per consegnare a Pasquale Marino altri rinforzi. Il tutto sempre con la prudenza imposta da un mercato in uscita non così movimentato: le situazioni di Berisha, Tomovic, Bonifazi, Murgia, Castro, Valoti e Paloschi sono ancora lontane dal poter essere considerate in via di risoluzione, per cui è improbabile che il ds faccia un’infornata di acquisti senza prima avere qualche certezza in più.