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Un telegrafico Gabriel Strefezza è stato messo a disposizione dalla SPAL per una rapida conferenza stampa nella giornata di martedì. In estrema sintesi, ecco cosa ha fatto sapere ai cronisti locali nei quasi dodici minuti di colloquio via Skype.

1. Che intende continuare con la mentalità del “non molliamo un cazzo” (cit.) e che in generale la SPAL – come collettivo di giocatori – punta ancora alla promozione diretta attraverso il secondo posto in classifica.

2. Che conosce bene mister Rastelli, avendo già lavorato con lui alla Cremonese. A suo parere era il mister che serviva alla SPAL perché è competente e soprattutto sa caricare i giocatori. In più prepara ogni partita in maniera diversa, anche in base agli avversari.

3. Che per lui non è un problema adattarsi a vari ruoli, ma se dovesse sceglierne uno sarebbe quello di esterno di centrocampo o di attaccante esterno, in quanto predilige partire dalle zone laterali del campo.

4. Che non crede che la SPAL abbia sottovalutato l’impatto con la categoria, ma invece abbia sempre avuto chiaro che sarebbe stato un campionato difficile. La ragione sta principalmente nell’alto livello delle avversarie.

5. Che dopo la vittoria di Lecce erano tutti felici e contenti.

6. Che la partita contro l’Ascoli (venerdì 16 aprile, ore 21, ndr) sarà difficile come tutte le altre. Ma se la SPAL saprà essere compatta e unita potrà vincere.

7. Che è contento perché sta giocando con continuità, ma la sua soddisfazione sarebbe totale solo le SPAL fosse in grado di conseguire la promozione in serie A.

8. Che Seck è un bravo ragazzo ed è anche molto forte. Il suo consiglio è quello di rimanere umile e allenarsi sempre nel migliore dei modi perché a suo giudizio ha le capacità per rimanere stabilmente in prima squadra.

9. Che tutta la pattuglia dei ragazzi in prestito è valida ed è composta da bravi ragazzi, dotati del talento necessario per aiutare la squadra.

10. Che nonostante l’esperienza accumulata nell’ultimo biennio lui si sente ancora un giocatore giovane, per quanto faccia il possibile per stare a fianco di Floccari, Vicari e Valoti per cercare di maturare ulteriormente.

11. Che il suo futuro alla SPAL dipende dai piani del presidente. (Ha aggiunto una risata a corredo, ndr)

12. Che stare alla SPAL gli piace molto perché è arrivato a Ferrara appena diciottenne e qui ha esordito in serie A. Per questo gradirebbe diventare una bandiera per il club.