foto Pescatore/Tucci
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Ataque, sì, ma con giudizio. In sintesi è un po’ questo il pensiero di un Pep Clotet arrivato agli ultimi tornanti del girone d’andata. L’allenatore catalano, in vista della partita contro il Lecce (martedì 30, ore 20.30) è tornato sui meriti difensivi della SPAL nella sfida di Cosenza, sottolineando l’importanza di trovare il giusto equilibrio.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Oltre al lungodegente Latte Lath (lesione muscolare) non ci saranno Viviani (1 giornata) e Vicari (3) per squalifica. Rimane qualche dubbio su Seculin, anche se Clotet è sembrato ottimista al riguardo: “Tra ieri (domenica, ndr) e oggi ha fatto un buon lavoro di recupero sull’adduttore con alcune terapie. Valuterò dopo l’ultimo allenamento che faremo oggi (lunedì, ndr) all’orario della partita“. Per la sostituzione di Vicari i candidati sembrano invece due: Heidenreich (ancora inutilizzato in questa stagione) e Peda: “Sono entrambi molto concentrati e conoscono bene la posizione”. Quanto agli assenti: “Vicari e Viviani – ha detto il mister – sono calciatori importanti e lo dimostra il fatto che abbiano giocato quasi tutte le partite. Ma personalmente penso di più a come sistemare la squadra in funzione dell’avversario che alle assenze. Ho fiducia in tutti i calciatori della nostra rosa“.

MORALE – “Quella di Cosenza per noi è stata una partita importante perché volevamo fare un bel lavoro difensivo e mantenere la porta inviolata. Ci sono stati dei passi in avanti perché siamo riusciti ad andare in vantaggio facendo una buona partita e abbiamo saputo mantenere il risultato. Detto questo io rimango sempre coi piedi per terra. Alcune cose le abbiamo fatte bene e altre un po’ meno, di sicuro mi sono piaciuti atteggiamento e voglia di vincere della squadra. L’emozione del risultato della partita precedente di norma dura per poco e poi si mette subito la testa alla partita successiva“.

PREMESSE – “Il Lecce verrà a Ferrara con la voglia di vincere, ma per noi è lo stesso. Giocheremo in casa contro un avversario difficile, che a mio giudizio tra qualche mese sarà in serie A. Il Lecce gioca in modo efficace, con chiarezza, crea tanti pericoli. Sa bilanciare bene la pressione e la difesa vicino alla porta. Per noi sarà una bella sfida“.

MENTALITÀ – “A Cosenza, sul momento, ho pensato che la SPAL avesse fatto soprattutto un grande lavoro difensivo, pur riducendo la capacità di andare al tiro. Riguardando la partita ne ho avuto conferma, ma ho anche visto che la squadra, a parte i venticinque minuti finali, ha giocato bene in verticale, creando meno tiri del solito ma aumentando la sua efficacia. Credo che la mentalità dei ragazzi sia stata fantastica, anche se sono state perse delle palle che normalmente non perdiamo. Nel secondo tempo le situazioni di pericolo dell’avversario sono arrivate da errori nostri col pallone, quando abbiamo regalato il possesso a Gori e Palmiero, ma mai con attacchi organizzati. Ovviamente questi errori vanno ridotti. Ma abbiamo visto che la nostra squadra sa giocare in verticale e difendere il risultato allo stesso tempo“.

DIFESA – “Le partite si possono giocare in diversi modi e si può usare un po’ tutto. A Cosenza abbiamo aggiunto qualcosa al nostro gioco. Contro il Lecce dovremo leggere bene la situazione e decidere come comportarci. Può succedere che i nostri avversari, con le loro capacità offensive, ci portino ad adottare un atteggiamento diverso. Di certo c’è che a entrambe le squadre piace pressare alto. A noi in particolar modo. Ma se non dovessimo riuscire a fare il pressing in maniera adeguata dovremmo trovare soluzioni diverse. Prima di andare a Cosenza abbiamo lavorato molto sulle situazioni difensive e quindi la squadra ha fatto sua quella mentalità. Dopo aver visto Parma-Cosenza volevamo limitare il più possibile i pericoli che potevano arrivare dai loro quinti di centrocampo. In altre circostanze, come ad Ascoli, non avevamo questo tipo di problema. Volevamo difendere bene determinate situazioni e proteggerci dai cross e penso che la squadra sia riuscita a farlo bene“.

AVVERSARI – “Dovremo ovviamente prestare molta attenzione al loro attacco visto che al momento è il più forte della serie B. Sono pericolosi nello spazio, ma hanno anche grande capacità nel tiro da fuori area. Coda è sempre molto pericoloso negli ultimi metri. Uno dei nostri obiettivi sarà ridurre al minimo le perdite di palla, o al massimo concederle in situazioni in cui il Lecce non riesce a essere produttivo. L’altro quello di togliere spazio per i loro tiratori come Strefezza e Di Mariano. Sarà importante anche controllare i cross perché loro ne fanno un uso molto ampio, portando tanti giocatori in area. Insomma dovremo essere molto concentrati per avere successo“.

RIMPIANTI – “Strefezza l’avrei senz’altro visto bene nel nostro di attacco. È bravo sia sull’esterno, sia quando entra in mezzo campo. È un giocatore che mi piace avrebbe avuto molto senso nella mia idea di calcio. Però sapevo che la società aveva delle difficoltà e sarebbe potuto andare via. Prima di salire sul pullman per andare in ritiro venne Valoti a dirmi che andava via e per me fu un momento difficile. Pensavo che un po’ di fortuna Strefezza e Di Francesco sarebbero potuti rimanere: con loro due potevamo fare il gioco che io avevo in testa. Però la società non aveva possibilità di tenerli e io mi sono dovuto adattare. È andata così e dobbiamo stare concentrati nel presente. Penso che a tutti i tifosi sarebbe piaciuto vedere un attacco del genere, però ci dobbiamo adattare in questo anno difficile e mettere le basi per il futuro. Vuol dire che ora stiamo lavorando per far crescere un nuovo Strefezza“.

MANCOSU – “Anche a Cosenza Mancosu ha dimostrato che è un grande calciatore. Si trova in un momento di forma eccezionale in un momento della stagione che statisticamente è sempre il più difficile. Mi è piaciuta non solo la sua partita d’attacco, ma anche la mentalità difensiva nell’aiuto della squadra. La sua fame nell’aiutare la SPAL a vincere“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Seculin (Pomini); Dickmann, Peda (Heidenreich), Capradossi, Celia; Da Riva, Esposito, Mancosu; Seck, Colombo, Melchiorri.