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Anche nel 2014, al tempo dell’ultimo incrocio sul campo, SPAL-Alessandria era considerata una partita discretamente importante. Finì 3-2 davanti a oltre 3000 persone, un pubblico notevole se si considera che si trattava di Seconda Divisione Lega Pro. Era la prima SPAL dei Colombarini, quella di un semi-sconosciuto Lazzari e di bomber Varricchio. Quella che, tra le altre cose, rispolverò la maglia storica con busto azzurro e maniche bianche.

SPAL-Alessandria si giocò in una fredda (ma soleggiata) domenica di inizio febbraio 2014: l’Alessandria di Luca D’Angelo (attuale tecnico del Pisa) arrivava all’appuntamento con un filotto di tre vittorie consecutive, mentre la SPAL di Massimo Gadda nel girone di ritorno avviato a gennaio aveva ottenuto solo una vittoria (4-2 col Bassano Virtus) nel giro cinque giornate. Ad accumunare i due allenatori c’era il subentro a stagione in corso: Gadda aveva rimpiazzato dalla nona giornata Leonardo Rossi, esonerato dopo soli otto punti in otto partite, mentre D’Angelo era subentrato per analoghi motivi all’ex biancazzurro Egidio Notaristefano (2009/2011).

La SPAL non partì proprio benissimo, soffrendo il gioco degli ospiti che in quel momento erano considerati favoriti. Intorno alla mezz’ora ci fu il primo bagliore con Giani che siglò il vantaggio con una girata di sinistro su corner di Sereni. Fu però un fuoco di paglia, perché in meno di sessanta secondi Valentini – peraltro ex giocatore della Giacomense – mise a posto le cose con una zuccata completamente indisturbata in mezzo all’area di rigore. La vera svolta della partita per la SPAL arrivò solo col rosso all’ex Marconi, per un intervento pericoloso su Giani al 41′.

Nella ripresa, avanti di un uomo e sospinta dalla Ovest, la SPAL iniziò così un lento processo di scardinamento della retroguardia ospite che si sarebbe protratto mezz’ora, ma che alla fine portò ai gol decisivi. Il primo arrivò con Manuel Personè che spinse in rete un pallone sputato dalla traversa dopo un tiro di Lazzari. L’attaccante milanese era l’osservato speciale di giornata, chiamato tra lo scetticismo generale a sostituire il leader Max Varricchio, fermato da un problema al polpaccio. La SPAL questa volta riuscì ad approfittare del momento si euforia dettato del vantaggio per raddoppiare subito, con Matteo Berretti che di testa infilzò Poluzzi su cross di Landi. Il gol dell’Alessandria con Valentini, lesto ancora una volta ad avventarsi su una respinta corta di Menegatti, servì solo a infiammare il finale, con il numero uno estense che si mostrò decisivo a nella salvaguardia del risultato.

SPAL-Alessandria 3-2 (pt 1-1)

SPAL (3-5-2): Menegatti; Silvestri, Buscaroli (dal 42’ p.t. Paloni), Giani; Lazzari, Landi, Capellupo, Arrigoni (dal 21’ s.t. Berretti), Sereni; Cozzolino (dal 39’ s.t. Falomi), Personè. All. Gadda.
Alessandria (3-5-2): Poluzzi; Ferrani, Sirri, Cammaroto; Sampaolesi (dal 8’ s.t. Morga), Baiocco, Cavalli (dal 36’ s.t. Scotto), Valentini, Mora; Rantier (dal 22’ s.t. Taddei), Marconi. All.: D’Angelo.
Arbitro: Brasi di Seregno
Marcatori: 30′ p.t. Giani (S), 31′ p.t. Valentini (A); 28′ s.t. Personè (S), 35′ s.t. Berretti (S), 47′ s.t. Valentini (A)
Espulsi: Marconi (A) al 41′ p.t. per doppia ammonizione.
La cronaca originale de LoSpallino

La vittoria interruppe un digiuno quasi ventennale, dal momento che la SPAL non batteva i piemontesi in match ufficiali dal lontano 1995, quando si impose 2-0 coi gol di Colacone e Anaclerio. Il bilancio fu di tre sconfitte e cinque pareggi nei successivi match. A fine stagione 2013/2014 la SPAL chiuse sesta (53 punti) e l’Alessandria terza (57) ed entrambe furono ammesse alla successiva Lega Pro unificata.

In campo con i piemontesi quel pomeriggio scesero due giocatori che contribuirono in diverse misure alle successive promozioni della SPAL: Giacomo Poluzzi e Luca Mora, che nei tre anni ad Alessandria ha collezionato 92 presenze, contro le 116 fatte registrare in biancazzurro. Restarono fuori invece Mirco Spighi e Andrea Pappaianni, che avrebbero invertito casacca nel giro di un paio d’anni.

Dei ventisei giocatori che scesero in campo quel giorno, oltre a Mora, sabato ci sarebbe potuto essere anche Michele Marconi se solo non dovesse scontare altre cinque giornate di squalifica per una complessa vicenda disciplinare risalente alla scorsa stagione. Sarà invece più probabile vedere in campo un altro ex biancazzurro, Andrea Beghetto, che finora coi grigi ha fatto registrare dieci presenze.