foto Filippo Rubin
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Le dichiarazioni di Joe Tacopina sul futuro di Francesco Vicari (1994) hanno di fatto certificato ciò che già si era intuito da tempo, ossia che l’attuale capitano della SPAL sarebbe stato incluso – al pari di Mora – tra i giocatori da cedere per realizzare la politica del “ricambio d’aria” impostata da Fabio Lupo.

Che la storia tra Vicari e la SPAL sia arrivata a esaurimento dopo sei lunghi anni è sembrato evidente già nel corso del campionato, tra prestazioni talvolta mediocri e screzi con una parte del pubblico del Paolo Mazza. Il presidente però si è sbilanciato in maniera abbastanza irrituale per gli standard del calcio italiano, soprattutto se si considera che il difensore vedrà il proprio contratto scadere solo a giugno 2023.

Dalle parti della CT10, la società che cura gli interessi di Vicari, fanno sapere di non essere rimasti particolarmente colpiti dall’esternazione di Tacopina, in quanto è stato proprio il loro assistito a manifestare la volontà di separarsi dalla SPAL al termine dell’ultima stagione. Per cui, di fatto, il presidente non avrebbe fatto altro che confermare ciò che negli uffici via Copparo era noto già da un po’.

Già nel mese di gennaio 2022, complice la finestra di calciomercato invernale, i rappresentanti di Vicari avevano manifestato l’intenzione di esplorare altre possibilità e la SPAL ebbe contatti soprattutto con Brescia e Parma, ma non fu possibile trovare un accordo soddisfacente per tutte le parti. Ora che i due club hanno cambiato le rispettive direzioni sportive è abbastanza improbabile che piste del genere possano riaprirsi.

Le indiscrezioni più recenti dicono comunque che ci sono già stati contatti preliminari con squadre italiane ed estere, soprattutto in serie B. Insomma gli estimatori non sembrano mancare e resta da capire se i discorsi abbozzati si svilupperanno in maniera promettente, consentendo alla SPAL di ricavare qualcosa dalla cessione del centrale romano, per quanto la situazione contrattuale e lo status di mercato non permettano di aspettarsi cifre consistenti.

Nel caso Vicari chiuderebbe la sua storia alla SPAL con 191 presenze (decimo di tutti i tempi) in sei stagioni di militanza. Arrivato nel 2016 dal Novara, è stato uno dei protagonisti dell’incredibile promozione in serie A del 2017 e in seguito ha contribuito da titolare alle due salvezze consecutive dell’era-Semplici. Dopo la rovinosa retrocessione del 2020 fu tra i primi (e tra i pochi) a esprimere la volontà di rimanere a Ferrara per provare a riportare immediatamente la SPAL al piano superiore, a testimonianza di un reale attaccamento nei confronti della società e dell’ambiente ferrarese. È stato considerato un titolare da tutti gli allenatori che si sono avvicendati negli ultimi due anni: Marino, Rastelli, Clotet e infine Venturato.

 

hanno collaborato Alessandro Orlandin ed Enrico Baroni