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Continua la rassegna di presentazione dei nuovi acquisti della SPAL e ad appena 48 ore dall’appuntamento di campionato col Pordenone è toccato anche a Niccolò Zanellato (1998), centrocampista prelevato a titolo definitivo dal Crotone.

“Zanellato è un giocatore con cui abbiamo voluto iniziare il percorso già in questa stagione – ha detto Massimo Tarantinoma a cui pensiamo anche per l’anno prossimo. Ha già fatto un percorso importante, crescendo nelle giovanili del Milan per poi giocare la serie A col Crotone. Ci ha dato fin da subito grande disponibilità e non vediamo l’ora di vederlo all’opera”.

Giorgio Zamuner ha aggiunto: “Niccolò è una mezzala che abbina qualità e quantità ed era il profilo che ci serviva per aumentare sia la conoscenza della categoria sia la fisicità in zona offensiva”.

“Ringrazio tutti per l’accoglienza, – ha esordito Zanellato – mi sono trovato bene in questi giorni e ringrazio i direttori per il preambolo. Sono uno di poche parole e mi piace parlare in campo. Sicuramente per me è un onore essere in una piazza storica e importante come quella della SPAL ed il mio impegno in campo sarà sempre massimale, sperando di raggiungere grandi obbiettivi con questa maglia. Sapevo da tempo dell’interesse della SPAL ed è stato molto facile trovare un accordo. Mi hanno convinto la solidità societaria, le ambizioni e la guida tecnica, che già conoscevo e che ha raggiunto traguardi importanti anche nelle precedenti stagioni. Per me è stato facile accettare questa nuova sfida”.

“Mi sono sempre conquistato il mio spazio a Crotone e mi sono trovato benissimo, quindi spero di poter fare la stessa cosa anche con la SPAL. Non sono uno che viene in un posto per cercare di andare da un’altra parte e voglio conquistare il massimo con questa maglia. Ho sempre giocato con la maglia numero 21, ma qui era occupata, quindi ho virato su altre opzioni. Tra i numeri liberi c’era il 10, che sicuramente è importante per chi ha indossato questa maglia prima di me: farò di tutto per onorarlo anch’io al massimo e non sento nessun tipo di pressione”.  

“Non mi ispiro a qualche giocatore in particolare ed un idolo specifico non ce l’ho: mi piaceva molto Marchisio quando giocava, ma non aveva il numero 10. Avendo giocato in serie A ho visto giocatori fortissimi nel mio ruolo, tra cui Brozovic: quando ho giocato contro di lui ho cercato di prendere spunto al massimo dalle sue caratteristiche e dalle sue qualità ed è un giocatore in cui mi rivedo perché sa fare tutto, anche se gioca in una posizione più arretrata della mia. Al Milan ho giocato con Montolivo, Suso e Calhanoglu, tutti giocatori da cui apprendere tante cose”.

“Ho sempre giocato in tutti i ruoli del centrocampo e per me la posizione è indifferente: mi piace muovermi in base agli spazi che vedo, quindi occupare posizioni difensive e offensive in base alla situazione più opportuna. Mi piace andare in area avversaria, cercare di essere pericoloso in zona offensiva e magari fare anche qualche passaggio chiave per i miei compagni. Mi ricordo della partita fatta a Crotone: venivamo da un momento difficile ed abbiamo trovato una SPAL compatta, che ha portato a casa un risultato importante. Molti giocatori li conoscevo perché li avevo già affrontati nelle annate precedenti: la squadra è solida, con grandi qualità, e sicuramente riuscirò di ambientarmi molto bene”.