Sono mancati i gol ma non le emozioni nella sfida in piena zona playoff tra Roma e SPAL. Entrambe le squadre sono scese in campo pesantemente ridimensionate da infortuni e prestiti in prima squadra. La SPAL è apparsa più propositiva a cavallo tra i tempi, mentre in un finale dal ritmo più blando sono stati i padroni di casa ad avere più benzina. Il portiere Galeotti si è dimostrato decisivo nell’unico tiro realmente pericoloso della Roma nel primo tempo, con una parata provvidenziale.
Viste le assenze di Campagna (infortunio in allenamento), Seck e Moro (entrambi in prima squadra) mister Scurto deve ridisegnare completamente il tridente d’attacco: Ellertsson torna a fare l’ala destra, con Cuèllar a sinistra Piht al centro. A centrocampo torna invece Attys, mentre in difesa sono ancora incerottati Iskra e Owolabi e quindi viene confermata la linea vista con la Sampdoria con Savona, Peda, Csinger e Yabre. Il primo tempo è dinamico e giocato a un ritmo sostenuto. La Roma appare complessivamente più propositiva nella gestione del pallone nella prima mezz’ora, provando a sfondare soprattutto dalla destra con Ciervo. L’occasione più pericolosa per i giallorossi arriva però sul lato opposto. Al quarto d’ora Podgoreanu elude Savona e mette un cross a mezza altezza al vertice dell’area piccola: Afena-Gyan si fa trovare all’appuntamento col pallone ma spara addosso a Galeotti, che registra una parata che per peso specifico conta come un gol. Sul fronte opposto la manovra della SPAL appare meno fluida del solito: Piht fatica a trovare spazi da attaccare e quindi sono Cuèllar ed Ellertsson a cercare di rompere le linee con giocate personali sulle corsie. Ma alla fine le uniche occasioni degne di nota dei biancazzurri sono una punizione sul fondo di Tunjov e un colpo di testa in disequilibrio di Piht. Nell’ultimo quarto d’ora la SPAL inizia a farsi vedere con più coraggio: Cuèllar controlla una bella palla al limite, ma tira debole e centrale. A due minuti dalla fine poi Ellertsson sfrutta un blackout della difesa capitolina ma calcia alto dai venti metri.
Nella seconda parte la SPAL parte col piglio con cui aveva chiuso. Dopo un minuto Ndiaje anticipa in extremis le mani di Boer e la testa di Attys per allontanare un cross tagliato di Yabre. Sullo sviluppo del corner Cuèllar non inquadra la porta con un tiro-cross fuori misura. La Roma riprende coraggio con un cross alto di Podgoreanu (passato a destra) per Afena-Gyan che, a due passi da Galeotti, liscia un pallone velenoso. Al 10′ il portiere spallino è chiamato ad un altro intervento importante con una puntuale uscita bassa che toglie il pallone dai piedi del numero nove giallorosso, un’altra volta pescato con un filtrante da Podgoreanu. Il ritmo dei primi venti minuti è alto: al quindicesimo Zanchetta si incarica di una punizione dal lato corto e sul primo palo Boer smanaccia proprio sulla testa di Peda. Nell’ultima mezz’ora la SPAL cala notevolmente d’intensità. La Roma ci prova con qualche incursione centrale e qualche cross dai lati mentre tutto quello che gli estensi (passati al 5-3-2 con Raitanen al posto di Piht) riescono a confezionare è un tiro alto di Tunjov. L’estone centra la porta anche a tre minuti dalla fine con una punizione da distanza siderale, respinta di pugno da Boer. Ma è la Roma ad avere l’ultima parola in pieno recupero quando Tall colpisce di testa a centro area, mancando di centimetri lo specchio.
A fine partita mister Scurto commenta in maniera positiva il sesto risultato utile consecutivo: “Sono soddisfatto della prestazione, sia a livello di gioco sia dal punto di vista caratteriale. La Roma è una squadra che reputo tra le primissime del campionato e fare una partita del genere sul loro campo non era semplice. Avevamo pochi cambi davanti, quindi sapevamo che nel corso della partita avremmo potuto trovare difficoltà. Mi dispiace che Seck e Moro abbiano disputato così poche partite con noi quest’anno (12 e 15 rispettivamente, ndr) sia per noi ma anche per loro, perché questo è un campionato formativo che ti fa crescere tanto. Noi alleniamo i ragazzi che abbiamo a disposizione e sono contento perché tutti, quando chiamati in causa, hanno sempre risposto bene”.
Scurto ha anche parlato del suo rapporto con Alberto De Rossi, suo allenatore ai tempi della Primavera della Roma, con cui da giocatore ha vinto uno scudetto Primavera nella stagione 2004-2005: “E’ un allenatore bravissimo e un maestro per tutti gli allenatori. Ha una grande esperienza: è una vita che è a Roma (dal 1993, ndr) e fa crescere ragazzi e aver fatto due prestazioni di questo tipo contro di lui (l’andata finì 1-0 per la SPAL) è una grande soddisfazione personale”.
La SPAL tornerà in campo il prossimo sabato mattina (15 maggio, ore 11.00) nel match casalingo contro il Milan.
Roma-SPAL 0-0Roma (4-2-3-1): Boer; Tomassini; Ndiaye, Feratovic, Buttaro (dal 32′ s.t. Evangelisti); Faticanti (dal 38′ s.t. Pagano), Tripi; Ciervo (dal 25′ s.t. Tall), Milanese (dal 25′ s.t. Cassano), Podgoreanu; Afena-Gyan (dal 32′ s.t. Voelkerling). A disposizione: Mastrantonio, Rocchetti, Giorcelli, Logrieco, Bamba, Di Bartolo, Berti. All. De Rossi.
SPAL (4-3-3): Galeotti; Savona, Peda, Csinger (dal 40′ s.t. Semprini), Yabre; Attys (dal 15′ s.t. Carrà), Zanchetta, Tunjov; Ellertsson, Piht (dal 32′ s.t. Raitanen), Cuèllar (dal 40′ s.t. Alcides). A disposizione: Rigon, Alcides, Borsoi, Obbekjaer, Semprini, Mamas, Forapani, Fiori, Colyn, Zuberek. All. Scurto.
Arbitro: sig. Miele di Nola (Ass.ti. Bocca e Fine)
Ammoniti: Zanchetta (S), Galeotti (S).
Note: pomeriggio soleggiato; angoli: 5-3; recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t.