SPAL-Ascoli (29^ giornata di serie B) è finita 1-2, ma oltre al risultato com’è andata? Vediamolo nel dettaglio con un’analisi approfondita.
L’AVVERSARIO
Al contrario del percorso complessivo, che vede l’Ascoli stabilmente nella parte sinistra della classifica da inizio campionato, il rendimento di partita in partita ha una traiettoria decisamente più altalenante. Reduce da una vittoria, una sconfitta e un pareggio (rispettivamente contro Crotone, Lecce e Frosinone), la squadra marchigiana affronta la SPAL schierandosi col 4-3-1-2 come all’andata, quando la partita fu decisa dal gol di Colombo. Nel mercato di gennaio l’Ascoli ha perso probabilmente il suo giocatore più talentuoso, il trequartista Sabiri ceduto alla Sampdoria. In quel ruolo si alternano da diverse partite Maistro e Ricci, quest’ultimo arrivato proprio a gennaio dalla Reggina, dietro alle due punte che sono principalmente Dionisi e Bidaoui, stesso duo del precedente scontro e migliori marcatori con 7 e 6 gol in campionato.
Formazione
1-4-3-1-2:
Leali;
Salvi, Quaranta, Bellusci, Falasco;
Collocolo (43′ st Eramo), Büchel, Saric (32′ st Caligara );
Maistro (28′ st Ricci);
Dionisi (28′ st Tsadjout), Bidaoui.
Allenatore: Sottil.
LA SPAL
1-4-3-1-2:
Alfonso;
Dickmann, Capradossi, Meccariello, Tripaldelli;
Da Riva (36′ st Zuculini), Esposito (15′ st Pinato ), Zanellato;
Crociata (22′ st Mora);
Vido (15′ st Rossi), Melchiorri (22′ st Colombo).
Allenatore: Venturato.
LA PARTITA
La SPAL fa fronte ad assenze importanti, dovendo rinunciare all’asse centrale della squadra Vicari-Viviani-Mancosu, tutti costretti al forfait per infortunio. Specialmente l’assenza del trequartista si fa notare in quanto è la prima partita saltata dall’inizio della sua avventura a Ferrara, iniziata il 22 agosto. Da lì in poi 27 partite da titolare e disputate praticamente tutte per intero.
Come anticipato da Venturato, nonostante gli interpreti diversi, il gioco proposto dalla SPAL non cambia, sulla falsariga delle ultime prestazioni in cui la squadra si dimostra sempre più aggressiva nella fase di non possesso nella metà campo avversaria. LA partita è interpretata in maniera simile anche dall’Ascoli. I numeri finali sostengono l’idea di un match sostanzialmente equilibrato, deciso al minuto 90’ da una prodezza di Büchel al tiro da fuori.
La SPAL può recriminare il fatto di non essere riuscita a finalizzare diverse azioni che sembravano promettenti, sviluppate in occasione di tanti recuperi del possesso effettuati in zona alta. Invece l’Ascoli ha avuto le occasioni più nitide per raddoppiare dopo avere conseguito il vantaggio, in un secondo tempo in cui una volta raggiunto il pareggio la SPAL ha via via esaurito il suo sostegno alla manovra offensiva. Le sostituzioni nel reparto d’attacco hanno portato a tre conclusioni sostanzialmente isolate, nell’ordine con Rossi, Colombo e Pinato principalmente da fuori.
FASE DIFENSIVA
Nella seconda immagine viene mostrata la disposizione difensiva adottata nel secondo tempo con l’ingresso di Rossi, più a ridosso del centrocampo che ha lasciato spesso a Melchiorri prima e Colombo poi il compito di rimanere alti in attacco preventivo. Come schermo centrale davanti alla difesa si vede Zanellato al posto di Esposito, con Pinato subentrato ad occupare la posizione di mezzala sinistra.
Nonostante l’Ascoli abbia fatto ricorso ad una costruzione prevalentemente diretta, indirizzando le verticalizzazioni costantemente sul proprio lato sinistro d’attacco (anche se partiti dal lato opposto), la squadra ha cercato comunque di effettuare un primo passaggio corto.
