Ad un paio di mesi dall’ultima occasione, mister Roberto Venturato è tornato a incontrare la stampa ferrarese per condividere le prime impressioni sulla SPAL 2022/2023.
BILANCIO – “Abbiamo deciso di iniziare il ritiro nelle tempistiche più opportune per cercare di arrivare alla prima partita della stagione con una condizione accettabile e farci trovare pronti per un inizio di campionato anticipato al 13 agosto. In questa settimana abbiamo cercato di svolgere un lavoro più che altro di tipo introduttivo, per cercare di dare qualche conoscenza e impostazione su metodo e tipologia di lavoro che andremo a svolgere sia in ritiro sia durante il campionato. Abbiamo fatto una seduta al giorno, prevalentemente con il pallone, cercando di prendere familiarità con quelle idee e quella conoscenza che diventano importanti nel momento in cui, da lunedì, inizieremo ad aumentare i carichi di lavoro a Mezzana“.
RISPOSTA DEL GRUPPO – “Penso che ad oggi ci troviamo di fronte ad una generazione di calciatori tendenzialmente molto bravi a tenersi sempre in condizione ed a farsi trovare in buone condizioni al raduno. Anche se abbiamo finito a maggio, i giocatori ormai ci tengono a continuare a rendere ed a non perdere la forma, magari staccando solo qualche giorno. Sotto questo punto di vista ho visto un gruppo con grande attenzione, con voglia di ripartire e di mettersi in discussione, che cerca di vedere questa stagione come un’opportunità. Sul nuovo capitano deciderò in ritiro, penso cha abbiamo uomini dal valore umano e tecnico tra cui non avrò problemi a scegliere”.
EVOLUZIONE DELLA ROSA – “Penso che tutti i calciatori che in questo momento sono qui siano calciatori importanti per la SPAL e io sono particolarmente soddisfatto di chi è rimasto. Saluto chi ha fatto altre scelte o è ritornato alla società di appartenenza perché in prestito: sono stati quattro mesi molto intensi e molto belli, al di là del fatto che io per primo avevo ambizione e voglia di conquistare qualcosa in più in termini di risultati. Ma penso anche che abbiamo fatto un buon lavoro e quindi tengo molto a salutare e ringraziare chi in questo momento non c’è più. Chi è rimasto lo fa con la voglia di vivere questa nuova avventura e questo nuovo campionato con lo spirito e l’ambizione che questa società merita. In termini di organico ci può essere qualche situazione da completare o migliorare, ma penso che siamo sulla strada giusta per preparare un gruppo omogeneo sia in termini anagrafici, sia nell’ambizione e nella partecipazione“.
MERCATO – “C’è molta sintonia con Lupo e i suoi collaboratori, basata soprattutto sul modo di vedere il calcio. Mi ha fatto particolarmente piacere riuscire a trovare calciatori che sappiano lavorare in una squadra, stare in un gruppo, vivere e partecipare all’ambiente SPAL con grande entusiasmo. La sintonia con il direttore, così come con tutta la società, per me è un fattore importante per cercare di costruire una squadra che abbia la voglia di provare a giocare a calcio, a essere propositiva, che abbia la sua identità. È una cosa che ho detto tante volte anche l’anno scorso e penso che ci siamo riusciti parzialmente, cercando di fare un certo tipo di calcio. Quest’anno abbiamo un po’ più di tempo per lavorarci. Non tantissimo inizialmente, visto che si parte già il 13 agosto, ma avremo le occasioni per lavorare a quel tipo di identità che, secondo me, in un campionato come la serie B è un fattore determinante per il risultato. Una squadra che sappia essere collettivo, che sappia mostrare valori tecnici, tattici ma soprattutto morali“.
AMBIZIONI – “Penso che una squadra come la SPAL debba avere una certa ambizione nel provare a fare qualcosa di importante. Questa è una realtà che ama la squadra e penso che se si riesce a costruire questo genere di identità di squadra, ci si possa togliere tutti delle grandi soddisfazioni. L’obiettivo, di conseguenza, è quello di partire con grande umiltà e senza proclami, perché penso che per ottenere grandi risultati sia necessario fare un passo alla volta e costruire nel tempo qualcosa che può diventare importante. L’unico aspetto sul quale noi tutti dobbiamo focalizzarci in questo momento, e su cui io stesso sono focalizzato, è pensare al lavoro e soprattutto trasferire in modo attento e chiaro gli obiettivi e come poterli raggiungere nel tempo“.
ROSA – “In questo momento non ci sono dubbi sui portieri. Senza dimenticare che c’è un giovane di enormi capacità come Abati (2004, ndr), per cui penso che siamo ampiamenti coperti sia sotto l’aspetto tecnico che numerico. Varnier? Si tratta di un calciatore che non scopro di certo io. O meglio, l’ho scoperto a Cittadella, dove giocava nella Berretti quando io sono arrivato. Ha grandi capacità, ha giocato giovanissimo in serie B e probabilmente, pensiero mio personale, se non fosse stato per gli infortuni avrebbe potuto giocare anche a livelli più alti. Credo che dovremo essere bravi, insieme a lui, a cercare di dargli quella continuità che gli consenta di esprimere le sue grandi qualità. Ha avuto infortuni importanti alle ginocchia e dovremo porre grande attenzione a questa situazione, ma molti calciatori, anche importanti, hanno avuto problemi di questo tipo e hanno poi saputo rialzarsi e avere una carriera di alto livello. Sta a noi curarlo debitamente e avere grande attenzione soprattutto nella fase della preparazione. Si tratta comunque di un calciatore che nel corso di questi anni sfortunati ha maturato un’esperienza che gli consente di affrontare questo momento con lucidità e io e lo staff siamo molto attenti a portarlo nelle condizioni che possano permettergli di esprimersi al meglio”.
