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Francesco COLOMBARINI (patron Spal)
“C’è poco da dire, abbiamo subìto e abbiamo meritatamente perso. Ora, io non sono un tecnico, non riesco esprimere un giudizi tecnici: però non si può fare a meno di notare che, dopo una partenza a razzo, dove sembrava che dovessimo fare benissimo e dominare il campo, la squadra ha cambiato completamente volto e ha iniziato a giocare in maniera del tutto inadeguata. Non so il perché. Forse un po’ di demotivazione. In ogni caso ci sarà da capire cos’è successo oggi, perché decisamente questa è un’altra occasione persa”.

 Simone COLOMBARINI (patron Spal)
“Probabilmente il Santarcangelo ha impostato meglio la gara. Si sono difesi come potevano all’inizio, mentre noi eravamo nel momento migliore, e poi sono usciti punendoci due volte in contropiede. Abbiamo fatto lo stesso errore per due volte in pochissimi minuti”.

Problemi di posizionamento in campo o delle assenze di giocatori?
“E’ chiaro che una rosa al completo darebbe più possibilità di scelta, però il materiale secondo me c’era anche oggi per mettere in campo una buona squadra, solo che evidentemente non eravamo preparati per contenere i contropiede del Santarcangelo che sono stati veramente micidiali. Ammetto che poi, nel secondo tempo, non si sia vista reazione al risultato, e questo non fa piacere. Però questo non cambia il fatto che non si sarebbe mai dovuti arrivare a quel risultato e a quel modo di giocare”.

Davide VAGNATI (diggì S.P.A.L.)
“Nella partita di oggi siamo partiti discretamente bene, con un approccio positivo e un paio di occasioni che potevano cambiare il corso intero del match. Però il solo approccio non basta, bisogna anche saperlo mantenere, e non è stato fatto. Secondo me abbiamo perso contro una squadra di livello inferiore al nostro, ed è giusto così visto che per tutto il secondo tempo non abbiamo fatto un solo tiro in porta; dietro abbiamo mostrato una fase difensiva quasi drammatica. Però prendere questi gol e perdere in questo modo è sì una questione di reparto, ma anche una questione di squadra nel senso generale del termine. E’ evidente che la partita di oggi, nel suo complesso, è segnale di un qualcosa di non positivo”.

Fabio FRASCHETTI (allenatore Santarcangelo)
“Il risultato è giusto. Abbiamo fatto una buona gara contro un buon avversario e siamo stati premiati. La mia squadra si è calata in questo campionato con la testa giusta. Per noi ogni domenica è una guerra, e dobbiamo portare a casa tutti i risultati che possiamo, e anche oggi ci siamo riusciti. Guardo ai punti che abbiamo e sono molto contento della mia squadra, un gruppo nuovo che ci ha messo un attimo a entrare a regime ma che ora sta girando bene”.

Da ex giocatore della Spal come ha vissuto questa partita?
“E’ stata un’emozione particolare ritrovare dopo trent’anni e passa. Il mio augurio è di ritrovarci ancora l’anno prossimo insieme nella C unica, perché la Spal lo merita moltissimo, sia per la città, l’ambiente e il tifo, sia perché noi, che invece siamo una piccola realtà, se arriviamo vuol dire che avremo fatto un piccolo miracolo e una grande stagione”.

Paolo ROSSI (Centrocampista Santatcangelo)
“Abbiamo fatto benissimo, soprattutto dopo il primo gol quando la partita a iniziato a essere tutta a nostro favore. Sono contento anche della mia prestazione, anche se mi è mancato quel gol che qui a Santarcangelo non sono ancora riuscito a fare. Non ho rispettato nemmeno la regola non scritta del gol dell’ex, mi accontenterò dell’assist dell’ex. Scherzi a parte, chi mi conosce sa che tra me e Ferrara c’è un legame fortissimo: è una città che amo per tutto quello che mi ha dato, e quindi mi auguro con tutto il cuore di ritrovarla di nuovo nella famosa C unica l’anno prossimo”.

Come hai visto questa Spal?
“Noi abbiamo fatto davvero una grande partita, e quindi è difficile dire dove finiscano i nostri meriti e dove i loro demeriti. Io, prima di oggi, l’avevo vista solo in tv ad Alessandria e mi aveva fatto una buona impressione, ma ripeto, oggi molto bene noi, quindi faccio fatica a individuare i difetti della Spal”.

Hai mai pensato di tornare a Ferrara?
“Ferrara è stata una parentesi eccezionale per me. Il calore e il pubblico della città mi hanno fatto sentire davvero un giocatore e lasciarla è stato difficile. Ora qui ho trovato una società molto seria che è contenta di me e con la quale è un piacere lavorare, quindi mi auguro di preseguire ancora il mio percorso a Santarcangelo. Però Ferrara mi ha sempre dato molto, forse anche oltre i miei meriti effettivi: se mai un giorno dovesse presentarsi l’occasione di tornare sarebbe senza dubbio una cosa bellissima”.

Oreste PELLICCIONI
“Devo ammettere che questa Spal mi sta un po’ deludendo. Vedo una squadra più accademica che operaia. Non capisco quali certezze profonde la spingano, ma il nome e il blasone non bastano a far punti, tant’è che una squadra molto meno blasonata l’ha punita con delle ripartenze devastanti e un gioco semplice ma molto più efficace. Non capisco bene certe scelte tecniche, e forse manca anche qualche elemento di personalità a questa squadra”.