Più di una volta Vido ha cercato di attaccare il portiere avversario, costringendolo sul piede sinistro (debole) per indirizzare il gioco da quella parte. Mentre le mezzali Da Riva e Zanellato sono pronte ad uscire lateralmente sui terzini, l’Ascoli cerca spesso di creare una superiorità in zona centrale con l’abbassamento di Saric sulla stessa linea di Büchel.
Nel corso del primo tempo l’Ascoli aveva trovato spazio centralmente proprio sull’asse Büchel-Saric in fase di costruzione, complice il solo Crociata ad occupare la trequarti in quella posizione. Al minuto 39’ però quando l’azione ascolana riparte dal portiere dopo non aver trovato sviluppi nella metà campo della SPAL – con i terzini ancora alti – Leali decide di forzare la giocata centrale su Büchel. Qui nella risalita Crociata è posizionato bene per riuscire nell’intercetto, ma una volta conquistato il pallone non riesce ad attaccare centralmente la porta, conducendo verso l’esterno senza riuscire a concretizzare una delle occasioni potenzialmente migliori di tutta la partita.
Da questo momento in poi, sfruttando anche il vantaggio arrivato poco prima dell’intervallo, l’Ascoli dal proprio portiere inizierà la costruzione rinviando direttamente in maniera molto più frequente.
FASE OFFENSIVA
MOMENTI SALIENTI
45’ – Gol Ascoli 0-1 (Collocolo)
Dopo una ripresa del gioco su punizione battuta corta sulla destra, l’Ascoli gira il pallone orizzontalmente dal lato opposto fino ad arrivare nella disponibilità della mezzala sinistra Saric. Nonostante la difesa spallina sia organizzata concede all’avversario un iniziativa personale per condurre dalla trequarti sin dentro l’area di rigore, prima di effettuare l’assist sul secondo palo per Collocolo.
Nella foto seguente è fissato il momento del cross: la difesa spallina, nonostante sia in superiorità, non riesce ad arrivare prima sul pallone, apparentemente “ferma” come al momento in cui ha concesso all’avversario di guadagnare diversi metri palla al piede.
53’ – Gol SPAL 1-1 (Melchiorri)
Dopo non essere riuscita a segnare su occasioni che parevano più favorevoli, la SPAL trova il gol del momentaneo pareggio nelle fasi iniziali del secondo tempo. Nella foto innanzitutto si può notare lo scaglionamento con il quale la SPAL organizza l’azione offensiva, con Zanellato più basso mentre Tripaldelli effettua una sovrapposizione esterna. Proprio la mezzala spallina, entrata in possesso, verticalizza inaspettatamente al centro dell’area per l’inserimento di Melchiorri (qui fuori dall’inquadratura) che colpisce di testa tra i due centrali avversari, realizzando il suo quinto gol stagionale, prima di lasciare il campo al 66’ per Colombo.
89’ – Gol Ascoli 1-2 (Büchel)
Poco prima dell’inizio dei minuti di recupero la SPAL subisce il gol del definitivo 1-2 ad opera di Büchel. Detto in precedenza che la spinta offensiva sembrava essersi esaurita nella parte finale di gara, complice la stanchezza, gli spallini hanno iniziato a subire di più le iniziative degli ospiti. L’abbassamento di Rossi rispetto a quanto richiesto a Vido e le caratteristiche di Mora rispetto a Crociata (che a sua volta ne aveva richiesto la sostituzione), hanno ulteriormente indirizzato la SPAL principalmente verso il contenimento delle iniziative avversarie. L’Ascoli ha cercato di sfruttare molto i traversoni dalle corsie laterali, specialmente dal proprio lato sinistro, che più di una volta si sono rivelati pericolosi in area spallina.
Nell’azione decisiva della gara la SPAL riesce prima a difendere in maniera compatta in area gli sviluppi di una veloce ripartenza, trovandosi poi schiacciata e troppo lontano per uscire sullo scarico verso l’accorrente Büchel, che di sinistro scaglia un tiro su cui Alfonso non riesce ad intervenire. Il più vicino all’autore del gol vittoria ascolano è proprio Rossi, trovatosi in ulteriore difficoltà con la funzione di raccordo tra il centrocampo e l’unica punta nel momento in cui sono sopraggiunti problemi fisici, tali che lo avevano portato a chiedere il cambio pochi istanti prima (con le sostituzioni ormai terminate).
Sergio Restano ha 31 anni, è allenatore UEFA B e ha la qualifica di match analyst professionista.