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Rinfrancata dalla vittoria raggiunta a Cosenza, la SPAL cerca continuità di risultati nel turno infrasettimanale di campionato ricevendo il Lecce (martedì, ore 20:30) terzo in classifica. L’impegno sarà tutt’altro che agevole per gli spallini, ma contro la squadra dell’ex Gabriel Strefezza (di cui Clotet ha parlato alla vigilia) i biancazzurri dovranno provare a incrementare ulteriormente il divario con la zona playout. Per capire in che condizioni i giallorossi si presenteranno a Ferrara abbiamo chiesto informazioni a chi li segue da vicino: Alessio Amato di CalcioLecce.it 

La stretta attualità ha detto che contro la Ternana (3-3) è arrivato il settimo pareggio in stagione. Ci si può ritenere soddisfatti oppure è l’ennesima occasione persa per volare in testa alla classifica?
“È uno dei temi più discussi a Lecce. La soddisfazione per come sta giocando la squadra non può non esserci, nel senso che esclusa la prima giornata (sconfitta con la Cremonese) poi sono arrivate tredici ottime prestazioni. Se si guarda l’andamento delle partite e il terzo posto occupato in classifica, il bilancio non può che essere positivo. Va detto però che qualche rimpianto c’è, nel caso si vogliano considerare solamente i risultati. Con un minimo di attenzione in più oggi si starebbe parlando di un primo posto, se non addirittura di una fuga in alta quota. Guardando le ultime gare contro Ternana e Frosinone sono state sprecate tante occasioni in situazioni di gioco molto favorevoli”.

L’impressione è che i salentini siano una squadra più completa rispetto alla scorsa stagione e l’obiettivo non può che essere la promozione. Quali sono i punti deboli e i punti di forza della squadra di Baroni?
“Rispetto alla scorsa stagione ci sono stati tanti cambiamenti, ma comunque l’idea della società è stata quella di dare continuità ad un progetto giovane già intravisto lo scorso anno. S’è intervenuto molto sulla fase difensiva, dato che il Lecce veniva da stagioni parecchio complicate per quanto riguarda le reti subite. I rinforzi nel reparto arretrato hanno permesso di esaltare l’individualità dei singoli, specialmente davanti. Il tridente offensivo titolare (Strefezza-Coda-Di Mariano) è senza dubbio l’arma in più per i giallorossi, ma anche la freschezza dei giovani s’è rivelata decisiva in diverse situazioni. Tra i punti di forza cito anche il ritorno dei tifosi allo stadio, che ha permesso al Lecce di avere una marcia in più rispetto al passato. Come punti di debolezza, invece, c’è forse un po’ di dipendenza verso alcuni giocatori: penso a Coda, Strefezza e lo stesso Majer a centrocampo. Le alternative sono un po’ contate, con le riserve in larga parte giovanissime che in alcuni casi scontato un po’ di inesperienza. In alcuni ruoli, addirittura, i ricambi mancano del tutto: è il caso degli esterni offensivi e del ruolo di vice Coda come punta centrale”.

Proprio lo stesso Marco Baroni è un volto nuovo di questa stagione. Cosa è cambiato nella sua gestione rispetto a quella precedente guidata da Eugenio Corini?
“Baroni ha cercato di dare più solidità e pragmatismo, caratteristiche che invece l’anno passato si sono viste raramente. Questa formazione sembra più attrezzata per raggiungere le cosiddette ‘vittorie sporche’, quelle conquistate magari con un solo un gol di scarto che in genere si rivelano fondamentali nella seconda parte di campionato. L’allenatore ha un’idea di calcio che strizza l’occhio al moderno, puntando su intensità e gioco collettivo, però al tempo stesso non disdegna neanche quella compattezza che rievoca forse un calcio d’altri tempi. Non dico che il Lecce sia una squadra catenacciara, però cerca di difendere collettivamente per poi passare all’attacco con tutti gli effettivi”.

L’acquisto che sta avendo il maggiore impatto sulla stagione giallorossa è Gabriel Strefezza, grande ex della sfida che ha già messo insieme sei gol e due assist. Il brasiliano sta compiendo il definitivo salto di qualità?
“I numeri dicono che il giocatore sta vivendo il suo miglior momento in carriera, ma è chiaro che per rispondere a questa domanda bisognerebbe riparlarne in futuro con una visione d’insieme. Ci auguriamo per lui che questa stagione possa solo essere il punto di partenza di un percorso professionale ricco di soddisfazioni. Restando al presente, Strefezza può essere considerato il colpo più importante messo a segno da Corvino nel mercato estivo. Le prestazioni del brasiliano sono comunque frutto di altri acquisti che stanno avendo un ruolo da protagonista nelle file giallorosse, come ad esempio Di Mariano, che vanta tre gol in meno del compagno ma ha partecipato allo stesso numero di reti. Anche i terzini Gendrey, Barreca e Calabresi hanno avuto il loro peso specifico nelle partite fin qui disputate”.

