foto Fabrizio Cusa
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Qualche appunto sparso, a mente fredda, sul quinto risultato utile consecutivo della SPAL, ovvero il pareggio del “Sinigaglia” di Como.

L’importante è non perdere

Banale fin che si vuole, ma è uno dei concetti che più stanno cari agli allenatori (e non solo), soprattutto per coltivare un’idea di continuità nel percorso. Evitando la sconfitta grazie alla prodezza di Salvatore Esposito la SPAL ha allungato a cinque la serie di risultati utili consecutivi, stabilendo un nuovo record all’interno della gestione di Roberto Venturato. L’ultima sequenza di partite a punti era stata realizzata con le ultime quattro giornate della scorsa stagione, grazie ai due pareggi con Crotone e Brescia e alle vittorie su Frosinone e Benevento. Per trovare una serie migliore bisogna trovare all’eccezionale sfilza di vittorie della gestione-Marino, che vide la SPAL vincere addirittura sette partite consecutive in campionato. Il punto di Como quindi contribuisce a tenere in movimento una classifica cortissima e soprattutto fa da puntello per il morale. Non che una sconfitta avrebbe buttato giù i biancazzurri, ma rimanendo in partita fino al 95′ hanno dimostrato ancora una volta a loro stessi, al pubblico e agli avversari di essere duri da piegare.

Finora solo gol su azione

Tutti e dieci i gol fatti dalla SPAL in sei partite di campionato sono nati da azione manovrata. Se non è un record poco ci manca. Giusto per fare un confronto veloce: nelle prime sei della stagione 2021/2022 la SPAL segnò lo stesso numero complessivo di gol, ma furono distribuiti in maniera molto più varia: 6 su azione, 2 su punizione diretta, 1 su situazione di calcio d’angolo e 1 su calcio di rigore. Certo, Venturato sarebbe decisamente (più) felice se qualche incursione a palla ferma potesse portare a ulteriori marcature, ma già così può avere motivi di soddisfazione. Al momento la SPAL ha il terzo attacco più prolifico della B (ex aequo col Bari) e può contare sia su tiratori scelti dalla distanza (Maistro, Esposito) sia su predatori d’area come Moncini e La Mantia. Tra l’altro uno dei gol segnati a Como è un vero e proprio saggio di costruzione collettiva del gioco e di velocità d’esecuzione. In occasione dell’1-0 firmato da Maistro la palla è passata dai piedi di Alfonso al fondo della rete difesa da Ghidotti in esattamente 17 secondi. In mezzo ci sono stati appena 5 passaggi effettuati da altrettanti giocatori: Alfonso, Meccariello, Tripaldelli, Valzania, Moncini e infine Maistro che ha completato l’opera con una conclusione potente e precisa.

Varnier di cristallo e una difesa così così

Non ci sono ancora informazioni precise sull’infortunio di Marco Varnier, ma l’uscita anticipata di sabato ha riacceso le preoccupazioni sulla sua tenuta fisica. Il centrale padovano era reduce da una buonissima prova da quasi 98 minuti contro il Venezia e nei primi venti minuti di partita col Como aveva già provveduto a risolvere una situazione potenzialmente critica. Il suo sostituto Peda (2002, meglio ricordarlo) non se l’è cavata poi così male, eccezion fatta per l’amnesia (non esclusiva) sull’azione del temporaneo 3-2, ma non si può evitare d’essere preoccupati rispetto all’effettivo contributo che Varnier può riuscire a offrire in termini di presenze e di continuità. Più in generale la SPAL continua a concedere gol evitabili, come sottolineato dallo stesso Venturato. La doppietta di Cutrone è stata favorita da errori individuali abbastanza sorprendenti di Meccariello e Valzania, quello di Ioannou da un intervento imperfetto di Alfonso. C’è però un interrogativo che è lecito coltivare: può essere che lo sbilanciamento in avanti della squadra, al momento, sia un po’ troppo eccessivo? La SPAL crea occasioni e riesce a produrre gioco sulle corsie laterale grazie all’esuberanza dei suoi terzini, ma spesso questo atteggiamento lascia moltissimo spazio in caso di ribaltamento rapido del fronte da parte degli avversari.

Si è sbloccato Moncini

Gabriele Moncini è entrato per la prima volta al centro sportivo “G.B. Fabbri” il 25 luglio 2018. Quattro anni abbondanti dopo è finalmente riuscito a segnare il suo primo gol per la SPAL in una partita ufficiale. In mezzo ci sono stati il prestito al Cittadella e due campionati e mezzo a Benevento, in cui ha complessivamente segnato 28 volte in 80 apparizioni. Lo “sblocco” di Moncini è coinciso non solo con una giornata non proprio memorabile per il compagno di reparto La Mantia, ma anche con un momento di forma in ascesa. Nella domenica precedente si era dato un gran da fare per muovere la difesa del Venezia, fornendo i due assist per i gol che hanno deciso la partita del “Mazza”. Le discussioni sulla sua (presunta) coesistenza non così armoniosa con ALM19 sembrano essere temporaneamente dissolte.

C’è una formazione-tipo (forse)

Dato statistico tanto bizzarro quanto indicativo: giunto alla 26^ partita da allenatore della SPAL (contando solo il campionato) Roberto Venturato ha schierato per due volte consecutive la stessa formazione titolare. Non una cosa scontata nell’epoca dei cinque cambi. Non solo: complice anche un calendario piuttosto compresso, nello spezzone di stagione 2021/2022 il tecnico aveva schierato 20 formazioni diverse in altrettante giornate di serie B. Finora sono state 5 differenti in 6 partite, ma sulle scelte di RV hanno influito molto il mercato – con le partenze di Mancosu e Viviani – e gli imprevisti, come gli acciacchi di Maistro e Moncini. Fatto sta che in media nello scorso campionato venivano cambiati quasi 4 titolari di giornata in giornata, mentre ora questo dato è ampiamente sotto al 3. La configurazione vista nelle partite contro Venezia e Como sembra decisamente quella ideale agli occhi del tecnico, anche se le buone prestazioni di Zanellato dalla panchina potrebbero mettere in discussione il posto di Valzania. Altro segnale di un organico costruito col contributo delle idee di Venturato e in cui bisognerà lottare per trovare uno spazio significativo.