“Equilibrio” è la parola chiave che capitan Sergio Floccari, al match numero 95 in maglia biancazzurra, ha rimarcato più volte nel post partita di Frosinone-SPAL. Quella che secondo lui è necessaria per non sciogliersi nei momenti difficili e per chiudere davanti un campionato in cui la SPAL può dire la propria.
SETTIMANA DIFFICILE – “Non c’è mai stato il dubbio che non fossimo un gruppo unito e affiatato. In questa prima parte di stagione abbiamo fatto cose buone e trovato alcune difficoltà. Non siamo l’unica squadra blasonata o l’unica ad avere una rosa importante e quindi dobbiamo trovare equilibrio e continuità, soprattutto di prestazioni. Dico di prestazioni perché come successo stasera siamo andati sotto a sorpresa, nel tentativo di fare la partita subito dall’inizio, e questo ci poteva demoralizzare. Ma invece abbiamo reagito in maniera lucida, cercando proprio attraverso il gioco di rimontare e ribaltare la partita. Dobbiamo continuare il nostro percorso sapendo che ci sono tante cose da migliorare. Dispiace quando i risultati non arrivano, ma dobbiamo trovare la forza per tenere la barra dritta anche nei momenti di difficoltà”.
EQUILIBRIO – “Qualsiasi sia l’obiettivo per cui una squadra si batte, i momenti difficili sono sempre uno spartiacque. In quei momenti hai la possibilità di ricompattarti e ritrovare i valori, prima umani che calcistici. Noi nei momenti di difficoltà, che sono normali lungo il percorso, abbiamo cercato di esaminare le cose in maniera lucida e migliorare il più possibile. La vittoria di oggi ci deve aiutare a lavorare più convinti e meglio in futuro, ma non ci deve illudere perché determinate situazioni vanno risolte. Non dobbiamo esaltarci: tutto è migliorabile, ma siamo convinti che siamo una squadra forte”.
OBIETTIVI – “Oggi usciamo dal campo più forti. A mio avviso, al di là delle ultime due sconfitte, dove abbiamo commesso errori, la squadra si è sempre battuta con l’atteggiamento giusto. Chiaro che andavano e vanno ancora sistemate delle cose, però sappiamo che il campionato è lungo e fino alla fine si può lottare per vincerlo. Non dobbiamo farci venire il braccino del tennista, perché questo approccio mentale ti limita e basta”.
L’ARBITRO – “Dopo il gol annullato a Tomovic ho cercato spiegazioni, senza però attaccare l’arbitro. Era un momento in cui lo vedevo un po’ confuso, anche sul rigore non fischiato a Valoti. Ha fatto un po’ fatica a spiegarmi il motivo della sua decisione”.
IL GOL – “Il gol è un aspetto importante per tutti gli attaccanti, ma sono sempre stato un giocatore che ha come priorità approcciare la gara in maniera giusta e fare quello che serve alla squadra, sotto tanti aspetti. Sono un giocatore che partecipa tanto alla manovra e alla costruzione del gioco. Il gol della squadra è sempre una conseguenza del buon lavoro fatto da tutti. Ho voglia di dare il mio contributo, ma con la serenità giusta”.