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È stato un pranzo della domenica indigesto per la SPAL Primavera, che nella prima giornata del girone di ritorno è incappata in un’altra sconfitta interna per 2-1 contro il Genoa. La squadra di Giuseppe Scurto sta vivendo un periodo difficile: nelle ultime tre giornate sono arrivate altrettante sconfitte e anche nel confronto con i liguri si sono visti alcuni problemi nella costruzione del gioco, ma anche incertezze difensive che nella prima parte della stagione erano decisamente rare. La sosta arriva quindi al momento giusto per potersi riassestare e ricaricare le pile, in vista della ripresa dei giochi che vedrà i biancazzurri far visita alla capolista Inter (battuta all’andata), con l’obiettivo immediato di invertire il trend negativo degli ultimi tempi.

Il Genoa, che anche all’andata aveva dato del filo da torcere ai ferraresi, ha dimostrato di essere una squadra tra le più ostiche del campionato. Nei primi quarantacinque minuti, sotto gli occhi del ds Giorgio Zamuner e del nuovo tecnico della prima squadra Massimo Rastelli, la SPAL ha messo in mostra i suoi pregi, ma anche diversi difetti, specialmente quelli che riguardano la finalizzazione. La gara, comunque, non era iniziata affatto male. Dopo due minuti gli estensi sono già avanti grazie al rigore di Moro e potrebbero raddoppiare nelle occasioni successive con Cuèllar ( bravo il portiere del grifone Agostino) e ancora con Moro, il cui colpo di testa esce di pochissimo. Il Genoa ci mette una buona intensità, ma fatica a trovare il varco giusto, finché un’indecisione di Raitanen consegna una ghiotta opportunità a Kallon (omonimo dell’ex Inter), che è bravo a resistere al ritorno di Peda e si dimostra lesto nell’anticipare con la punta del piede l’uscita di Galeotti. 1-1 e palla al centro. Il pareggio com’era prevedibile rivitalizza i genoani, ma è sempre la SPAL ad avere le occasioni migliori che tuttavia non vengono sfruttate nel momento clou. Seck porta qualità alla manovra, ma prima manca il raddoppio dentro l’area dopo una bella combinazione con Moro, poi prova un colpo da biliardo che sibila ad un centimetro dal palo. La partita è viva e dà l’impressione di potere cambiare all’improvviso, ma si ritorna negli spogliatoi in perfetta parità.

Tornati in campo si riparte con ritmi blandi e balza subito all’occhio la compattezza del Genoa nel reparto difensivo. I ragazzi di Scurto cercano timidamente di costruire pericoli con un paio di conclusioni da fuori – prima con Attys e poi con Cuèllar- trovando però sempre l’ottima risposta del numero uno avversario. I minuti scorrono senza che una delle due squadre riesca a prendere il sopravvento e lentamente i padroni di casa iniziano ad arretrare il baricentro lasciando campo al Genoa. I rossoblù non schiacciano completamente gli spallini, ma quantomeno mantengono sempre il pallone nella metà campo avversaria. A furia di stazionare nei pressi dell’area biancazzurra arriva la giocata pregevole di Besaggio, che decide la gara. Siamo a ridosso della mezz’ora: Yabre non spazza e il pallone finisce al Genoa al limite dell’area. Il numero dieci controlla, salta secco Attys spostandosi la palla dal destro al sinistro e disegna un arcobaleno imparabile per Galeotti. Un vantaggio giusto che premia la squadra più concentrata. Scurto corre ai ripari per tentare di riprendere la partita, vedendo i suoi palesemente frastornati. Entrano Campagna, Pinotti e Colyn, ma la SPAL non riesce a costruire una vera e propria azione, nonostante manchi ancora più di un quarto d’ora più recupero alla fine. La difesa del Genoa non deve neanche faticare troppo di fronte alla confusione di Seck e compagni, riuscendo a portare a termine il colpo esterno che la fa balzare ad un solo punto proprio dalla SPAL, la cui classifica, invece, resta ancora immobile.

[la classifica del campionato Primavera, via MondoPrimavera]
Nel dopo gara, il tecnico Giuseppe Scurto commenta con un pizzico d’amarezza la giornata storta: “Dobbiamo essere soddisfatti per la prestazione, perché credo che oggi meritassimo la vittoria. Non siamo riusciti a sfruttare le occasioni e il Genoa coi suoi giocatori di qualità ci ha fatto male. Non c’è molto da sistemare in questa squadra, nel senso che dobbiamo continuare a lavorare con grande impegno sapendo che tutte le partite sono difficili. Non dobbiamo demoralizzarci ma continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto fino ad oggi“.

SPAL-Genoa 1-2 (pt 1-1)

SPAL (4-3-3): Galeotti; Iskra,Peda, Raitanen, Yabre (dal 40’s.t. Pinotti); Attys, Zanchetta (dal 32’s.t. Colyn), Ellertsson; Seck, Moro, Cuellar (dal 32’s.t. Campagna). A disp. Wozniak, Rigon, Savona, Csinger, Obbekjaer, Owolabi, Borsoi, Simonetta, Fiori. Al. Scurto.

GENOA (3-5-2): Agostino; Dumbravanu, Serpe, Gjini; Zaccone (dal 35’s.t. Boli), Besaggio (dal 43’s.t. Cenci), Turchet, Eyango, Dellepiane; Della Pietra (dal 43’s.t. Bamba), Kallon. A disp. Tononi, Della Pina, De Angelis, Piccardo, Boci, Palella, Maglione, Conti, Marcandalli. All. Chiappino.

ARBITRO: Sig. Gianluca Grasso di Ariano Irpino. Ass.ti: Landoni-Ravera.
MARCATORI: Moro (S) al 2’p.t. su rigore, Kallon (G) al 24’pt., Besaggio (G) al 28’s.t.
AMMONITI: Dumbravanu (G), Zanchetta (S), Turchet (G)
NOTE: Campo sintetico. Mattina fredda e ventosa. Angoli 4 -8 . Recuperi: 1‘p.t. – 3‘ s.t.