foto Filippo Rubin
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Tra i punti interrogativi che circondano il progetto tecnico della SPAL 2022/2023 c’è anche quello che riguarda Giuseppe Rossi (1987). L’attaccante italo-americano è negli Stati Uniti ed è stato raggiunto da Nicola Binda de La Gazzetta dello Sport per un punto sui suoi piani futuri.

Rossi si è lesionato il menisco del ginocchio sinistro lo scorso 25 aprile durante Brescia-SPAL e da allora sta lavorando al recupero: “Sto bene, miglioro ogni giorno. Con qualsiasi infortunio bisogna avere pazienza. Sono nel New Jersey con la mia famiglia e non c’è posto più indicato per recuperare“.

Mi sono trovato bene a Ferrara, sono stato contento della scelta. Il presidente Tacopina è stato un uomo di parola e dal primo giorno mi sono sentito importante. I ragazzi mi hanno accolto benissimo e quindi c’è tutto per tornare a giocare ad alti livelli. Credo di aver fatto vedere che sono ancora in grado di fare la differenza. Io non avevo dubbi, altri sì. Prima di tutto contava tornare a giocare, poi riuscire a proporre un gioco divertente e vincente“.

Con Tacopina ci siamo lasciati bene. Ci siamo visti anche una settimana fa a New York per un saluto. Poi si parlerà del futuro, ma non ora. Nel momento giusto. Io aspetto. Se poi nel frattempo mi chiamerà qualcun altro sarò felicissimo. È importante avere prima di tutto la fiducia di chi te lo chiede. E io mi sento pronto per tornare. Non penso al ‘dopo’, io voglio continuare a giocare“.

I dubbi sull’integrità fisica di Rossi e sul suo effettivo contributo in campo hanno fatto scivolare verso il basso la priorità della sua conferma in biancazzurro. Al momento il ds Lupo sta assemblando la squadra che dovrà preparare la prossima serie B nel ritiro di Mezzana e la sensazione è che Rossi possa eventualmente essere aggregato in una fase successiva, molto probabilmente su impulso diretto di Joe Tacopina, il suo principale sponsor.