foto ufficio stampa SPAL
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Biagio Meccariello, trent’anni e 216 presenze in serie B, non ha l’aria di essere un tipo di tante parole. Almeno questa è l’impressione che ha trasmesso nella prima conferenza stampa da giocatore della SPAL. Il difensore prelevato dal Lecce e messo sotto contratto fino al 2024 ha invece la fama di essere un eccellente professionista, poco incline ai riflettori, che fa di solidità e affidabilità le sue qualità principali.

Siamo contenti – ha detto Massimo Tarantinodi aver ingaggiato un giocatore di grande esperienza e che ha voglia di mettersi a disposizione. Grazie a lui possiamo alzare la qualità di un reparto difensivo già di grande livello“. Opinione sottoscritta dal ds Zamuner: “Biagio lo abbiamo inseguito per un po’ e l’idea nasceva appunto dal proposito di aumentare l’esperienza, la qualità e la personalità del reparto difensivo. Sono tutte caratteristiche che abbiamo riscontrato in lui. Si è presentato molto bene e siamo convinti possa dare una grande contributo”.

Ci tengo a ringraziare la SPAL per questa opportunità – ha esordito Meccarielloperché volevo sentirmi protagonista dopo mesi in cui ho giocato poco, perché sono state prese decisioni a prescindere dal campo. Ora questo non importa più e colgo l’occasione per ringraziare della fiducia che mi è stata data e spero di ripagarla coi fatti“.

A farmi scegliere la SPAL è stato l’interesse concreto che mi è stato dimostrato. Dal momento del mio arrivo ho visto grande voglia e ho trovato una squadra che ha una grandissima qualità, ma che ha avuto difficoltà anche legate al Covid. Alcuni ragazzi li conosco molto bene. In passato ho fatto parte anch’io di squadre che hanno incontrato delle difficoltà e per questo so che ci vuole poco per intraprendere la giusta strada e speriamo di poterla percorrere presto. La società mi ha detto che c’è voglia di far bene e provare a raggiungere risultati importanti. Erano gli stimoli che cercavo“.

Con Venturato siamo ripartiti praticamente da zero, abbiamo di fatto iniziato dalle basi nonostante il buon lavoro fatto dal suo predecessore. Ha voluto fin da subito a farci capire i principi di gioco che lo hanno premiato nella sua carriera. Come gruppo siamo a disposizione dell’allenatore e cercheremo di mettere in pratica quello che ci chiede“.

In tutta onestà Marco (Mancosu, ndr) l’ho sentito solo quando ero certo che sarei arrivato. Nessuno mi doveva convincere: so cosa ha fatto la SPAL negli ultimi anni, ha vinto un campionato di B a Terni quando io ero capitano, ho visto l’entusiasmo che c’era e sono venuto al Mazza tante volte da avversario. Per cui tutte le informazioni che avevo erano più che sufficienti per essere convinto. Poi con Marco ho parlato e non ha fatto altro che confermarmi tutte le impressioni che avevo“.

Coi tifosi ho sempre creato un bel legame, ma non solo a Lecce. Ovviamente le vittorie legano ancora di più. Negli ultimi mesi, in cui alcuni giocatori del ciclo precedente sono stati ceduti, ho sempre cercato di farmi trovare pronto e di dare il massimo, mettendo la professionalità al primo posto. Penso che questo sia stato un aspetto apprezzato in modo particolare. Il bel rapporto coi tifosi del Lecce è nato grazie anche alle vittorie, ma soprattutto per via del rispetto che cerco sempre di avere per le persone che si trovano nel luogo in cui lavoro“.

Non ho avuto la fortuna di fare un settore giovanile e ho iniziato nei dilettanti. Fino a 19 anni ero un centrocampista, poi mi sono trasformato in un terzino e quindi ho debuttato in serie B come centrale. In quel ruolo ho trovato la mia dimensione migliore. Prediligo la parte sinistra tra i due centrali, però in questi anni mi sono spesso adattato alle esigenze della squadra“.