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Esordire con un gol alla prima apparizione assoluta tra i professionisti non rende necessariamente dei predestinati, ma se non altro è un ottimo modo per iniziare a farsi notare. Di certo per Demba Seck è stato motivo di grande gioia e di incredulità, come lui stesso ha raccontato nell’intervista post-partita di Crotone-SPAL di Coppa Italia (video), match nel quale l’attaccante 19enne ha messo a segno il gol che a cinque minuti dalla fine dei tempi supplementari ha rilanciato la propria squadra verso i calci di rigore. Nei poco più di 45 minuti giocati (è entrato al 33’ del secondo tempo al posto di Brignola) il giovane senegalese ha alternato cose interessanti a inevitabili ingenuità, andando però a segno nell’unico tiro in porta del suo spezzone di partita. Mica male.

Seck è nato il 10 febbraio 2001 a Guediawaye, una città del Senegal a nord della capitale Dakar. Lì peraltro sono nati anche il portiere Tony Sylva, titolare della nazionale senegalese che stupì tutti nei Mondiali del 2002 e Ibrahima Mbaye, difensore attualmente in forza al Bologna. La sua storia è comune a quella di tanti bambini nati a quelle latitudini: il calcio per strada con gli amici, l’inquadramento in piccole squadre locali, quindi il trasferimento in Italia grazie ad un ricongiungimento familiare col padre, già da alcuni anni residente a Massalombarda (RA). L’avventura alla SPAL per Seck è iniziata nell’autunno 2017 con l’inserimento, a stagione già in corso, nell’organico dell’Under 17 guidata da Fabio Perinelli. L’esordio con la maglia biancazzurra è datato 5 novembre 2017, il primo gol è arrivato due settimane più tardi contro l’Hellas Verona. Da quel giorno Seck è diventato titolare inamovibile, con mister Perinelli che lo ha utilizzato principalmente come esterno sinistro in un attacco a tre. L’ex allenatore biancazzurro ricorda così quel periodo:

Demba impiegò un po’ di tempo per adattarsi e capire la filosofia del nostro settore giovanile. Però già da allora si vedeva che era in possesso di grandi qualità. Come per tutti i ragazzi della sua età che entrano senza esperienza in un settore giovanile professionistico, c’è bisogno di tempo per capire bene cosa viene richiesto. E con lui capimmo subito che non bisognava avere fretta: dopo una prima parte di stagione così così finalmente nel girone di ritorno ci ripagò a suon di ottime prestazioni. Quell’anno lo facevo giocare nel suo ruolo naturale, ovvero esterno alto a destra, così da farlo rientrare sul suo piede naturale per calciare in porta. Tecnicamente il suo punto di forza è l’uno contro uno, ed è in grado di saltare l’avversario con grandissima facilità. Giocatori come lui in squadra servono sempre, perché possono farti fare la differenza in ogni momento. Dopo l’esperienza con noi ha disputato due campionati importanti a livello dilettantistico e deve aver acquisito una certa solidità dal punto di vista mentale.  Sono contento che abbia fatto bene nel debutto in prima squadra, ora mi auguro che venga preso in considerazione anche per le prossime partite“.

[Seck nel 2018, quando giocava nell’Under 17, qui contro il Cittadella]
La stagione 2017/2018 con l’Under 17 si chiude con 17 presenze e 4 gol, uno dei quali segnato nel corso di uno SPAL-Inter in cui andò a segno anche Sebastiano Esposito per l’1-1 finale. Ma nell’estate seguente per Seck non si sono aprono le porte della Primavera. O almeno, si aprono parzialmente: dopo il ritiro estivo l’allora ds della Primavera Andrea Grammatica decide di cederlo in prestito all’Imolese in serie C. Lì, con la selezione Berretti, mette assieme 7 gol, ma senza riuscire a entrare nelle rotazioni della prima squadra. Altra estate, stavolta quella del 2019, e altro prestito: stavolta al Sasso Marconi (serie D) per mettere alla prova non solo fisico un po’ esile e piedi buoni, ma anche un carattere tendente un po’ all’irrequieto. Mister Farneti lo piazza nel tridente su uno dei lati del suo tridente d’attacco e viene ripagato da altri 5 gol in 25 apparizioni. Non certo numeri da bomber, ma comunque un contributo rilevante.

Nel frattempo alla SPAL sono successe un paio di cose: la prima squadra è salita in serie B e la Primavera è stata ammessa nel campionato di livello superiore. Per cui Ruggero Ludergnani – responsabile del vivaio – e Giorgio Zamuner, nonostante qualche telefonata dalla serie C, decidono di scommettere sul potenziale di Seck come elemento importante per la squadra di Scurto e al tempo stesso come eventuale risorsa per quella di Marino. L’anno in più rispetto ai compagni lo aiuta (è infatti un fuori quota), ma lo fa anche l’esperienza maturata sul campo e così l’attaccante è diventato subito un punto fermo per l’allenatore, oltre che un trascinatore per i compagni. Finora può vantare 5 presenze e 2 gol, segnati rispettivamente a Inter e Torino (su rigore).

[le zone d’azione di Seck con la Primavera 2020/2021, via WyScout]

Che il giovane attaccante sia dotato di talento è innegabile, così come sia un giocatore divertente da osservare, perché malgrado i 190 centimetri di statura riesce a destreggiarsi bene sia negli spazi stretti (in questa stagione ha provato una media di 8 dribbling a partita), sia quando è ora di accelerare negli spazi. Per provare a imporsi tra i senior probabilmente dovrà potenziare un po’ la muscolatura e imparare a mettersi maggiormente al servizio dei compagni, rinunciando a qualche giocata da solista. Il tempo è dalla sua parte e alla SPAL attendono con fiducia, e con la giusta dose di prudenza, il prossimo capitolo.

 

a cura di Giacomo Roberto Lupi, con la collaborazione di Riccardo Rizzo e Alessandro Orlandin