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Cambia l’avversario, ma la sostanza resta quella: la SPAL va sul campo del Cosenza per provare a strappare punti a una rivale per la salvezza dopo la brutta sconfitta interna con l’Alessandria. Al “Marulla” i rossoblù hanno concesso punti solo a Frosinone e Reggina e puntano forte sul fattore campo. Per capire in che condizioni si presenterà la squadra di mister Zaffaroni abbiamo chiesto informazioni ad Alessandro Storino, firma del quotidiano locale Cosenza Channel.

Il Cosenza arriva all’appuntamento di sabato dopo l’eccellente ripresa giocata a Parma, in cui solo gli interventi di Buffon hanno impedito ai Lupi di ottenere la prima vittoria esterna. Che indicazioni ha fornito la prova del “Tardini”?
“Il Cosenza arrivava da un periodo negativo prima della partita di Parma, con in mezzo anche la pausa nazionali che non aveva aiutato a rasserenare la situazione. Alla ripresa dei giochi la squadra ha sorpreso tutti sfoderando senza dubbio la miglior partita in trasferta della stagione. Le migliori indicazioni in assoluto si sono avute sotto il profilo psicologico, perché pensare che il Cosenza potesse sfoderare una personalità del genere a Parma non era certamente preventivato. Il punto conquistato è stata una bella iniezione di fiducia, soprattutto per quel che riguarda la tenuta difensiva. Si è rivista quella solidità nel reparto arretrato che aveva contraddistinto lo splendido mese di settembre, in cui il Cosenza aveva raggiunto tre vittorie e un pareggio”.

La squadra ha costruito la sua classifica in casa con 4 vittorie in 6 partite: a cosa si può attribuire questa differenza di rendimento?
“È un argomento che difficilmente trova un’unica spiegazione. Senza dubbio la disparità tra le statistiche desta una certa sorpresa. Posso dire che quest’anno, come una carica incredibile, i tifosi del Cosenza stanno dando una grossa mano alla squadra. Questo tifo incessante può essere un fattore rilevante e in più va sottolineata la difficoltà delle gare giocate lontano dal San Vito-Gigi Marulla. Benevento e Lecce, in particolare, sono state gare con una grossa disparità di valori, mentre con avversarie della stessa caratura i rossoblù hanno pareggiato a Perugia, a Parma come detto, e poi hanno perso ad Alessandria per il rotto della cuffia. È abbastanza chiaro che il calendario non è stato favorevole con la squadra di Zaffaroni”.

Il ripescaggio in serie B al posto del Chievo ha imposto di ri-programmare in tutta fretta la stagione a inizio agosto, ma nonostante questo il Cosenza se la sta giocando a testa alta per la salvezza. Quali sono stati gli ingredienti che hanno permesso alla squadra di essere competitiva?
“Credo che sia stata fondamentale la scelta degli uomini e in questo senso vanno fatti i complimenti a Roberto Goretti. Il ds è stato bravissimo nell’individuare i giocatori e l’allenatore giusto che unisce la competenza al pragmatismo, in base alla situazione che ci si trova ad affrontare. L’obiettivo per il Cosenza non è certamente il bel gioco, bensì cercare di fare punti su ogni campo. La scelta di affidare la panchina a Zaffaroni è senza dubbio uno dei fattori più importanti, a cui aggiungiamo l’ottima intuizione dei giocatori offensivi. La lacuna determinante nella scorsa stagione è stata proprio la sterilità in attacco, mentre quest’anno le reti arrivano da vari giocatori del reparto avanzato”.

