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A 48 ore dal passaggio del turno in Coppa Italia contro il Bari, il tecnico della SPAL Pasquale Marino ha parlato nella classica conferenza stampa della vigilia per presentare la sfida di sabato pomeriggio contro il Cosenza (fischio d’inizio alle 16,15), la prima casalinga dei biancazzurri in questo campionato di serie B. Non saranno a sua disposizione gli infortunati Mazzocco, Di Francesco e Floccari, quest’ultimo vittima di una lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba destra.
Pur senza il suo capitano, il tecnico siciliano – che non potrà essere in panchina vista la squalifica di due giornate dopo l’espulsione rimediata contro il Monza – coltiva ambizioni di risultato, pur con il massimo rispetto per una formazione pericolosa e organizzata come quella allenata da Roberto Occhiuzzi. Con una premessa “Mi dispiace molto non poter essere a bordo campo, sappiate che non sono sempre così turbolenti i miei esordi (sorride; ndr). So di non essere stato un buon esempio e soprattutto nelle imprecazioni bisogna fare delle distinzioni. Imprecare nella mia area tecnica capita, ma le mie parole non erano dirette a qualcuno in particolare se non alla situazione in sé. Peccato, cercherò di farlo a voce bassa. Una volta in Coppa Uefa mi sono espresso in dialetto siciliano e l’arbitro di Barcellona mi ha sentito e allontanato. Forse era di Barcellona Pozzo di Gotto e io non lo sapevo (ride, ndr). Ricorso? Vediamo cosa farà la società, io non mi sono informato perché sicuramente ho sbagliato in quella circostanza e non cerco alibi“.

Mister, c’è da sfatare un tabù perche la SPAL è praticamente un anno che non vince in casa.
“Motivo in più per fare bene e trovare le forze per avere la meglio sul Cosenza, una squadra che ha fatto cose strepitose negli ultimi mesi. In B ci sarà da lottare, sempre e in ogni partita, ma stiamo facendo passi in avanti sul piano della condizione. Anche chi è stato impiegato meno si è disimpegnato discretamente, quindi siamo fiduciosi e possiamo solo crescere da qui in avanti”.
Nella sfida di Coppa Italia contro il Bari si sono viste più soluzioni tattiche a sua disposizione. Cosa dobbiamo aspettarci?
“Gli schieramenti visti mercoledì sera sono tutti praticabili perché credo faccia poca differenza giocare con due punte supportate da un trequartista o con il tridente. La cosa fondamentale è la compattezza dei quattro centrocampisti e dei tre dietro. Il resto dipenderà dalle caratteristiche di chi giocherà. Valuteremo di partita in partita e opteremo per la soluzione migliore. Comunque arriviamo con una certa fluidità negli ultimi metri, ma dobbiamo migliorare nella scelta dell’ultimo passaggio. Pian piano ci arriveremo, sono cose che si migliorano con il lavoro”.
Senza Floccari e Di Francesco, in attacco gli esterni scarseggiano, mentre le punte abbondano. Sta pensando ad un tandem offensivo per risolvere il problema del gol?
“Non vogliamo precluderci nessuna possibilità, vedremo come stanno i giocatori dopo l’allenamento del venerdì pomeriggio, chi ha recuperato meglio dopo la partita di mercoledì. Esposito ha giocato l’intero incontro ad esempio”.
Lo stesso Sebastiano Esposito e Sala durante le rispettive presentazioni hanno detto che lei lascia ampio spazio all’interpretazione dei suoi giocatori in fase offensiva. Cosa significa?
“Che l’allenatore secondo me deve adoperarsi per far quadrare la manovra. Poi è la fantasia dei singoli che può fare la differenza. Ci sono movimenti precisi, certo, ma se un giocatore si sente di dribblare due, tre avversari, ci riesce e segna sicuramente la multa non la prende”.
Parliamo del Cosenza. Che avversario si aspetta?
“Una squadra che gioca bene, nelle ultime dieci partite dello scorso anno ha fatto grandi cose. Dietro le punte hanno Baez, un giocatore importante per la categoria, ma anche coi centrocampisti sanno attaccare la profondità. Non hanno cambiato tanto in questo mercato, sono rodati e hanno una buona organizzazione di gioco”.
Si aspetta qualche rinforzo negli ultimi giorni di mercato?
“Sono in totale sintonia con il ds Zamuner e sappiamo che qualcuno in avanti potrebbe arrivare”.

foto: Isabella Gandolfi / SPAL