Ad Ascoli arriva il primo punto della stagione e Roberto Venturato in sala stampa appare tutto sommato soddisfatto, pur non nascondendo che gli sarebbe piaciuto portare a casa la vittoria. Alla lettura delle formazioni ha sorpreso soprattutto la scelta dell’allenatore di lasciare in panchina Viviani, schierando Esposito in regia dal primo minuto.
ANALISI – “È un punto meritato, ma sicuramente avremmo potuto ottenere qualcosa in più. Abbiamo avuto più occasioni rispetto all’Ascoli, partendo da La Mantia su calcio d’angolo e poi con Maistro e Moncini: tutte situazioni che se sfruttate meglio avrebbero potuto portarci ad ottenere un risultato importante. Rimane comunque la soddisfazione per una buona prestazione. In certi tratti c’è stata una buona qualità di gioco: abbiamo tenuto spesso palla, siamo rimasti alti e siamo stati abbastanza incisivi negli ultimi trenta metri. Ora dobbiamo essere molto bravi nel continuare a lavorare, ma sulla voglia di questo gruppo non ho alcun dubbio. Oggi torniamo a casa con la consapevolezza di aver lottato e di aver fatto vedere l’atteggiamento giusto. In fase difensiva abbiamo rischiato soprattutto su una ripartenza di Dionisi, ma in generale abbiamo concesso troppe ripartenze all’Ascoli. Avremmo dovuto tenere di più la palla ed essere più veloci a muoverla per poi attaccare la porta”.
PRESUNTI RIGORI – “Mi sembra che le interpretazioni dell’arbitro siano state abbastanza corrette. Il rigore dato all’Ascoli probabilmente c’era, gli altri episodi non li ho visti bene, ma non sembrava fossero rigori. Lo stesso Dionisi si è rialzando dicendo di non aver subito fallo. Forse ci stava il fallo fuori area su Rabbi di Falzerano, che secondo me era da ultimo uomo, ma bisogna rispettare le scelte dell’arbitro, che ha cercato di tenere in pugno la partita mantenendo lo stesso metro”.
VIVIANI-ESPOSITO – “Viviani ed Esposito sono due giocatori della SPAL e non c’è nessuna situazione particolare. Noi dobbiamo essere una squadra con 22/23 giocatori che possono essere titolari. Chi sta fuori deve avere pazienza, perché tutti gli elementi della rosa sono importanti e determinati. Se si vuole provare a costruire qualcosa di significativo bisogna avere sempre giocatori bravi, capaci e che siano dentro alla partita”.