“Abbiamo ritrovato Murgia che è un ragazzo che ha esordito in A con la Lazio, quindi una squadra molto importante, e che spesso ha preso parte alle nazionali giovanili, dimostrando di avere capacità e talento. Sicuramente negli ultimi due anni il suo rendimento ed il modo in cui ha interpretato il calcio non gli hanno permesso di esprimere quello che è il suo talento. Ma io non penso che non l’abbia perso e avrà le sue possibilità di mettersi in gioco per dimostrare che è un calciatore importante. Tunjov penso sia un giocatore di grande talento, ha fatto un’esperienza in serie C lo scorso anno che è sempre di grande utilità: vediamo se questa sua esperienza può portarlo a maturare all’interno del nostro contesto e ad esprimere le tante qualità tecniche e fisiche che ha”.
“La Mantia è un giocatore importante, che ha caratteristiche che si avvicinano sicuramente molto a quelle che possono servire alla nostra squadra. Si tratta di un giocatore che ha già dimostrato di poter garantire con continuità gol e gioco con la squadra, ed uno degli obiettivi”.
“Viviani va via via riprendendosi. Questa estate si è sottoposto ad un intervento per risolvere la situazione alla sua caviglia destra, che da gennaio, più o meno in concomitanza del mio arrivo, è andata progressivamente peggiorando fino allo stop obbligato. L’intervento l’ha aiutato, si sta allenando per recuperare al meglio. Naturalmente è una caviglia che ha avuto problemi e va inserito con gradualità. Ma c’è buona predisposizione del calciatore e vedo un miglioramento sensibile rispetto alla gravità della situazione di qualche mese fa. Ci vorrà un po’ di tempo, ma sono molto fiducioso che possa recuperare in un tempo relativamente breve: sta già lavorando con la palla e in parte con i compagni in diverse esercitazioni”.
“Degli olandesi in arrivo Eiting (cen, 1998) penso sia un calciatore che ha dimostrato tutte le sue qualità. Ha giocato, magari non tantissime partite, ma fino a livelli alti in una squadra importante come l’Ajax fino alla prima squadra. van Weert (att, 1990) ha fatto diversi campionati esteri nel corso degli ultimi anni, tra Olanda, Belgio e Grecia, quindi ha maturato sicuramente un certo tipo di esperienza. Le caratteristiche le ha, vediamo. Il direttore (Lupo, ndr) è stato particolarmente bravo a creare i presupposti per poter parlare con loro e capire se ci possono essere delle possibilità. Rimane da capire se si potranno concretizzare”.
“Per quanto riguarda i nuovi attaccanti, Rauti ha già fatto tre esperienze in C con Monza, Palermo e Pescara e penso possa avere solo margini di miglioramento significativi. La sua crescita dipenderà davvero solo da lui. Le qualità le ha, è arrivato con grande entusiasmo. Rabbi, invece, viene dalla Primavera del Bologna e da una stagione a Piacenza: l’ho visto diverse volte e mi è sembrato un giocatore con ampi margini di crescita che, in un contesto come il nostro, potrà trovare tutte le condizioni per esprimersi. Sono giocatori simili, che lavorano più da seconda punta, che sanno attaccare gli spazi, avere impatto fisico e trovare indifferentemente la soluzione personale o quella per un compagno. Se possono essere i nuovi Latte Lath? Emmanuel è un giocatore molto bravo che ho purtroppo avuto un gravissimo infortunio da cui ha faticato a riprendersi: sicuramente per caratteristiche si assomigliano. Sono dinamici e sanno muoversi bene negli spazi“.
A margine della conferenza stampa, ci è stato possibile vedere da vicino uno spezzone di allenamento in cui i giocatori sono stati messi alla prova in una partitella di una decina di minuti. Un 11 vs 11 a campo ridotto sulla lunghezza con modulo 4312 per entrambe le formazioni a rimarcare una volta ancora il credo calcistico di mister Venturato, sotto la supervisione di Lupo e del suo team di collaboratori.
SQUADRA BLU: Pomini; Dickmann, Meccariello, Dalle Mura, Almici; Mancosu, Nador, Tunjov; D’Orazio; Rabbi, Finotto.
SQUADRA ARANCIO: Abati; Spaltro, Peda, Dumbravanu, Celia; Puletto, Zanellato, Murgia; Di Francesco; Wilke Braams, Rauti.
La partitella si è conclusa con il punteggio di 2-1 per la squadra blu, grazie alle reti di un Dickmann scatenato e di Tunjov, che si è messo in mostra per aggressività ed entusiasmo. Per gli avversari, rete (contestata) per Rauti. Esclusi invece dalla partitella Alfonso (sostituito da Abati proprio ad inizio partitella), Varnier e Tripaldelli per lavoro in palestra, Zuculini e Viviani, che ha assistito al match in compagnia di alcuni ragazzi partecipanti allo SPAL Camp.