Non può che essere contento per il risultato Pep Clotet, e poco importa se Il Crotone ha tenuto di più il pallone tra i piedi andando comunque vicino al gol in varie occasioni. Contro i calabresi, alla terza partita in una settimana, contavano solo i tre punti. Di seguito l’analisi del tecnico spallino.
“Mi è piaciuto moltissimo l’atteggiamento della mia squadra, che ricordo essere una delle formazioni più giovani del campionato. Sono stato contento anche della gestione del finale, dove nonostante il gol subito siamo riusciti a portare a casa un risultato fondamentale. Chiaramente c’è qualcosa da rivedere nell’assetto difensivo, perché Pomini ha fatto delle grandissime parate che hanno salvato il risultato. Era la terza gara in una settimana e non era facile mantenere la pressione alta. Questo era uno scontro diretto classifica alla mano, ed era importante fare bene. Alla SPAL lavoriamo tutti con la stessa unità d’intenti e possiamo fare bene continuando su questa strada, basandoci su un potenziale giovane che sta acquisendo mano a mano l’esperienza”.
“Sicuramente la SPAL non mi è piaciuta del tutto nel primo tempo, perché quando abbiamo riconquistato la palla ci è mancata un po’ di pulizia nella manovra. Non siamo riusciti ad uscire nel migliore dei modi dalla grande pressione messa in atto dal Crotone, perché la posizione del loro esterno sinistro ci ha creato qualche problema, così abbiamo cercato di risolvere la situazione passando ad un centrocampo a tre dando respiro al nostro terzino sulla fascia. In questo modo la SPAL è riuscita ad essere più tranquilla, concentrandosi di più sulla manovra offensiva”.
“Il gol iniziale ha cambiato immediatamente la partita, ma il Crotone mi è piaciuto molto. Penso sia una squadra con tanta qualità, che ha messo in mostra un ottimo dominio con il possesso palla. Per quel che ci riguarda, non era tanto importante tenere il pallino del gioco col pallone tra i piedi. Per noi contava controllare la gara dall’inizio alla fine. Credo che sia il Crotone che la SPAL abbiamo sbagliato diverse occasioni da gol nella prima parte di gara, e forse il punteggio prima di rientrare negli spogliatoi poteva essere anche più largo”.
“I dati sono importanti ma ritengo che sia più importante costruire azioni offensive chiare, piuttosto che essere davanti nel possesso palla. Quello che conta per me non è che l’avversario attacchi, ma che una volta recuperata la palla si riesca subito a ribaltare l’azione e creare azioni pericolose. Siamo la squadra in tutta la Serie B che tira di più in porta, ma al netto di questo non riusciamo a concretizzare tantissimo. La cosa fondamentale nel calcio è trovare il giusto equilibrio. Oggi abbiamo tirato meno ma siamo stati più incisivi. Il nostro obiettivo era accettare la supremazia territoriale del Crotone per cercare di far male sulle ripartenze. In più, abbiamo sfruttato molto bene anche le palle inattive, che sono un nostro punto di forza. Dopo il due a zero sapevamo che il Crotone si sarebbe scoperto”.
“Peda? Ha sentito un dolore forte nella zona degli adduttori. È un calciatore giovane che ha giocato la sua seconda partita nella posizione di difensore centrale. Bisognerà valutare nei prossimi giorni l’entità del suo infortunio, ma non sono molto ottimista perché ha molto male. La cosa che più mi piace nel fare l’allenatore non è tanto la vittoria, bensì far scendere in campo un calciatore giovane che merita di giocare. Il lavoro dell’allenatore è dare la possibilità ad un calciatore di dimostrare il suo valore anche sul campo, indipendentemente dall’età. Anche Ellertsson rientra in questo discorso: ha fatto una grande partita dimostrando che il lavoro che abbiamo fatto con lui sta pagando. Aveva giocato qualche minuto anche in precedenza, ma non aveva dimostrato la personalità che in realtà possiede. È un grande calciatore e ci può dare una mano, può giocare in varie posizioni ed ha disputato una partita di grande applicazione e concentrazione. Sono molto contento e gli faccio i miei complimenti. Anche Heidenreich ha fatto bene una volta entrato. C’è Coccolo che ha molta più esperienza di lui, ma mi serviva un centrale che si mettesse a destra in modo da non spostare Capradossi. Chi è entrato in campo oggi ha dimostrato di meritarselo”.