Ad accomunare le due squadre c’è la scelta di puntare sui giovani e giocatori come Gori (1999, 5 gol), Caso (1998, 2 gol) e Millico (2000, 2 gol) stanno mettendo insieme numeri interessanti. Chi altro si è distinto finora tra i rossoblù?
“Oltre agli attaccanti sta facendo un grande campionato Mario Situm, esterno croato preso in prestito dalla Reggina nella sessione estiva di mercato. Partita dopo partita si sta rivelando l’arma in più di questa squadra, dimostrando una grande applicazione sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Sempre a centrocampo non possiamo non citare Palmiero, alla seconda esperienza in Calabria, e il giovane Marco Carraro, arrivato in prestito dall’Atalanta e autore del gol decisivo contro il Crotone. Infine dobbiamo evidenziare anche i difensori titolari, che hanno mantenuto un rendimento di altissimo livello. Nelle quattro partite in cui è scesa in campo la retroguardia migliore (in porta Vigorito, davanti i tre difensori Tiritiello, Rigione e Vaisanen,) la squadra ha subito solo due reti. Attualmente il centrale finlandese – ex spallino- è infortunato e rientrerà solo ad inizio gennaio, ma il reparto arretrato resta comunque un punto di forza della squadra calabrese”.

Un cambiamento c’è stato anche in panchina: all’età di 52 anni Franco Zaffaroni ha debuttato in serie B dopo tanta gavetta fra i dilettanti e la serie C. Il bilancio dei suoi primi mesi a Cosenza può essere definito positivo?
“Il bilancio di Zaffaroni é senz’altro positivo. È un allenatore che bada al sodo piuttosto che ai fronzoli e questa caratteristica era esattamente ciò che serviva al Cosenza. Raggiungere la salvezza vuol dire anche strappare qualche punto qua e là, in situazioni dove a volte devi semplicemente accontentarti. Sta sorprendendo anche il gioco, molto spesso piacevole, che si é visto in particolare nelle partite in casa e nel secondo tempo di Parma. Il tecnico propone un 3-5-2 consolidato, che aveva già mostrato ottimi risultati nell’esperienza precedente con l’Albinoleffe. La decisione di puntare sul tecnico milanese per ora si sta rivelando azzeccatissima”.

In vista di sabato sembra essere recuperabile Luca Bittante, ma l’infermeria non s’è ancora svuotata del tutto. Che formazione potremo vedere in campo nella sfida contro la SPAL? E come credi il Cosenza interpreterà la gara?
“I ballottaggi riguardano innanzitutto il terzo difensore di sinistra, con Venturi che ha giocato bene a Parma, ma resta sempre insidiato da Pirrello, titolare in diverse occasioni nell’ultimo mese. A centrocampo bisognerà capire cosa cambia con il rientro di Bittante: se l’ex Empoli ritrovasse una maglia da titolare Situm verrebbe dirottato a sinistra, viceversa il croato resterebbe sulla corsia mancina e a destra avrebbe un’altra chance Djavan Anderson. Nel ruolo di mezzala sinistra salgono le quotazioni dell’olandese Boultam, di rientro dall’infortunio e in campo per una buona mezz’ora a Parma. Sicuri del posto Palmiero, Carraro, Gori in attacco e quasi certamente Caso, nonostante la costante concorrenza di Millico. Fino ad ora, comunque, i primi due sono sempre partiti titolari”.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Pirrello; Djava Anderson (Situm), Carraro, Palmiero, Boltam, Situm (Bittante). Gori, Caso.

INDISPONIBILI: Vaisanen, Eyango.
IN DUBBIO: Bittante.
SQUALIFICATI: Nessuno.

IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Palmiero (C, Napoli); Millico (A, Torino);  Carraro (C, Atalanta); Situm (C, Reggina); Sy (D, Salernitana); Vaisanen (D, Chievo Verona);  Vigorito (P, Lecce); Rigione (D, Chievo Verona); Pirrello (D, Empoli); Boultam (C, Salernitana);  Eyango (C, Genoa); Djava Anderson (D, Lazio)

IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Falcone (P, Sampdoria); Tremolada (C; Pordenone); Trotta (A; Frosinone); Petre (A, FCSB); Sacko (C, Nizza); Gliozzi (A, Monza); Vera (D, Lecce); Bahlouli (C, Sampdoria)

 

foto: ufficio stampa Cosenza Calcio