Dall’altra parte sarà un a partita speciale anche per Marco Mancosu, ex capitano giallorosso che l’hanno scorso ha fallito il rigore decisivo nella semifinale playoff contro il Venezia. Come si sono lasciati la piazza e il giocatore?
“Sarà una partita del cuore per il trequartista, perché il ragazzo è considerato un vero e proprio leccese dopo i cinque anni trascorsi qui in Salento. Marco ha sempre dichiarato che Lecce è la sua seconda casa, dove magari fare ritorno in futuro una volta smesso di giocare. Il rapporto con la città è stato straordinario fin dal suo arrivo nel 2016 in Lega Pro con la nuova proprietà. È stato un giocatore fondamentale per le due successive promozioni fino alla serie A di due anni fa, dove il Lecce non ha centrato la salvezza per il rotto della cuffia. Mancosu in quella stagione ha segnato quattordici gol e pure nella scorsa stagione, col ritorno in cadetteria, ha fatto molto bene. Calcisticamente, con la piazza s’è lasciato quasi da eroe. Purtroppo c’è stato qualche screzio con la società, in particolare a causa di una divergenza di vedute tra il suo agente e la dirigenza, la quale ovviamente doveva salvaguardare gli interessi del collettivo. Credo che, comunque, tutte le parti in causa avrebbero voluto una separazione diversa”.

Massimo Coda, fresco di rinnovo per altri due anni, continua a segnare a raffica ed è sempre più un punto fermo di questa squadra. Riuscirà a recuperare dall’infortunio muscolare e tornare in campo martedì sera?
I dati raccontano che senza Coda Il Lecce non ha mai vinto. Questo la dice lunga sull’importanza che la punta ricopre nel gioco della squadra, anche perché nella scorsa stagione il giocatore ha chiuso come terzo miglior uomo-assist, senza contare il primo posto in classifica marcatori con 22 reti. Coda è un unicum nella rosa di Baroni, nel senso che non esiste un giocatore che possa fargli da vice ricalcando il suo modo di stare in campo. La sua assenza s’è fatta sentire tantissimo nelle ultime giornate. Tutti sperano in un suo recupero per martedì, ma molto dipenderà dalla rifinitura che precede la gara delle 20:30, unita alla voglia di rischiare dell’allenatore. Il tecnico, fino ad oggi, ha dimostrato di essere abbastanza cauto in situazioni come queste. Bisogna capire se vale la pena forzare i tempi, perché già col Frosinone è stato fatto subentrare bruciando la tabella di recupero, ma questo ha portato solo a peggiorare il problema alla coscia. Ad oggi è molto difficile che possa giocare la sfida di Ferrara, anche se Baroni non ha escluso del tutto la sua presenza, magari anche solo per uno spezzone di partita“.

Per il resto che formazione possiamo aspettarci martedì sera nella sfida del Paolo Mazza?
“La formazione tipo sarà più o meno quella delle ultime partite, al netto di un po’ di turnover visti i tanti impegni ravvicinati. Nel ruolo di terzino destro dovrebbe tornare Gendrey, sulla sinistra invece Barreca è apparso molto in affanno con la Ternana. Di conseguenza, da quella parte potrebbe subentrare Gallo. Al centro Lucioni avrà al suo fianco ancora Dermaku, vista la lunga indisponibilità di Tuia. Nel caso c’è pronto anche Meccariello. In mezzo Majer e Hjulmand sembrano intoccabili, sul centro-sinistra dovrebbe tornare Gargiulo. In attacco Strefezza e Di Mariano sulle fasce, Olivieri punta centrale. La piazza invoca nel ruolo di attaccante Pablito Rodriguez, ma Baroni sembra intenzionato ad andare avanti puntando sull’ex giocatore della Juventus Under 23”.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Lucioni, Dermaku, Barreca (Gallo); Majer, Hjulmand, Gargiulo; Strefezza, Olivieri, Di Mariano.

INDISPONIBILI: Tuia
IN DUBBIO: Coda
SQUALIFICATI: Nessuno

IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Strefezza (C, SPAL), Dermaku (D, Parma), Di Mariano (A, Venezia); Gendrey (D, Amiens); Tuia (D, Benevento); Gargiulo (C, Cittadella); Calabresi (D, Bologna); Olivieri (A, Juventus U23); Blin (C, Amiens)

IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Mancosu (C, SPAL); Henderson (C, Empoli); Pettinari (A, Ternana); Tachtsidis (C, Al-Fayha); Maggio (D, svincolato); Calderoni (D, Vicenza); Fiamozzi (D, Empoli)

 

foto: ufficio stampa US Lecce