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La pressione inizia a salire attorno alla SPAL di Roberto Venturato. Una vittoria in campionato manca addirittura dal 4 dicembre (6 partite), mentre l’ultimo successo al “Paolo Mazza” risale addirittura a settembre (SPAL-Vicenza 3-2). Il tecnico ha parlato anche dell’ansia da tre punti nella conferenza stampa di presentazione del match contro la Reggina, in programma a Ferrara alle 18.30 di martedì 15 febbraio.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Non faranno parte dei convocati Ellertsson (frattura a un piede), Viviani (problema muscolare), Tripaldelli (problema muscolare) e ovviamente Dickmann che è stato squalificato per una giornata. Rientrano quindi Da Riva, seppure non in condizioni ottimale, Vicari e Meccariello, con quest’ultimo che ha scontato a sua volta un turno di squalifica.

Da Riva – ha spiegato Venturato – abbiamo provato a recuperarlo già per la panchina a Monza, ma sentiva ancora del fastidio alla caviglia. Da due giorni si allena col gruppo ed è migliorato molto. Domani vedremo come gestirlo. Viviani invece si sta allenando a parte e la sua è una situazione abbastanza particolare. Nella scorsa annata ha avuto un gravissimo infortunio muscolare e di recente ha accusato un problema proprio nello stesso punto della lesione precedente. Per questo stiamo procedendo con attenzione e il giusto livello di precauzione. Per lui non si tratta solo di recupero fisico, ma anche di  riprendere la serenità mentale. Non vogliamo rischiare di perdere un valore importante con noi. Negli ultimi giorni si è allenato abbastanza bene, ha fatto anche un po’ di contatto con palla. La risonanza magnetica in programma nei prossimi giorni ci aiuterà a capire un po’ meglio i tempi“.

TURNOVER – “In generale le sensazioni sulla condizione della squadra sono abbastanza positive. Farò le ultime valutazioni martedì mattina, fermo restando che per le partite infrasettimanali penso sia bene fare qualche variazione. Ci vorrà equilibrio perché siamo ancora alla ricerca di una precisa identità di gioco. Le mie valutazioni riguarderanno tutti i ruoli, compreso quello del portiere perché non credo ci siano differenze rispetto ai giocatori di movimento“.

SINGOLI – “Mancosu ha un peso specifico importante per noi ed è abituato a fare i turni infrasettimanali. Mi sembra abbia recuperato. Almici ha caratteristiche importanti e può fare meglio, credo che anche lui ne sia consapevole. Esposito ha qualità significative e al pari di Viviani si giocherà il posto di regista. Ci sarà un’alternanza in base alle condizioni. Penso sia un ragazzo che ha espresso molto del suo talento e ha margini di crescita importanti. Lo apprezzo molto e se è rimasto qui per noi è un valore. Avere due giocatori molto validi in quel ruolo è un fattore positivo. Sto lavorando coi ragazzi perché arrivino pronti dal punto di vista mentale per incitarsi e competere lealmente per il bene della squadra. Il valore più importante è che la SPAL vinca e sappia trasferire un certo tipo di gioco indipendentemente da chi gioca“.

RISULTATI – “In tutte le partite bisogna avere in testa l’idea di vincere, a prescindere dalle circostanze. Il nostro pensiero era quello anche nelle quattro precedenti partite. Penso anche che avremmo meritato di farlo contro Pisa e Pordenone e questo ci avrebbe evitato questa sensazione di ricerca della vittoria. Tornare a fare i tre punti sarebbe senz’altro un toccasana mentale e ci sarebbe consapevolezza. Ci aiuterebbe molto. Però sappiamo che non è facile e il fatto che la SPAL non vinca da molto tempo lo dimostra. Siamo sulla buona strada per riuscirci, anche se davanti troveremo una squadra che viene da un successo e vorrà giocarsela quanto noi. Dobbiamo rispettarla. Però vedo lo stimolo giusto e dovremo avere equilibrio, cattiveria e determinazione. Bisogna vivere queste situazioni con la giusta tensione, ma non con nervosismo“.

MONZA – “Nel primo tempo per atteggiamento e voglia abbiamo fatto una prestazione estremamente positiva. In dieci uomini sicuramente bisogna avere la capacità di fare qualcosa in più nella corsa e nella gestualità, così come nella capacità di tenere palla. Potevamo costruire o cercare di farlo, perché l’inferiorità numerica non impedisce di giocare a calcio. Abbiamo un po’ rinunciato a farlo e questo sicuramente ci ha un po’ penalizzati. Ci sono state tante verticalizzazioni, quindi allungamenti della squadra e sprechi di energie. Questo è un aspetto che va allenato nella testa. Si può mantenere l’identità anche con l’uomo in meno. Se vogliamo giocare dobbiamo saperlo fare anche in condizioni sfavorevoli. Questo non mi è piaciuto e i ragazzi sono consapevoli: credo abbiano percepito il messaggio che poi va trasferito in campo. In situazioni del genere bisogna essere più squadra, meno individualisti e avere un’identità a prescindere dall’avversario per esprimere le risorse dell’organico“.

BILANCIO – “Per disponibilità, attenzione e partecipazione credo di avere un gruppo che ha sempre interpretato al meglio quello che viene proposto. Credo sia un valore importante. Dal mio arrivo abbiamo fatto passi in avanti e mi è dispiaciuto l’atteggiamento del secondo tempo di Monza. Avere una squadra che non molla mai a livello caratteriale è un aspetto su cui insisto molto. Per arrivare a essere una squadra che ha sempre voglia di fare, vivere la partita e concedere mai niente alll’avversario ci serve ancora un po’“.

TIFOSI – “Dal momento del mio arrivo non ho mai avuto modo di parlare dei tifosi o ai tifosi. L’ho visto da avversario: la gente che viene alla SPAL è appassionata e dà un calore incredibile alla squadra. Lo ha fatto anche di recente. Quindi i tifosi li ringrazio perché c’è sempre stato il loro sostegno. Da parte mia e della squadra c’è un’idea di un gruppo che non molla mai, che si gioca le partite, corre e interpreta le gare con grande passione. Il pubblico in questo ci può solo aiutare. Ci dobbiamo prendere la responsabilità per trasferire le emozioni che loro danno a noi“.

PRESSIONE – “La pressione mi attira e mi fa pensare a quanto importante sia il calcio nel nostro paese. È un’attività che porta la gente a vivere delle giornate in modo straordinario. Quindi mi piace molto che ci siano tante persone interessate alle sorti della squadra. Si tratta di un grande stimolo per fare un calcio di un certo tipo e cercare determinati obiettivi. Avevo grandi ambizioni a Cittadella e le ho anche qui per una squadra importante come la SPAL“.

TACOPINA – “Il presidente vuole sempre provare a fare qualcosa di importante e lo trasferisce con le sue parole e la sua energia. Questo ci deve essere di supporto per mettere in campo il nostro modo di pensare il calcio, ovvero dare sempre tutto in qualsiasi partita“.

IPOTESI DI FORMAZIONE (4312): Alfonso (Thiam); Almici, Vicari, Meccariello, Celia; Zanellato, Esposito, Mora (Crociata); Mancosu; Vido, Colombo.