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Alla vigilia del confronto interno col Frosinone (martedì 4 maggio, ore 14) Massimo Rastelli si aspetta risposte da una SPAL sconfitta due volte consecutivamente e che da sabato sera si trova in ritiro. Sfortunatamente non avrà a disposizione le 3V (Vicari, Viviani, Valoti) in quanto non ancora guariti dai rispettivi infortuni.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Rimangono appunto fuori tre dei giocatori più esperti e rilevanti dell’organico, tutti per diversi problemi. Vicari non ha ancora trovato una soluzione per la lombalgia che lo affligge ormai da settimane; Viviani non è pienamente recuperato dopo l’affaticamento muscolare post SPAL-Ascoli e Valoti deve ancora riassorbire la distorsione rimediata nella stessa partita della della 34^ giornata. Tra i convocati rientrerà invece Tumminello (“Può dare un contributo a gara in corso“, ha detto Rastelli) e ci sarà ancora una volta Attys, il centrocampista classe 2001 della Primavera. Sul giocatore franco-haitiano il mister si è espresso così: “Attys è un ragazzo dinamico e con buone qualità. Ha visione e sa muoversi in campo. Sa fare tutti i movimenti chiesti nel centrocampo a tre, sa gestire molto bene la palla. E’ attento anche in fase di non possesso. Sto cercando di capire come utilizzarlo nel migliore modo possibile per sfruttarne il potenziale“.

RITIRO – “Il ritiro è un modo per recuperare le energie, stare insieme, capire il momento e fare ancora di più quadrato tra di noi. Lo scopo è quello di cerare di ritrovare le forze fisiche e mentali per fare una prestazione adeguata contro il Frosinone. Martedì mi auguro di rivedere la SPAL vista nelle prime quattro gare della mia gestione. Una squadra che voleva fare risultato a tutti i costi ed è andata oltre certi limiti e certe difficoltà. Dobbiamo ritrovare questo atteggiamento. Affrontiamo un’altra squadra forte che in questa stagione è andata sotto le aspettative. Sappiamo che sarà una partita difficile e ci vorrà la migliore SPAL per fare risultato“.

DELUSIONE – “L’amarezza dei tifosi è comprensibile ed equivale alla nostra. Si aspettavano una stagione con un andamento diverso. Dal momento del mio arrivo la squadra ha avuto la forza di reagire e paradossalmente nel momento più bello, dopo la vittoria di Lecce, sono arrivate due battute d’arresto. Può capitare nel nostro lavoro di cadere, ma bisogna aver la forza di rialzarsi più consapevoli di prima. Solo noi ci possiamo tirare fuori da questa situazione. Quelle con Ascoli e Brescia però sono state sconfitte diverse. A Brescia abbiamo giocato meglio, creando sei occasioni molto nitide. Purtroppo siamo mancati nei momenti topici in cui erano richieste maggiore determinazione e cattiveria. Dobbiamo tornare quella squadra ermetica, che concede poco, e che ha giocatori in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento“.

PUNTI – “L’obiettivo primario è blindare i playoff e per farlo bisogna fare dei risultati. Vogliamo vincere più partite possibili per poi tirare le somme. Una volta terminato il campionato vedremo che posizione finale avremo raggiunto. Sappiamo che dietro ci sono squadre che ci stanno rincorrendo. I due stop consecutivi hanno permesso alle avversarie di avere qualche speranza e dovremo fare il possibile per spegnerle“.

FROSINONE – “Da quando esistono playoff e playout non ci sono più partite scontate di fine stagione. Noi comunque non guardiamo mai la classifica degli avversari, puntiamo sempre a ottenere il massimo. In questo campionato non ci sono squadre demotivate. La vittoria col Pisa ha senz’altro messo al sicuro il Frosinone e questo gli permetterà di venire a Ferrara con la mente leggera e quindi di impensierirci“.

TURNOVER e MODULO – “Con la frequenza delle partite è inevitabile dover mettere forze fresche. Ci sarà qualche cambio. Dal punto di vista tattico stiamo portando avanti un discorso nel quale è fondamentale l’atteggiamento. Questa squadra ha dimostrato di saper fare ottime partite sia con la difesa a cinque, sia a quattro. Abbiamo alternato prestazioni con cose buone e meno buone, ma ho la convinzione che la strada possa essere questa per trovare un’identità precisa. Se si parla di gol al passivo bisogna anche vedere come sono stati presi. Nel nostro caso ne sono arrivati diversi su palle inattive o con perdita del pallone in uscita e pochissimi a difesa schierata. Hanno pesi diversi”.

MURGIA – “Da quando sono arrivato ho dato a tutti la possibilità di rimettersi in gioco e ho detto di non avere preclusioni. Se uno dà l’anima in allenamento e si fa sempre trovare pronto cerco di dargli delle chance, in base anche alle caratteristiche e al ruolo. Murgia ha caratteristiche diverse da tutti gli altri. A Lecce aveva fatto un’oretta molto positiva. In altri casi ha giocato bene alcuni spezzoni e in altri non è riuscito a dare il massimo del suo potenziale. Non dobbiamo dimenticarci che si tratta di un ragazzo che ha giocato pochissimo nei mesi precedenti e in tempi recenti era finito ai margini. Con questi presupposti non è facile trovare la continuità. Sa che potrebbe dare di più, ma non si risparmia e ci auguriamo che possa tornare il Murgia che conoscevamo“.

IPOTESI DI FORMAZIONE (4312): Berisha; Dickmann, Okoli, Ranieri, Sala; Segre, Esposito, Missiroli; Strefezza; Di Francesco, Floccari.