La SPAL torna dalla trasferta di Ascoli con un punto che toglie lo zero dalla classifica e lascia intravedere qualche passo avanti dopo la brutta sconfitta contro la Reggina. Si è trattato di un pareggio meritato, ottenuto in rimonta, che sicuramente aiuterà mister Venturato e i suoi a lavorare con più serenità nella prossima settimana.
VOTO DI SQUADRA 6,5
La reazione a livello caratteriale che ci si aspettava si è vista. Nel primo tempo i ragazzi di mister Venturato sono stati bravi in fase di pressione, riuscendo a rendersi pericolosi recuperando alcuni palloni nella metà campo avversaria. Nella ripresa la prestazione è stata, invece, un po’ meno lucida, nonostante qualche buona opportunità in avvio con Moncini e poi con il subentrato Rabbi.
ALFONSO 6 – Confermato ancora tra i pali, si gode una partita di sostanziale relax, eccezion fatta per un paio di conclusioni tutt’altro che indecifrabili.
DICKMANN 6 – Si vede dopo pochi secondi con una bella verticalizzazione per La Mantia, ma poi, come contro la Reggina, sembra ancora un po’ timido e preoccupato quando si tratta di spingere scoprendo la propria zona di competenza, complice anche un avversario decisamente minaccioso come Bidaoui.
ARENA 5,5 – Gondo gli crea più di un problema vista la differenza di struttura fisica tra i due. Col pallone tra i piedi mostra personalità, forse anche troppa, visti i diversi pasticci che combina. Probabilmente sta ancora pagando il salto di categoria.
MECCARIELLO 7 – Nel primo tempo si esibisce in un paio di chiusure davvero provvidenziali, poi è sempre al posto giusto nel momento giusto, quasi volesse togliere qualsiasi dubbio sulla sua importanza dopo il naufragio collettivo contro la Reggina.
TRIPALDELLI 5 – Il suo ritorno in campo era già nell’aria alla vigilia, ma i risultati non sono quelli desiderati da Venturato. Poche idee col pallone tra i piedi, mentre nella fase difensiva soffre contro qualunque avversario si trovi dalla sua parte: questo lo porta anche a causare il rigore del vantaggio su Gondo (dal 20’ s.t. CELIA 5,5 – Si arrangia come può nel cercare di limitare prima Lungoyi e poi Ciciretti).
MURGIA 5,5 – Il mercato, con la partenza di Mancosu, gli dà la possibilità di mettersi in mostra, ma lui la sfrutta solo parzialmente. Ci mette tanta voglia di fare, ma sbaglia un po’ troppo in entrambe le fasi di gioco (dal 35’ s.t. TUNJOV ng – Poco più di un quarto d’ora in cui tiene la posizione).
ESPOSITO 7 – Preferito a Viviani, un po’ per le condizioni fisiche non ancora brillanti del compagno e un po’ – presumibilmente – anche a causa delle voci di mercato. Gioca una partita di grandissima solidità, in cui si sacrifica con grande dedizione in fase difensiva e inventa due o tre giocate negli ultimi venti metri, compresa quella che mette Maistro davanti alla porta per il gol del pari.
ZANELLATO 5,5 – Cerca di rendersi utile, soprattutto alternandosi a Esposito in regia. A parte questo si muove poco in profondità e in ampiezza, dando l’impressione di giocare a ritmo ridotto.
MAISTRO 6,5 – Le motivazioni non gli mancano e si vede. Nel primo tempo cerca di portare qualità sulla trequarti e, oltre al gol del pareggio, ha anche una bella occasione in cui calcia troppo centralmente. Cala inevitabilmente nel secondo tempo (dal 20’ s.t. RABBI 6,5 – Appena entrato si crea un’opportunità da solo, recuperando palla e tirando dalla distanza. Passano dieci minuti e si invola da solo verso la porta di Leali non riuscendo però a calciare sul più bello, sbilanciato maliziosamente da un difensore. Con questo spirito sicuramente troverà sempre più spazio).
LA MANTIA 5,5 – Parte bene, con un paio di occasioni nei primi cinque minuti, poi mette i panni da uomo assist mettendo Maistro davanti al portiere, anche se l’ex Ascoli non sfrutta la situazione. Nel secondo tempo tanto lavoro per la squadra, ma i palloni a sua disposizione scarseggiano (dal 47’ s.t. RAUTI ng – Appena due minuti in campo)
MONCINI 5 – Generoso, perché cerca di muoversi in funzione di La Mantia, ma l’intesa tra i due sembra essere ancora lontana. Tocca pochissimi palloni, ma nonostante questo a inizio ripresa gli capita sui piedi il pallone del vantaggio che non capitalizza al meglio (dal 35’ s.t. FINOTTO ng – Lotta per un quarto d’ora).
VENTURATO 6 – Scelte di formazione quasi obbligate, soprattutto in mezzo al campo. La squadra risponde presente dal punto di vista dell’atteggiamento, ribattendo colpo su colpo ad un Ascoli sicuramente più in fiducia, ma abbastanza pasticcione. Qualche cosa di buono si è visto anche dal punto di vista del gioco, ma la strada da percorrere per mettere in pratica le idee dell’ex mister del Cittadella sembra ancora lunga.