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A circa una settimana dal raduno ufficiale per la stagione 2022/2023 (la SPAL dovrebbe ritrovarsi il 5 o al massimo il 6 luglio in via Copparo) aumenta la curiosità nei confronti della rosa allestita dal nuovo direttore tecnico Fabio Lupo. Nel mese abbondante trascorso dal suo insediamento a Ferrara, Lupo ha lavorato parecchio e con molta discrezione, lasciando intendere quasi esclusivamente con le proprie azioni almeno un paio di cose fondamentali. La prima: che l’organico reduce dalla stagione precedente andava rivisto profondamente (anche e soprattutto su input di Venturato). La seconda: si punta molto a costruire una mentalità… operaia che prescinda dai grandi nomi e che affondi le proprie basi nella forza del collettivo.

Il quadro (verosimile) dei prossimi arrivi:

DIFENSORI
Varnier (1998, Atalanta, prestito)
Dalle Mura (2002, Fiorentina, prestito)
Arena (1999, Monopoli, definitivo)

CENTROCAMPISTI
Koutsoupias (2001, Virtus Entella, prestito con diritto)
Maistro (1998, Lazio, definitivo)

ATTACCANTI
van Weert (1990, Volos NPS, definitivo)
Rauti (2000, Torino, prestito)
Rabbi (2001, Bologna, definitivo)

Sarebbe abbastanza ingeneroso parlare di “cittadellizzazione” della SPAL, almeno nei valori, ma dai nomi messi nella lista della spesa nei primi 30 giorni di calciomercato si ricava l’idea di una società a caccia di giovani da valorizzare e di scommesse contraddistinte da vari gradi di rischio. Alla prima categoria possono essere iscritti Dalle Mura, Koutsoupias, Rauti e Rabbi. Alla seconda tutti gli altri, seppure con storie diverse. Quella di Arena è la classica storia del giocatore di serie C che cerca di fare il passo successivo nel proprio percorso, mentre nel caso di Varnier si parla di un ragazzo etichettato precocemente come un prodigio che vuole voltare pagina dopo una lunga serie di infortuni, alcuni dei quali gravi. E ancora: sempre se dovesse effettivamente firmare (fino a che non vengono depositati i contratti…), l’olandese Tom van Weert rappresenterebbe una scommessa intrigante, perché si parla di un giocatore ormai esperto che ha dimostrato tutto sommato di saperla buttare dentro, seppure in campionati di discutibile competitività (se paragonati a quelli italiani).

A legare tutte queste operazioni sembra esserci anche l’oculatezza dei parametri economici, soprattutto in attesa di capire come andranno a finire le vicende di mercato che riguardano Vicari (col Bari alla stretta finale), Esposito, Murgia e Di Francesco. Anche se va riconosciuto che già ora si colgono segnali che vanno in controtendenza rispetto ad un anno fa. Si pensi al caso di Maistro, in cui c’è in ballo un investimento importante per gli standard della serie B. Ma anche per Koutsoupias potrebbe essere fatto uno sforzo in un’ottica di patrimonializzazione, cosa che peraltro è nella lista degli obiettivi delineati dal presidente Joe Tacopina.

Questo è quello che si intuisce dalle mosse di giugno, che notoriamente è un mese in cui si fanno parecchie chiacchiere e un po’ meno di fatti. La SPAL ha davanti a sé tutto il mese di luglio ed è in quel periodo che certi trasferimenti possono prendere forma oppure sbloccarsi del tutto. Ed è in quella fase, se non addirittura ad agosto a ridosso dell’avvio del campionato, che Lupo potrebbe piazzare qualche colpo a effetto per dare ulteriore peso alla squadra. Qualcuno ha detto La Mantia? Il centravanti dell’Empoli rimane un obiettivo dichiarato, ma è la classica trattativa a cottura lenta.

Dovessero essere messi sotto contratto tutti e otto i nomi nuovi (e ci sono fortissime probabilità che accada), la SPAL potrebbe partire per il ritiro di Mezzana in Val di Sole con un progetto, seppure molto provvisorio, di 4312.

Thiam (Alfonso)
Dickmann (Almici/Pabai)
Varnier (Arena/Peda)
Meccariello (Dalle Mura)
Tripaldelli (Celia/Saiani**)
Mancosu (Murgia)
Viviani (Koutsoupias/Zuculini)
Zanellato (Tunjov)
Maistro (D’Orazio)
van Weert (Wilke Braams*)
Finotto (Di Francesco/Rauti/Rabbi)

* dalla formazione Primavera

** dalla formazione Under 18

Nel giro di una ventina di giorni, per forza di cose, cambieranno molte cose e la squadra avrà un aspetto diverso. La SPAL sta cercando alternative migliori per garantire un ricambio di maggiore affidabilità a Dickmann e anche a centrocampo le posizioni di Murgia e Tunjov sono alquanto provvisorie, seppure per ragioni diverse. L’ex Lazio potrebbe ridursi l’ingaggio per attirare qualche offerta, l’estone – classe 2001 – dovrà essere valutato dopo una buona stagione in serie C con la Carrarese. Ci sarà poi da capire per bene se Mancosu verrà effettivamente spostato nella posizione di mezzala, oppure se ci sarà un’alternanza con Maistro che può adattarsi bene in entrambi ruoli.

Servirà quindi pazienza, almeno ancora un po’, per farsi davvero un’idea sulle potenzialità della SPAL 2022/2023. Non a caso Joe Tacopina ha già da tempo cambiato registro comunicativo in merito alle aspettative stagionali, preferendo parole di maggiore realismo e prudenza. Verosimilmente il presidente vorrà dare un’occhiata ai progressi in fase di mercato e capire se il tempo a disposizione per la programmazione avrà permesso di mettere basi più solide rispetto a quelle dell’ultima annata.